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Autore: Cuori di inchiostro    02/08/2015    3 recensioni
E' un giorno come tanti, arrivi annoiato a scuola, pensi come dormirai tranquillo sul tuo banco....E poi le senti. Senti quelle parole che ti fanno cascare il mondo addosso, ti fanno sudare e spalancare gli occhi: Verifica orale. E tu, proprio ieri, non hai voluto aprire il libro per dare una sbirciatina. Ed è la fine dell'anno, queste verifiche sono quelle decisive. Come fare?.... chissà, forse ti potrà aiutare un colpo di fortuna....
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggi fa caldo, un caldo tremendo. Ormai è l'ultima settimana di scuola, perchè dovrei continuare ad andare in quel carcere di detenzione in qui ti obbligano a studiare cose senza senso che poi non ti serviranno mai? Se insegnassero qualcosa di utile, come soppravvivere se fossi sperduto in una foresta, o come trovare acqua nel deserto, come trattare una persona irrascibile o convincere un negoziante a farti uno sconto. Quello lo capirei. Ma in questo "edificio" che sembra più una baracca trasandata, ci insegnano solo a soppravvivere alle interrogazioni e alla follia dei professori. Sapete, quelle creature che vi guardano con occhi pieni di malvagità allo stato puro, mascherata da interesse per il nostro futuro e la società. Quelli che assomigliano a veggenti, che sanno quando non hai studiato, che sembrano aver fatto scuola di stregoneria e psicologia insieme, perchè interpretano in modi diversi tutti i tuoi minimi gesti? Quelli sono i professori. Certo, ci sono quelli buoni, quelli mandati da Dio a portare bene nelle scuole. Ma sono creature rare, quasi estinte. E oggi, nell'afoso giorno di giugno, nell'attese di entrare in quella cosa chiamata scuola piena di professori strani, praticanti probabilmente qualche magia donata solo a loro, sento le parole che sembrano la mia condanna a morte: verifica orale. In quella scritta, forse, avrei qualche speranza, potrei copiare o metere le crocette a casaccio, ma in quella orale.....proprio non aveva possibilità di riuscita.  Proprio oggi, che non aveva voluto aprire il libro, per leggere almeno qualche frasetta....Sperava, che in questi ultimi giorni, quanda stava per finire la loro dura lotta per la soppravivenza, quando stavano per vedere la tanta agoniata luce della libertà che porta il nome di Estate i "docenti" come si fanno chiamare loro li avrebbero risparmiati, e invece.....Ma perchè quelle due cocche dei prof. hanno dovuto rovinare tutto? Ovvio, per gli altri questa è un'informazione di vitale importanza, ma mi ha distrutto il bel sogno della giornata tranquilla. Avrei preferito sentire la voce crudele e fredda del professore che mi da' questa notizia di colpo, che mi fa sentire smarrito all'improvviso che sentire la lenta agonia e disperazione crescere dentro di me. Ah, le studiose....In fondo in fondo, se proprio sotto tortura mi farebbero questa domanda, io direi che le ammiro. Riescono a inculcarsi in mente quelle strane macchie nere chiamate parole stampate sul foglio bianco. Le parole sono armi potentissime, possono distruggerti, farti sentire bene, darti una speranza o distruggerla, farti piangere o sorridere....le parole hanno importanza, ma qwunado sono scritte col cuore e ti comunicano emozioni, cosa che le macchie nere dei libri di storia, geografia e scienze non hanno. Le "cocche" (dei prof, ovvio) se le immaginao tutte occhailute e brutte, ma in realtà non è così. Tra loro ce n'è uan molta simpatica, dolce, divertente, sportiva....ma non potremo mai stare insieme. Apparteniamo a classi scolastiche differenti, lei è una studiosa, io uno di quelli che i libri se li comopra per vedere le figure....I nostri destini sono ormai decisi....ma chissà, forse qualcuno cambierà. I miei filosofici pensieri vengono interrotti dal fastidioso suono della campana "E' ora di andare in prigione" ecco cosa dice. Un'altro duro giorno che dovremo affrontare, uniti nelle lotta per la vita. Entro in classe, e l'arpi...cioè l'egregia professoressa di geografia è già seduta, col registro aperto e la faccia di chi oggi non risparmierà nessuno. Deglutisco e vado a sedermi al mio posto, sperando che non mi interrogherà, anche se nel profondo del mio cuore so che non è così. Perchè mi preoccupo tanto? Non lo so neanche io, eppure qualcosa dentro di te sembra smuoversi quando vedi il loro volto "deluso" mentre con la penna traccaino quello scarabbocchio, il due, che segnerà il tuo futuro. Se ti danno tanti di quei segnetti, possono essere convocati i genitori e la tua vita sociale è compromessa per circa una settimana. Oppure ti possono lasciare una materia, o addirittura bocciarti, e se i tuoi genitori sono persone che vogliono un figlio bravo e studioso puoi dire addio all'estate. Molti restano impassibili, ma io, anzi TUTTI sappiamo che in fondo in fondo anche a loro si stroce lo stomaco. Appena penso a ciò che potrebbe succedermi scuoto la testa, come per scacciare via quelle teribbili immagini. "Cos'ha, Verloni, vuole mostrarci il suo nuovo taglio di capelli"? Ride. Probabilmente ha fatto una battuta."No...sa...e che...." inizio a giustifcarmi. Cosa diavolo mi prende? "La smetta di balbettare, ha studiato per la verifica?" chiese lei con voce tagliente "Io....sì, ho studiato" "Ma che bravo, allora mi dica, qual'è la capitale dell'Ungheria?" Mi chiese lei, mentre sul suo volto si dipingeva un ghigno mal mascherato in dolce e gentile sorriso "Budapest" risposi io senza problemi. Per un attimo vidi stupore sul suo viso "Mi dica, qual'è la moneta di questo stato"? "Il fiorino ungherese" "Lingua"? "Ungherese" "Popolazione"? "9,897 milioni". Si arrese. Capì che avevo studiato. "Bravo, vedo che ha veramente studiato" e quasi con mala voglia mi fece uno scarabbocchio simile ad un 7. Ce l'avevo fatta! La settimana scorsa avevo scritto qualche dato sull'Ungheria sul banco tanto per fare qualcosa. Ed ecco, la cara fortuna mi aveva aiutato! Che soddisfazione, per una volta ho vinto io. Alla fine della giornata mi siedo sul pulman fiero di me stesso. Adesso credo nelle coincidenze e al fatto che, almeno una volta nella vita, anche gli alunni debbano vincere, che, almeno per una volta, anche i professori possano essere fregati!

Salve a tutti! Non avevo niento da fare e ho deciso di scrivere questa cosa folle sulla scuola. Spero che vi piaccia, alla prossima ;)
Sam
   
 
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