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Autore: albalau    03/08/2015    4 recensioni
Salve! questa è la prima fic che scrivo su Inazuma Eleven. Sarà una storia incentrata sulla coppia Riccardo/Gabi, ma ci saranno un pò tutti e alcuni in una versione molto particolare. Userò i nomi italiani perché non sono molto pratica con quelli giapponesi. Aggiungo la nota OCC perché doverosa.
Dal primo capitolo:
-Buongiorno ragazzi!- quella voce li bloccò nuovamente per un attimo, poi tutti saltarono in piedi in un istante.
-Professor Criptix!- esclamarono interdetti.
-E ci sono anche io!- Fey affiancò lo scienziato con un ampio sorriso.
-Non ci posso credere!- disse J.P. saltando in piedi.- Che bello vederti Fey!-
I ragazzi lo accerchiarono, abbracciandolo forte e tempestandolo di domande. Nel frattempo anche gli allenatori si erano fatti avanti, avvicinandosi a quello strambo professore.
-Mi fa piacere vedervi nuovamente e trovarvi in ottima salute.-
-Grazie Mark.- rispose Criptix portando le mani dietro la schiena.
-Però qualcosa mi dice che non siete qui per una visita.- intervenne Jude.
-Bravo ragazzo mio, sei ancora sveglio come ricordavo.- e scoppiò a ridere sguaiatamente.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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Capitolo 2

 

 

Il silenzio regnava sovrano, nessuno si azzardava ad emettere anche un solo respiro. Ma poi i polmoni richiamarono inevitabilmente quella necessità.

-Ragazzo mio! Bene bene! Fantastico!- e si fiondò su Gabi.

Cominciò ad osservarlo da vicino, misurarlo con un metro uscito da non si sapeva dove, girargli attorno più e più volte, fino a quando il ragazzo non perse la pazienza.

-Se non si toglie dai piedi giuro che la stendo.- ringhiò minaccioso.

Criptix capì che avrebbe attuato seriamente le sue intenzioni e decise di seguire il consiglio. Ma Gabi non si accorse di...

-Ma sono davvero vere?- domandò Aitor spingendo il dito sul seno dell'amico.

Riccardo, vista la mancanza di delicatezza e di rispetto dell'amico, ma più che altro non sopportando che Aitor si prendesse certe confidenze con Gabi, stava per intervenire per toglierlo da lì. Ma non ce ne fu bisogno.

-Razza di cretino! Tieni le mani a posto!- urlò il rosa stendendolo con un pugno piuttosto forte.

-Sei sempre il solito violento.- si lamentò Aitor.

-E tu un imbecille.- ribatté Gabi incrociando le braccia, ma così facendo mise ancora più in evidenza il seno che costrinse più di uno a distogliere lo sguardo.

-AAAAHHHH!- il grido di Airon li fece voltare.- E come facciamo con la partita!-

Per poco tutti non stramazzarono a terra.

-Ma sei scemo o cosa?- gli chiese con rabbia Michael.

-Mi sembra normale. Mica possiamo giocare con voi in questo stato.- rispose con semplicità disarmante.

Scossero la testa sconsolati. Ma a quello i neuroni erano andati in vacanza? Aveva qualche difetto di fabbricazione?

-Mi sembra l'ultimo dei problemi adesso.- gli disse Samguk indicando i tre ragazzi.

-Ma io ci tenevo.- mormorò.

-Lo sappiamo Arion, ma adesso dobbiamo risolvere la situazione che si è venuta a creare.- lo consolò dolcemente Sky.

Meglio ci pensasse lei a farlo ragionare, altrimenti sapeva che si sarebbe scatenata una lotta all'ultimo sangue. E sapeva che sarebbe stato il suo dopo quell'uscita.

-Lei, razza di imbecille, ci faccia tornare normali.- ordinò Michael allo scienziato.

Lui prese nuovamente a passeggiare con le mani dietro la schiena. Dopo qualche minuto si decise a parlare.

-Non è possibile.-

Il gelo scese nella stanza. Almeno fino a che non scattò nuovamente Victor.

-Come sarebbe a dire!- e raggiunse, finalmente, il suo obbiettivo, stringendo le mani intorno al rugoso collo.

-Lascialo Victor! Così non risolverai niente!-

-Ma almeno avrò la mia vendetta.- sibilò serrando la presa.

A quel punto, Fey decise di intervenire. Saltò sulle spalle del ragazzo.

-Non può perché questa macchina serve solo per far diventare femmine! Deve costruirne un'altra per invertire il processo! Se lo uccidi resterai così per sempre!-

Le parole di Fey penetrarono oltre la nebbia di rabbia, facendolo ragionare. Lasciò andare il professore che si accasciò a terra tossendo.

-E che si sbrighi allora!- disse ansante per via dello sforzo che faceva nel trattenersi.

Il professore stava ancora cercando di incamerare più aria possibile. Caspita quel ragazzo aveva davvero reagito male! Dati da tenere in considerazione se volevano procedere.

-Professore quanto le ci vorrà per riportare tutto alla normalità?- domandò Jude che non sembrava particolarmente turbato da quella situazione.

L'uomo si grattò il mento pensieroso.

-Non lo so precisamente.-

-Le consiglio invece di sbrigarsi.- ringhiò Michael, che già non ce la faceva più.

-Ha ragione professore.- intervenne Fey.- Si ricorda di quello che mi ha detto prima di partire?-

Come una lampadina, anche il cervello di Criptix si illuminò. E si agitò non poco.

-Come ho fatto a dimenticarmene!-

-Dimenticarsi cosa?- chiese Gabi calmo quanto lo era Victor.

Quella storia la odiava.

-Ci rimangono sì e no sei settimane per invertire il processo, altrimenti la trasformazione sarà definitiva.-

Rimasero nuovamente ammutoliti. Udirono solo dei rumori provenire dal muro.

-Non posso...non ci riesco...la mia vita è rovinata...- era Victor che sbatteva la testa contro la parete.

-E allora si metta all'opera! Si può sapere che ci fa ancora qui?- finalmente anche Gabi era esploso.

-Tranquilla ragazza. Partirò non appena avrò terminato la mia missione.-

Il rosa sbatté la mano sul tavolo, facendo sobbalzare Eugene che gli era vicino.

-Intanto sono un maschio se lo metta in quella testa! E poi non me ne frega niente della sua missione!-

-Nonono. Se non intervengo oggi tutto sarà perduto.- disse con voce calma.

-Io lo ammazzo...io lo ammazzo...io lo ammazzo...- mormorava intanto Michael.

Mark decise di intervenire, non poteva abbandonare i suoi ragazzi, non in quelle condizioni almeno.

-Faccia presto, altrimenti qui potrebbe scatenarsi l'inferno.- sussurrò all'uomo, facendo chiaramente intendere che nessuno li avrebbe retti a lungo quei tre.

-Datemi solo un paio d'ore e poi mi metterò all'opera.-

-Io devo andare in bagno...-disse sempre più sconsolato Victor. Ormai era davvero irriconoscibile.

-Mi raccomando di sederti.- lo avvisò Criptix.

Fey sospirò pesantemente. Il suo caro professore voleva davvero che mettessero fine ai suoi giorni dato che continuava con quelle uscite. Anche se aveva ragione ad avvisarlo. Il ragazzo si bloccò all'istante, sperando di aver capito male. Invece no, aveva capito benissimo e come lui anche gli altri due. Michael si portò immediatamente una mano sui pantaloni, sbiancando.

-No...no...il mio cobra!-

-Scusa?- Aitor era perplesso da quella reazione.

-Adesso è così che si chiama?- gli chiese malizioso Adé.

Accortosi della figuraccia appena fatta, Michael cercò subito di togliersi d'impiccio.

-Ma che hai capito, parlavo del mio serpente! Non mi riconoscerà in questo stato!-

-Sì sì, adesso si dice così.- lo prese in giro.

Intanto Celia, notando lo stato catatonico di Victor, decise di raggiungerlo. Delicatamente gli posò una mano sulla spalla per scuoterlo.

-Su, vedrai che andrà tutto a posto. Tranquillo.- disse con voce dolce, ottenendo un lieve cenno d'assento dal ragazzo, ma che era sempre più a terra.- Adesso ti accompagno io. Su, andiamo.- e lo fece muovere, anche se lentamente, verso il bagno.

Era preoccupata, perché sembrava essere quello più provato da quella strana esperienza. Il forte Victor Blade ridotto ad uno straccio. Peggio di uno straccio.

-Ragazzi, ultima raccomandazione. Adesso siete delle donne al cento per cento, non solo nell'aspetto fisico. Per cui, durante questo tempo, premunitevi di contraccettivi adatti se siete fidanzati e procuratevi anche degli assorbenti. Come ben sapete il ciclo arriva ogni ventotto giorni e potrebbe capitarvi anche oggi stesso.-

Gabi e Michael quasi caddero a terra a quella notizia da loro nemmeno messa in preventivo, ma si ripresero subito pronti a scagliarsi con quell'uomo e nessuno sarebbe riuscito a fermarli. Ma appena si voltarono il professore era...sparito!

-Maledizione!- urlarono in coro.

-Su via, che sarà mai per un paio di assorbenti.- disse Jade, ma non sapeva quanto pericolosa era stata quella frase in quel momento.

Non avendo di meglio sotto mano, i due decisero di sfogarsi con lei.

-Fermo Gabi!-

-Lasciami Riccardo!-

-Non ci penso proprio. Cosa pensi di risolvere picchiandola?- domandò faticando non poco a trattenerlo.

-Nulla, ma almeno starò meglio.- rispose cercando di divincolarsi.

-Wanli toglimi le mani di dosso.-

-Scordatelo Michael.- disse cercando di evitare i calci del ragazzo.

-Ora finitela tutti e due! Capisco siate sconvolti, ma con la violenza non risolverete niente.- Mark decise di prendere in mano, una volta per tutte, la situazione.

La sua voce decisa placò gli animi, anche se non del tutto, ma almeno adesso si poteva parlare senza che nessuno rischiasse la vita.

-Sedetevi e vediamo il da farsi.-

In quel momento Celia con un Victor ancora più atterrito rientrarono.

-Adesso siediti.-

-Mi resterà vicino.- la supplicò con le lacrime agli occhi.

Rimase basita di fronte a quell'espressione, ma non ebbe cuore di rifiutare. Era davvero depresso.

-Sì, tranquillo.- e prese posto al suo fianco, sussultando quando il ragazzo le prese la mano, stringendogliela.

Anche Riccardo si stava apprestando, con evidente sforzo, a far sedere l'amico, ma non si accorse della gamba del tavolo. Inciampò finendo seduto sula sedia di colpo e con Gabi sulle gambe. Quella davvero non era la posizione più adatta in quel momento, sopratutto perché aveva ancora le braccia strette alla vita del ragazzo. Arrossì di botto.

-Da te non me lo aspettavo Riccardo! È una donna da meno di dieci minuti e già ci provi.- disse Subaru facendolo avvampare.

-Non l'ho fatto apposta! Sono inciampato!-

-Sì, facciamo finta di crederci....-

Anche Gabi era arrossito violentemente sentendo il calore del petto di Riccardo sulla schiena e considerando quello che provava per lui non era certo un bene.

-Posso sedermi da solo.- cercò di alzarsi anche se avvertiva le gambe tremare.

-Non ucciderai nessuno?- chiese giusto per conferma, ma troppo vicino all'orecchio del rosa.

Che si limitò ad annuire, ben conscio che se avesse parlato la sua voce sarebbe risultata fin troppo incerta.

-Anche tu! Seduto!- ordinò Wanli a Michael che sbuffò e gli lanciò uno sguardo poco rassicurante, ma obbedì.

-Per prima cosa, per quando mi dispiaccia dirlo, dobbiamo annullare la partita.- esordì Mark.

-Ma...-

-Niente ma Arion. Capisci anche tu che sarebbe difficile da spiegare tutto sia a Axel che ai vostri avversari. Poi dimentichi che l'incontro verrà trasmesso in televisione e lo stadio sarà gremito.-

-Comunque Axel deve essere informato. Ci penserò io.- disse Jude mettendo definitivamente la parola fine su quella questione.

-D'accordo. Ora passiamo ad un altro problema.-

-E quale mister? -chiese J.P.

-Dove li nascondiamo?-

-Mica abbiamo la peste!- s'infervorò nuovamente Gabi.

Mark pensò seriamente che avesse degli sbalzi d'umore fin troppo eccessivi. Prima appariva calmo, poi sembrava una belva, di seguito un agnellino e ora...

-No che non l'avete, ma come spiegherete “questo” alle vostre famiglie?-

Certo quello si che era un grossissimo problema. Sarebbe stato strano tornare a casa, salutare come sempre e poi dire “Siamo donne!” Senza alcun dubbio ci sarebbe stata una moria causa infarto.

-Noi...noi...dobbiamo...dormire...qui...?- chiese Victor singhiozzando.

“Per favore che qualcuno faccia in modo che si riprenda!”penso sempre più esasperato l'allenatore.

-Possono venire da me.- disse Riccardo stupendo tutti.- La mia villa è grande e i miei genitori non torneranno prima di due mesi. Per i domestici non ci sono problemi, darò le disposizioni più adatte così non verranno disturbati.-

-Sei davvero sicuro di portarteli a casa tutti e tre? -Mark temeva più per la sua salute mentale.

-Come ho detto la casa è grande e poi di giorno ci sarete anche voi.- e indicò gli amici con un dito.

-Cosa???- si udì.

-Sono anche amici vostri non potete abbandonarli.- spiegò incrociando le braccia e sorridendo sereno.

-Ma guarda questo. Fa leva sull'amicizia.- brontolò Aitor.

-Beh, se le cose stanno così, tutto è risolto.- Evans si sentiva più tranquillo.

-Risolto? Non avete chiesto a noi però.- intervenne Michael.

-Vuoi far prendere un colpo ai tuoi?- domandò Gabi, dato che a lui la cosa stava bene.

Scosse la testa, in effetti era la soluzione migliore.

Aitor, che si era spostato vicino al rosa, attirò la sua attenzione.

-Ci credo che non ti dispiaccia, ma non pensi che in questo modo potresti complicare tutto?-parlò sottovoce per non farsi sentire.

Gabi sospirò. I dubbi di Aitor erano del tutto legittimi, ma lui non poteva perdere anche quel poco tempo che poteva passare con Riccardo.

-Lo so anch'io, però...-

-Però vuoi vedere se come donna hai più successo. Anche se dubito funzionerà e tu soffrirai di più se accadesse. Se dovesse provare qualcosa per te, deve essere per quello che sei, non per una finzione.-

-Già, ma almeno avrei qualcosa.- sospirò tristemente.

 

  
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