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Autore: hazelseyes    30/07/2015    0 recensioni
Kayleigh é una ragazza particolare che si risveglia circondata dalla polizia; non sa perché, ma la sua curiosità la aiuterà a risolvere lo stesso caso in cui lei é la vittima. Ci sarà peró un piccolo inconveniente..
Genere: Mistero, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Luce.
Ecco l'unica cosa che vedeva Kayleigh; solo luce, puntata contro i suoi piccoli occhi verdi.
Non ricordava cosa le era successo o perché vedesse solamente quello, ma aveva paura. Aveva paura di essere morta senza essersene resa conto, paura di non aver vissuto a pieno la sua vita, proprio come la voleva lei. Una casetta in montagna, in una fresca estate, con i figli che giocavano in giardino e lei seduta fuori a leggere. Qualcosa di semplice, che pochi sanno apprezzare, ma che lei amava.
Dopo poco peró, la luce sparì, e inizió a vedere qualcosa, o meglio, qualcuno: un medico. Forse era un infermiere, non lo capiva. Non capiva cosa era successo, non capiva più niente. Sentì solo il bisogno di piangere e lo fece. Sentì le lacrime scorrerle sul viso, ma poco le importava; aveva capito di essere ancora viva.
-hey, come ti senti?- chiese il dottore, o chiunque esso fosse.
-uhm- fu l'unica cosa che riuscì a dire.
-ricordo qualcosa di ció che ti é successo?-
-n-no-
-sai almeno come ti chiami?-
-Kayleigh. Mi chiamo Kayleigh- era l'unica cosa di cui era certa. Il suo nome lo sapeva benissimo.
-bene- il medico fece un sospiro di sollievo prima di continuare. -Kayleigh, questo é l'ispettore Dawer, ti farà qualche domanda. Se senti dolori o altro, non esistare a farmi un cenno, saró qui dietro. Dopo torneró per controllare che tu stia davvero bene-
-okay- rispose curiosa ma allo stesso tempo impaurita.
-qualcuno ti ha spinta giù dal balcone. Il problema é che non sappiamo chi.- disse diretto l'ispettore, un uomo alto e muscoloso, pieno di cicatrici. Si vedeva subito quanto dolore ha dovuto provare negli anni, nonostante la faccia sicura.
-cosa?!- rispose lei, incredula. Chi la voleva morta? Chi poteva anche solo pensare di buttarla giù dal balcone? Capiva ancora meno di prima.
-non é uno scherzo, Kayleigh. I tuoi vicini hanno visto qualcuno di sfuggita spingerti giù dal balcone. Solo che se non ti ricordi proprio chi, sarà davvero difficile il caso- 
-ma i vicini non hanno mica visto..- disse Kayleigh, ancora incredula. Solo che venne stoppata da Dawer in una frazione di secondo.
-hanno visto solo la sua ombra, a quanto dicono, da dietro le tende- disse, poi si avvicinó a lei e il suo sguardo divenne molto più dolce. -faremo di tutto pur di trovare il colpevole, okay? Tu però stai attenta. Potrebbe rifarsi vivo, quindi sarai scortata come una superstar. Ti prego, non provare a scappare da loro: stanno solo provando a proteggerti- Kayleigh non capiva perché l'ispettore le stesse dicendo questo. Lei lo sapeva bene come funzionavano queste cose, guardava tutte le sere CSI.
Finì semplicemente con l'annuire, per poi alzarsi e scendere dall'ambulanza, lasciandosi dietro l'ispettore. Appena scese, sentì l'aria fresca autunnale. Si guardó attorno: la sua casa era circondata dalla polizia, ma era ancora la sua piccola, normale casa di periferia. Il prato ben tagliato si andava a perdere dietro il muretto, pieno di rampicanti. Il piccolo laghetto, costruito solo per il pesciolino della sorella, rifletteva il cielo nuvoloso esattamente come uno specchio. "Le nuvole sono davvero veloci oggi", pensó Kay fissando quell'immenso azzurro a macchie bianche. Le piaceva tanto il cielo, talmente tanto che quasi di dimenticó di ció che le era appena successo. Era ancora scioccata, certo, ma nessuno le vietava di prendersi un momento di pace, in tutto quel caos. Chiuse gli occhi e respiró profondamente, ma il medico le ruppe quel dolce momento.
-signorina Holden, devo fare gli ultimi controlli prima di lasciarla andare. Sono per il suo bene-
-okay..- disse lei, girandosi verso il dottore di cui ancora non sapeva il nome.
Dopo averla riportata all'ambulanza e fatti gli ultimi accertamenti, il medico se ne andó.

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Salve a tutti!
Ho iniziato questa storia per caso, stavo in montagna e non avevo nulla da fare, ma spero che vi piaccia.
Qualsiasi consiglio o critica (purché costruttiva) é ben accetta. Grazie in anticipo!
   
 
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