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Autore: Evose    03/08/2015    0 recensioni
Dai, siccome da queste parti se ne vedono poche (XD) voglio pubblicare anche io una storia con Paperone e Doretta ambientata nel Klondike. Però in questa serie reiterpreterò l'ambientazione, usando nuovi personaggi di mia invenzione ad accompagnarli. Il tutto cominciò quando il proprietario dell'emporio di Dawson decise di vendere il negozio, e una persona forestiera decise di acquistarlo...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Goldie O' Gilt, Nuovo personaggio, Paperon De' Paperoni
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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<< AHAHAH! >> rise sguaiatamente il proprietario << E tu vorresti rilevare l'emporio qui a Dawson? >> disse per motivare la sua risata.

<< Sì, voi avreste qualcosa in contrario? Ho abbastanza soldi, non è quello il problema! >> argomentò l'interlocutore.

Si trovavano entrambi fuori dall'emporio, davanti al suo ingresso: nel 1899 quel negozio era l'unico della città di Dawson, ed era molto strategico; infatti tutti i cercatori d'oro della zona erano costretti a rifornirsi lì. Il precedente proprietario negli anni grazie a questo fatto aveva messo da parte un bel gruzzolo, e ora voleva prendersi una meritata pensione. Aveva messo in vendita il locale, e ora aveva ricevuto una proposta d'acquisto da una persona che a prima vista, per qualche ragione, gli sembrava totalmente incapace di gestire un'attività commerciale. Questa opinione era condivisa dal molti paesani a quanto pareva, dato che si erano riuniti tutti davanti all'emporio per ammirare quella scena che per loro aveva del ridicolo.

<< Non sono i soldi il problema >> disse riprendendo serietà il proprietario << Il fatto è che tu sei una donna! E neanche tanto cresciuta... Avrai sì e no venti anni. >> disse infine con l'intento di congedarla.

<< Screanzato! Prima di tutto non si fanno supposizioni sull'età di una signora, e secondo il fatto che io sia donna non mi rende impedita! >> disse l'interessata con una voce molto acuta e arrabbiata.

La folla di curiosi che li circondava ridette a sentire le parole della donna, ma il proprietario aveva perso tutta l'ilarità iniziale, e ora cominciava a stufarsi di lei. Aveva già iniziato a rientrare nel negozio, ma a sentire quell'ultima affermazione si girò furente verso la ragazza.

<< Dawson non è un posto per signorine! >> disse cercando di non esplodere.

Tutti i presenti applaudirono, schaiamazzarono e si sentirono parole di approvazione confuse. Ma una voce controcorrente particolarmente arrabbiata e decisa arrivò dal fondo della folla.

<< Cosa non sarebbe Dawson?! >>

Un'altra donna si fece strada, spostando quella massa di curiosi con veemenza e arrivò davanti all'emporio.

<< D-doretta...! >> disse agitato il proprietario.

<< Già, Doretta. La donna che è capace di gestire un'intera sala da ballo senza l'aiuto di nessun uomo. "Dawson non è un posto per signorine!"... Io la ho fondata questa città! Quindi taci. Questa ragazza vuole far fortuna qui, come ho fatto io. Tu vuoi vendere l'emporio e lei ha abbastanza soldi, al contrario di tutti questi cercatori pezzenti dai quali siamo circondati. Per quale motivo tu non vuoi venderglielo? >> arringò Doretta.

<< Doretta, non volevo assolutamente farvi arrabbiare... >> disse il proprietario con aria servile << Ehm... non pensavo che la signorina avesse abbastanza soldi, tutto qui. Ma... credo di essermi sbagliato. Se mi vuole seguire discuteremo dell'acquisto all'interno del negozio... >>

<< Vi seguo anche io, ci vuole un testimone... >> disse Doretta.

 

Un paio di ore dopo avevano già concluso l'acquisto. L'ex-proprietario partì tre giorni dopo, e tornò a sud, da dove era partito anni prima in cerca di fortuna, convinto sempre che la nuova proprietaria avrebbe fatto fallire l'attività. La ragazza si stabilì nel negozio, ma sulle prime nessuno tranne Doretta aveva fiducia in lei.

<< Doretta, ti ringrazio per avermi aiutato nel convincere quel maschilista a vendermi il locale. Io temo che da sola non ce l'avrei fatta... >>

<< Non preoccuparti, se non ci si aiuta tra donne... Se vuoi puoi venire nella mia sala da ballo, la "Bolla d'oro", qualche volta. A proposito, come ti chiami? Non mi pare di avertelo chiesto... >>

<< Mi chiamo Brigitta macBridge. >>

Forse questo era il principio di una grande epopea...

 

   
 
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