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Autore: CatwolfandKiwi    03/08/2015    1 recensioni
Vincent e Lucian lavorano per la Abyss come “pulitori”, il loro ruolo è di sistemare delle situazioni che potrebbe nuocere alle persone innocenti. Il loro lavoro è accompagnato dal loro singolare stato: Vincent è un vampiro senza memoria del suo passato mentre Lucian è un licantropo che ha “trovato” Vincent e che da allora vive assieme a lui. La quotidiana vita dei due sovrannaturali “amici” viene sconvolta dalla conoscenza di un'umana: Lacey, che piano piano inizierà a far parte della loro vita.
Genere: Azione, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Rispose al telefono sapendo di sentire la solita meccanica voce femminile "Vincent" disse appoggiando il cellulare all'orecchio "Avete un lavoro" rispose la voce "alla fine di Roosevelt Road, 42, è un edificio industriale. Carta bianca. 4 a 4 zeri" "Capito ci dirigiamo lì". Mise il telefono in tasca ed uscì sul porticato del motel e andò verso la stanza accanto. "Chi sei?!" disse una voce all'interno ancor prima che Vincent potesse bussare, "Chi diavolo vuoi che sia a quest'ora Lucian, comunque abbiamo un lavoro al 42 di Roosevelt Street." rispose sospirando "OK vado!" "Aspet..." non finì la frase un enorme ombra saltò fuori dalla porta e sparì nell'oscurità notturna "...ta." un altro sospiro. Rientrò in camera e prese il trench buttato sulla sedia facendo tintinnare leggermente, il suo sguardo ricadde sul fodero appoggiato al muro "Stasera direi di no." ed uscì chiudendo la porta a chiave. Era una notte piuttosto tranquilla per essere a Corwin Hills, anche se la cosa non dispiaceva a Vincent. Appena scese le scale la vide, una ragazza appoggiata al parapetto con il volto illuminato dalla luce della sigaretta accesa. Il suo viso contornato da capelli rosso scuro non poteva avere più di venti anni, ma i suoi occhi... "Tutto ok?" disse lei risvegliando Vincent dai suoi pensieri "Sembri sovrappensiero." "Scusa il fatto è che... niente." rispose scacciando con il gesto della mano, la superò e si diresse verso l'uscita. Fece scattare la serratura usando il telecomando, ci entrò e accese il motore. Finalmente giunse nei pressi dell'edificio indicato. Poco lontano in un vicolo riconobbe l'ombra di Lucian. Quando lo raggiunse era già pronto per l'incursione. "Allora qual è il piano?" chiese Lucian "Entriamo," spiegò Vincent "distruggiamo il laboratorio, non l'edificio, ed eliminiamo i testimoni." "Perfetto!" esclamò Lucian in procinto di partire di nuovo "Fermo!" intervenne Vincent tagliandogli la strada "Cosa?" chiese Lucian "Sarò breve visto il tuo deficit di attenzione. Questo dovrà essere un lavoro pulito e senza danni strutturali visto che la paga è cospicua." Lucian annuì "Quindi per favore non fare danni. "Ok?" Lucian annuì di nuovo. "Tu dirigiti verso l’entrata principale, quando sentirai l’allarme anti-incendio entra in azione e distruggi il laboratorio all’interno, e ricorda niente testimoni." per la terza volta Lucian annuì prima di scattare ad una velocità incredibile. Vincent si diresse verso il bagagliaio e aprendolo fece scintillare la miriade di pistole sparse. Ne prese alcune e iniziò a infilarle nel trench in punti precisi poi richiuse l’auto e si diresse verso lo stabilimento.
 
La porta era chiusa da un grosso lucchetto "Fortuna che ho la chiave." disse mentre con uno strattone spezzò la catena, entrando si chiuse la porta alle spalle con la medesima catena. Dentro vi era un forte odore di bruciato misto ad ammoniaca e ferro. "Non oso immaginare che cosa senta Lucian.". Nel corridoio dove si trovava ora Vincent poteva vedere la sala principale sovrastata da un enorme serbatoio idrico a torre. Tre lunghe file di tavoli e stracolme di attrezzature da laboratorio erano assediate da persone che vi armeggiavano irrefrenabilmente. Cosa staranno preparando per attirare così l’attenzione di Abyss? Non ci stette a pensare molto e si diresse verso l’allarme sul muro opposto mentre estraeva delle pistole dal trench, fece un respiro profondo e tirò la leva.
Dopo appena un secondo che l’allarme fu attivato Vincent iniziò a sparare ai chimici nel momento esatto in Lucian sfondava la porta principale usando due malcapitati che dovevano fare da guardia. Il rumore della sirena riempiva le orecchie di Vincent ma non lo distraeva dai colpi, sparava alle persone come alle attrezzature. 
All'improvviso fu sorpreso da un forte impatto all’altezza della spalla sinistra che lo sbilanciò indietro. Il colpo fu forte ma vide chiaramente colui che brandiva il fucile e gli sparò in testa. Riprese a sparare mentre Lucian dilaniava a mani nude i sopravvissuti spargendo organi e sangue. Dietro di Lucian uno dei chimici aveva quasi raggiunto la porta ma, con uno movimento improvviso, Vincent afferrò una delle pistole scariche per la canna e la lanciò verso il fuggitivo colpendolo alla testa. In quel momento si udì solo la sirena dell’allarme e anche quella cessò dopo che Lucian, ora ad una stazza più umana, la spense. Lucian indicò la spalla di Vincent " Una nuova cicatrice di guerra?" "Sai bene che queste non rimangono." rispose Vincent " Lo sai che era una battuta vero? Ridi che ti vedo smorto." disse attutendo la “s”, Vincent sorrise in maniera forzata; a dirla tutta il vampirismo è una pena nel culo, tra morte alla luce del sole e brama di sangue, situazione che Lucian non comprendeva del tutto essendo un licantropo, era un'esistenza tutt'altro che piacevole. "Fidati che noi due in guerra non ci andiamo visto il nostro rifiuto di tagliare i capelli. Ho ragione palla di neve?" rispose Vincent mirando all’albinismo di Lucian che rispose con uno sbuffo" sono già abbastanza corti...".
"Il nostro obbiettivo" disse Vincent puntando verso il serbatoio "è distruggere ciò che contiene" "D’accordo" disse annuendo "Ma cosa contiene?" "Ho un brutto presentimento." rispose Vincent avvicinandosi al bocchettone collegato al serbatoio. Non appena girò la manopola un rapido getto color cremisi sgorgò fuori dal bocchettone "Sangue." "Non è un bene" disse Lucian annusando l’aria "è di vampiro." Vincent sospirò "Merda.". Vincent iniziò a rovistare tra le attrezzature del laboratorio seguito dallo sguardo di Lucian "Cosa cerchi?" "Azoto liquido." disse Vincent "Se aspettiamo che coaguli ci vorrà troppo tempo, d’altro canto se lo scarichiamo nelle fogne chissà quale abominio ne esce." "E l’azoto?" chiese Lucian "dovrebbe distruggerlo più in fretta?" "In teoria." rispose Vincent spingendo una grossa tanica. "Ora vai lassù" disse Vincent porgendo a Lucian la tanica "e versa tutto il contenuto." con un cennò Lucian afferrò la tanica e con un balzo si aggrappò a uno dei sostegni e con grande velocità raggiunse la cima, sistemò la tanica e con gli artigli tranciò il coperchio del serbatoio poi aprì la tanica che rilasciò un gelida nebbia e iniziò a versare tutto l’azoto. Mentre Lucian scendeva grattandosi la schiena e gettando la tanica da parte notò Vincent con un rotolo di carta e un accendino in mano "Che fai con quello?" "L’azoto è una buona idea" disse Vincent accendendo la torcia di carta "Ma è meglio prevenire con il fattore infiammabile." e con un leggero movimento lanciò la torcia nel serbatoio.
Uscirono dall’edificio respirando finalmente aria fresca. "Beh" disse Vincent "è andata bene." poco prima che un boato alle proprie spalle scosse il silenzio notturno mentre colonne di fumo si alzavano dalle finestre dell’edificio. "Perché io?" disse Vincent esasperato "Forse eri un satanista nella vita precedente." annuì Lucian "Stai mischiando due religioni diverse sai?" disse Vincent togliendosi il trench prima di entrare in auto "La reincarnazione è principalmente buddista e… non mi stai più ascoltando." disse notando lo sguardo perso di Lucian "Sai cosa? ci vediamo a casa!" disse Vincent "Ok" rispose Lucian trasformandosi e iniziando a correre a quattro zampe. Vincent salì in macchina e accese il motore "Se Gabriel non ci uccide…" disse inserendo la marcia e ripartendo verso casa.
   
 
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