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Autore: Monkey D Akiko    29/07/2015    1 recensioni
E se la storia che tutti conosciamo finisse diversamente? E se anche la temuta Regina delle Nevi fosse stata vittima della crudeltà umana?
Perchè non sempre le cose sono come appaiono: una rosa bianca può essere rossa e ognuno di noi ha il diritto di avere il suo lieto fine.
“Il suo cuore è di ghiaccio e vorrebbe che anche quello degli altri fosse come il suo.” Ma non capiva il perché. Forse era sempre stata sola? Qualcuno l’aveva ferita?
“Perché il vostro cuore è di ghiaccio, oh regina?”
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tanto, tanto tempo fa, c’erano un bambino chiamato Kai e una bambina chiamata Gerda. Vivevano porta a porta e si volevano molto bene. Fra le due case c’era un giardino nel quale i due ragazzi giocavano tutta l’estate tra i fiori. Il fiore preferito di Gerda era la rosa. Una sera una folata di grandine colpì Kai al viso e una scheggia di ghiaccio gli entrò in un occhio e gli arrivò fino al cuore. Il giorno dopo, Kai stava andando a giocare nella piazza del paese con gli altri ragazzi e legò il suo slittino a una grossa slitta bianca. Il conducente era la Regina delle Nevi che diede un bacio a Kai e lo portò nel suo palazzo. Gerda aspettò tutto l’inverno, ma Kai non tornò. Alla fine, arrivò la primavera e Gerda andò fino al grande fiume per chiedere alle onde dove fosse il suo amico. Le onde la trasportarono fino alla casa di una maga che, essendo sola, cercò di tenere la bambina con sé ma Gerda riuscì a scappare. Una cornacchia le disse di aver visto un ragazzo passare di lì e la portò al suo palazzo. Il ragazzo, tuttavia, non era Kai ma un principe. Egli commosso dalla sua storia le diede una carrozza per continuare il suo viaggio. Con la carrozza del principe, Gerda si avventurò in una cupa foresta, ma la vettura dorata riluceva troppo fra gli alberi e dei banditi la videro. La figlia del capo dei banditi la prese con sé e dopo che ella le raccontò la sua storia decise di aiutarla: la liberò e chiese a una renna di condurla al palazzo della Regina della Nevi. Intanto, nel Palazzo, la Regina aveva fatto di Kai il suo schiavo. Era una donna fredda e dispettosa e lo costringeva a lucidare continuamente i grandi pavimenti gelati.                                             
Poi un giorno la Regina delle Nevi dette a Kai dei ghiaccioli e gli disse:
«Se con questi riesci a formare la parola ETERNITÀ, può anche darsi che ti lasci libero.» Poi volò via. Kai venne lasciato solo con i ghiaccioli. Le sue mani erano livide dal gelo ma lui non sentiva freddo. Stava ancora tentando di formare la parola ETERNITÀ quando Gerda trovò la strada che conduceva al palazzo e alla grande sala ghiacciata.
«Kai» gridò. «Finalmente ti ho trovato!» E gli gettò le braccia al collo. Ma Kai rimase impassibile.

 
Il suo cuore era di ghiaccio.
“Chi sei tu?” –disse- “Vattene! Lasciami!” detto questo spinse violentemente a terra Gerda e tornò a formare la parola con i ghiaccioli.
Gerda si mise a piangere e si chiedeva cosa fosse successo al suo amico. In quel momento apparse tra i ghiacci una volpe bianca.
L’animale dal nobile aspetto disse: “È schiavo della Regina delle Nevi, gli ha ordinato di formare la parola ETERNITÀ con i ghiaccioli per tenerlo con sé per sempre.”.
“Povero Kai! Devo salvarlo ma come posso fare? Ti supplico, mi serve il tuo aiuto!”.
La volpe le rispose che l’avrebbe aiutata ma in cambio le doveva regalare la collana che portava al collo. Gerda era triste all’idea di separarsi dalla sua amata collana, un regalo di sua nonna, ma per il suo amico Kai lo avrebbe fatto. La tolse e la legò al collo della volpe
“Va’ nelle stanze della regina, prendi la rosa bianca e portala qui” –disse- “Io intanto impedirò al ragazzo di completare la parola. Fa’ presto!”.
Gerda salì le grandi scale di ghiaccio, percorse il corridoio e raggiunse le stanze della regina. Tutto era di ghiaccio. La bambina trovò subito la rosa bianca ma mentre la coglieva una folata di neve invase la stanza: la regina era tornata!
“Chi osa entrare nel mio palazzo?” gridò austera.
La regina delle Nevi era una donna bellissima, dal fascino regale, e la luce che rifletteva sul ghiaccio risaltava la sua bellezza. Gerda aveva paura e tentò di nascondersi ma la regina l’aveva già vista.
“Tu, bambina, chi sei, perché sei qui e perché tieni in mano la mia preziosa rosa?”
“Io mi chiamo Gerda e sono venuta per salvare Kai!”
“È troppo tardi lui è mio e, quando avrà composto con i ghiaccioli la parola ETERNITÀ, lo sarà per sempre!”
“Kai è mio amico, non potete tenerlo prigioniero. Con questa rosa lo salverò!”
“Non te lo permetterò e diventerai anche tu una mia schiava. Non sarete più felici, nessuno dovrà più esserlo!”.
Gerda ripensò a quello che la nonna le aveva raccontato un giorno sulla Regina delle Nevi: “Il suo cuore è di ghiaccio e vorrebbe che anche quello degli altri fosse come il suo.”
Ma non capiva il perché. Forse era sempre stata sola? Qualcuno l’aveva ferita?
“Perché il vostro cuore è di ghiaccio, oh regina?” le chiese.
La regina era sorpresa da quella domanda ma le rispose “È per la crudeltà degli uomini. Mi hanno sempre cacciata dai loro villaggi, mi hanno aggredita e più volte hanno tentato di uccidermi, solo perché sono una strega, e ora pagheranno per il male che mi hanno fatto!”
Gerda iniziò a piangere “Povera regina! Non meritavate tutto questo!” –disse tra le lacrime- “La solitudine vi ha reso di ghiaccio! Oh povera voi!”.
La donna era sempre più sorpresa, la bambina stava piangendo per lei?
Intanto le calde lacrime di Gerda caddero sulla rosa bianca, che teneva ancora in mano, e pian piano i suoi petali divennero rossi. Anche il cuore della regina si sciolse grazie al buon cuore di Gerda.
“Gerda” –disse sorridendo- “le tue lacrime mi hanno salvata. La rosa che stringi tra le mani altro non è che il mio cuore, tu hai sciolto il ghiaccio che lo ricopriva e ora il mio animo si è placato”. Il suo sorriso era dolce e lei era diventata ancora più bella.
“Ora, dona questa rosa a Kai e dagli un bacio, così scioglierai l’incantesimo”.
Gerda andò dal suo amico e lo trovò in ginocchio che cercava di finire la parola mentre la volpe gli rubava i pezzi.
“Kai” -si inginocchiò di fronte a lui- “prendi questa rosa.”
Lui rispose senza alzare lo sguardo “No, io odio le rose” le sue parole era pungenti come il ghiaccio.
Allora Gerda gli prese una mano e la strinse con la rosa.
“Che fai lasciami!” urlò Kai ma lei non lo lasciò, si avvicinò a lui e gli diede un bacio.
La scheggia di ghiaccio che Kai aveva nell’occhio si sciolse e lui tornò libero.
“Gerda! Gerda! Sei qui finalmente!”
“Kai! Sei di nuovo libero, sono così felice!” i due bambini si abbracciarono e piansero dalla gioia!
“Venite” –disse la Regina delle Nevi- “vi riporterò a casa con la mia slitta”
“E voi regina cosa farete?” chiese Gerda.
“Tornerò qui al mio palazzo, anche se il mio cuore adesso è libero, io sono ancora sola …”
“Ho trovato la soluzione, fidatevi, non sarete più sola”.
La slitta partì, attraversò la foresta dei banditi, il castello del principe e della principessa e infine si fermò davanti alla casa della maga. Gerda la chiamò e le presentò la regina
“Anche voi maga siete sola, fate rimanere la regina!”
la maga accettò molto volentieri perché anche lei non voleva più restar sola.
Gerda e Kai quando tornarono a casa era di nuovo estate e restarono per sempre insieme tra le rose del loro giardino.


NOTE DELL'AUTORE
Salve a tutti! <3 Questa storia era un compito che mi aveva dato una mia professoressa un paio d'anni fa, oggi l'ho ritrovata e mi sono detta "Perchè non pubblicarla?" ed eccomi qui ^^
Spero che vi piaccia e spero che lascerete qualche commentino ^///^
Grazie a tutti!
Monkey D Akiko <3
   
 
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