Ed eccomi qui, con la mia bottiglia di whisky, eccomi qui che contemplo il vuoto. Non penso, sono calmo, sono solo consapevole del fatto che mi sto crogiolando nella disperazione in un modo tutt’altro che costruttivo, purtroppo però non posso fare altro. Ed io mi chiedo: esiste un uomo senza rimorsi? Esiste un uomo che, in vita sua, non ha mai sofferto neanche una volta? Vorrei proprio conoscerlo in tal caso. Ma di fatto il dolore fa parte della condizione umana, si dice che senza di esso non si matura. Eppure quando ripenso a mia moglie e a mia figlia, non mi sento maturo, mi sento solo inutile perché le ho perse entrambe e una la sto ancora cercando. Avrà mai fine questo inferno? Dovrei rimboccarmi le maniche in questo momento e continuare a cercare, ma al momento non sono in grado né di intendere né di volere, nel caso non si fosse capito. Ecco, sì un altro sorso, non potrà farmi poi tanto male, no? Hanno suonato alla porta, non voglio aprire, in momenti come questo preferirei non essere disturbato, e poi non sono nemmeno tanto presentabile, non con la camicia fuori dai pantaloni almeno. Suonano di nuovo, va bene mi alzerò per vedere il mio scocciatore in faccia. Ovviamente vengo sorpreso da una sensazione di nausea mentre mi alzo dalla sedia. Guardo attraverso lo spioncino della porta. E’ Joseph! Forse il mio unico vero amico. Non vorrei aprirgli, non in questo momento almeno, non sono in condizioni. Che cosa potrebbe pensare di me? Non ho già fatto abbastanza scenate con il mio caratteraccio? Voglio peggiorare la situazione? Mi sta chiedendo di aprire, forse in fondo, vuole davvero aiutarmi, lui mi ha sempre cacciato fuori da guai, non dico che è come un fratello ma quasi. Posso fidarmi in fondo. Va bene, apro, nonostante io abbia paura di perdere anche lui.