CACTUS
Spinoso e resistente
non teme niente
neppure il caldo torrido del deserto
e neppure il sole di mezzogiorno.
Solitario se ne sta
in questo mondo vagabondo
cresce lento e senza fretta
nessuno in fondo può biasimarlo.
Spinoso e letale
sfida il caldo e gli astri
innalzandosi sulle distese di sabbia
e puntando dritto verso il cielo.
Nessuno può toccarlo
e neppure mangiarlo
le sue spine sono pungenti
forti e bianche come spilli d’argento.
Affonda le sue poche radici
nella sabbia torrida
prendendosi gioco del vento rovente
e attendendo con speranza una goccia
d’acqua.
Solo, solitario in una vita
lunga e accaldata
nessuno potrà mai fermare
il suo infinito desiderio di vita.
NOTA DELL’AUTORE
Ciao a tutti e grazie, per l’ennesima volta, per aver letto
anche questa poesia J
Spero vi sia piaciuta J
In ogni caso, questa settimana spero di riuscire ad
aggiornare due volte, quindi con ogni probabilità potrete leggere un’altra
poesia, che pubblicherò sabato o domenica J
Grazie per continuare a seguirmi J a presto J