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Autore: Sofiotto    30/07/2015    2 recensioni
-Ti amo.-
Queste erano le parole che in vita mia non ero mai riuscito a dire a lui, la persona che da sempre era stata al mio fianco senza fiatare, senza lamentarsi mai del mio caratteraccio.
-Ti amo.-
Queste le parole che dalla gola non volevano saperne di uscire per raggiungere le orecchie di Wonshik.
-Ti amo!-
Queste le parole che finalmente riuscivo a dire... Ma era forse troppo tardi?
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Ok, la fanfic è scritta in modo diverso rispetto al mio solito stile e ammetto che forse è più brutta rispetto ai miei vecchi scritti... Però spero sempre che a voi cari lettori e lettrici piaccia ^^
Ah, non ho riletto, se ci sono errori.... mi dispiace XD
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: N, Ravi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Ti amo.-
Queste erano le parole che in vita mia non ero mai riuscito a dire a lui, la persona che da sempre era stata al mio fianco senza fiatare, senza lamentarsi mai del mio caratteraccio.
-Ti amo.-
Queste le parole che dalla gola non volevano saperne di uscire per raggiungere le orecchie di Wonshik.
-Ti amo!-
Queste le parole che finalmente riuscivo a dire... Ma era forse troppo tardi?

-Hakyeon, sta attento!!- 
Avevo sentito la sua voce forte e chiara dietro di me, nonostante le cuffiette e la musica ad alto volume.
Quel giorno mi ero imposto di rivelare al mio migliore amico i sentimenti che provavo per lui dai tempi delle superiori. Ogni volta che avevo provato a farlo però, la mia gola si era sempre chiusa o le mie labbra avevano formulato tutt'altra frase facendomi sentire un patetico idiota.
Ma non quel giorno! Ero disposto a tutto pur di rivelargli i miei sentimenti! 
Usciti dall'università lo avevo portato con me sul tetto dell'edificio, un classico da drama o anime giapponese, ma a chi importava? Era l'unico luogo dove nessuno potesse disturbarci.
Mi aveva seguito senza ribattere col suo solito sorriso e dalle sue parole capii che anche lui doveva dirmi qualcosa di importante.
-Allora dimmi prima tu, io posso aspettare!- Dissi quasi subito, sentendo l'agitazione cominciare a salire e a chiudermi la gola. 
-Beh... Volevo dirtelo da un po' a dire il vero... Sai, ci sarebbe una persona che mi interessa da qualche tempo e...- 
Si era bloccato e non mi chiesi neanche il perché. Ero sicurissimo che fosse a causa della mia espressione sconvolta e shockata. Non potevo crederci! Era venuto a dirmi la stessa cosa solo che non avevo la minima idea di chi fosse la persona in questione! E di sicuro non avevo intenzione di scoprirlo, ne sarei morto.
Non gli dissi niente, semplicemente corsi via, ignorando la sua voce che continuava a chiamarmi.
Non mi fermai e semplicemente corsi a casa buttandomi sul letto ancora sfatto da quella mattina.
Non piansi, semplicemente ignorai il mio coinquilino che tentava di capire cosa fosse accaduto senza ottenere nessun risultato.

Il giorno dopo uscii di casa diretto all'università.
Sinceramente non avevo alcuna voglia di andare, ma non potevo mancare ad un'altra lezione o il professore non mi avrebbe ammesso agli esami finali.
Misi le cuffiette nelle orecchie, musica al massimo e, sospirando, attraversai la strada.
Fu in quel momento che accadde tutto troppo in fretta.
La voce di Wonshik che grida, io che non faccio in tempo a voltarmi e una forte spinta che mi fa cadere qualche passo più in là, poi un forte tonfo.
Rimasi a terra per qualche secondo, incapace di muovermi. Avevo paura di vedere cos'era successo, o meglio, ero sicuro di sapere cosa fosse accaduto, ma non volevo renderlo reale nella mia testa.
Cominciai a piangere ancor prima di sentire la gente chiamare il pronto soccorso, ancor prima di voltarmi molto lentamente per poi vedere il corpo di Wonshik nel punto dove sarei dovuto essere io, steso a terra, privo di sensi.
Con gambe tremanti per lo shock mi avvicinai, facendomi spazio tra la folla e mi chinai su di lui, cercando di chiamarlo e di farlo svegliare ma lui era lì, con gli occhi chiusi ed una ferita aperta sul capo.
-Wonshik... Devi svegliarti ora, hai capito?! Non ti ho ancora detto quello che dovevo dirti... Se non lo faccio non mi perdonerò mai, ma tu devi aprire gli occhi e ascoltarmi!- 
Tutto inutile... Wonshik, il mio Wonshik era immobile e non aveva alcuna intenzione di svegliarsi.

L'ambulanza arrivò dopo pochi minuti e caricò entrambi.
Mentre ci portavano al pronto soccorso, il medico cominciò a farmi delle domande ma dovette capire poco e niente dato che non smettevo di singhiozzare e mangiarmi le parole... Oppure era estremamente perspicace, visto che non fece altre domande dopo che finii di raccontare.
Una volta in ospedale ci separarono. Wonshik fu portato in sala operatoria, evidentemente per controllare quella ferita sul capo e per richiuderla.
Nel frattempo il medico che si era occupato di me mi aveva tranquillizzando dicendo che non era nulla di grave e che si sarebbe ripreso senza problemi.
Fecero anche a me diversi controlli, assicurandosi che fossi tutto intero e, appurato che ero sano come un pesce, mi lasciarono aspettare che Wonshik tornasse dalla sala operatoria.
Quando lo vidi sulla barella, scattai in piedi, seguendo gli infermieri che lo avrebbero portato nella sua stanza.
-Posso entrare e stare con lui?- chiesi speranzoso, continuando a guardare in direzione della stanza dell'amico.
-Può anche rimanere a dormire qui, ma non deve disturbare per nessuna ragione il paziente, ha bisogno di riposo.- rispose il dottore.
Lo ringraziai con un profondo inchino ed entrai senza aspettare un secondo di più.
Mi sedetti accanto a lui, osservando il suo viso. 
-Mi dispiace... E' stata solo colpa mia.- Mormorai, chinandomi su di lui e premendo leggermente le labbra contro le sue.
In quel momento sentii una mano premere sul mio capo e tenermi contro di lui.
Spalancai gli occhi e mi ritrovai a guardare quelli del mio amico che mi fissavano quasi divertiti.
-Ce ne hai messo... di tempo... a farti avanti.- Mormorò, parlando a fatica mentre faceva ricadere la mano sul letto. Era esausto, poverino.
-Wonshik... Mi dispiace è tutta colpa mia, avrei dovuto...- Mi bloccai. La sua mano si era posata sulla mia e aveva intrecciato le dita alle mie.
-Non sono arrabbiato... Sono felice che non ti sia accaduto nulla.- Disse continuando a sorridermi e a quel punto non riuscii più a trattenere le lacrime. Mi sentivo così in colpa e così spaventato e avevo tenuto tutto dentro fino a quel momento. Il mio cuore sarebbe scoppiato se avessi continuato.
-Basta piangere! Dovevi dirmi qualcosa, se non sbaglio... O te ne sei dimenticato?- Disse quindi, asciugandomi una lacrima dal viso e a quel punto annuii. Se non glielo avessi detto in quell'istante, lo avrei rimpianto per sempre.
Mi asciugai le lacrime e subito dopo lo feci, glielo dissi.
-Ti amo, Wonshik. Da quando ci siamo conosciuti. Ti amo più di qualsiasi altra cosa e non ho intenzione di lasciarti a qualcun altro!- 
Ok, forse avevo esagerato un po'... Ma la sua risposta mi sconvolse di nuovo.
-Va bene così... Perché ti amo anche io.- 
A quel punto non potei più fare nulla.
Lo abbracciai con forza e passai la notte a ripetergli quanto ero felice di averlo con me, al mio fianco.

-Ti amo.-
Queste erano le parole che in vita mia non ero mai riuscito a dire a lui, la persona che da sempre era stata al mio fianco senza fiatare, senza lamentarsi mai del mio caratteraccio.
-Ti amo.-
Queste le parole che dalla gola non volevano saperne di uscire per raggiungere le orecchie di Wonshik.
-Ti amo!-
Queste le parole che finalmente riuscivo a dire... E che non avrei mai smesso di dirgli.


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Ok, è uno stile di scrittura diverso, è anche un tipo di storia diverso e... niente, questa fanfic è TUTTA diversa!
Non mi fa impazzire, mi sembra più uno di quegli scritti da bambina alle prime armi (non che non siano brave anche loro, sia chiaro), però mi è uscita così la storia e niente, ve la beccate così.
Spero che a voi piaccia più di quanto sia piaciuta a me.
A presto con un'altra storia!!
   
 
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