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Autore: Dany Art 99    05/08/2015    2 recensioni
Eccomi qui tornata con una sadiexanubi, una coppia che ho appena conosciuto e che mi piace molto :)
Dal testo "Quella scintilla in quegli occhi così belli .. però era diversa dalle altre che aveva visto nei vivi, era.. come dire “testarda”: della stessa luminosità nonostante quello che succedesse alla proprietaria.
Incurante nell'affascinate il dio dei funerali.
Ogni volta che la vedeva.. che vedeva la sua proprietaria .. sentiva che quella solitaria vita a cui era abituato.. non era così tanta solitaria"
Se vi ho incuriosito fate un salto:)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anubi, Sadie Kane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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eccomi tornata con una nuova FF! yeeee.. premetto che per cause esterne ho potuto leggere solo il primo libro della saga "the kane chronicles " quindi perdonatemi se non so proprio tutto ma ho fatto del mio bello per rendere questa storia bella a parare mio, mgari se vi va recensitela così mi fate sapere com'è venuta.
ps. questa storia la dedico alla mia parabatai che ama e dico ama questa coppia, sopratutto il nostro super figo Dio dei funerali ahaha (lo so che stai sorridendo madda, ti conosco XD)
p.s.s buona lettua <3
[Revisionato]



Molti si chiedono se le divinità si possano innamorare dei mortali.
Il contrario è successo molto spesso anche se non se ne parla molto, persone normali che veneravano così tanto una o più divinità da provare qualcosa oltre l'adorazione ... qualcosa che era ritenuto prettamente umano.
Ma l'inverso era possibile?
Insomma, una creatura immortale estranea allo scorrere del tempo provare quel sentimento così forte, da scongiurare perfino la morte, per una persona che sarà obbligata irrimediabilmente ad affrontarla e perdere.
Era possibile?
Anubi se lo chiedeva spesso da quando Osiride era tornato e tutto si stava leggermente calmando per quanto il suo mondo potesse essere calmo.
Anubi sospirò... provare quel sentimento per quella ragazzina irritante dai capelli strani e colorati?
Nah... di certo non era da lui.
Ma in fondo lui non poteva dire di essere un esperto ... lui non l'aveva mai provato veramente ... non aveva mai provato l'amore racchiuso com'era in quel bozzolo lontano dal tempo e dallo spazio.
Le anime dei morti erano davvero noiose... tutte avevano terminato le proprie esistenze e rinunciato ai propri sogni, svaniti come neve al sole, nell'istante in cui il loro cuore aveva esalato l'ultimo battito, erano ... tetre.
Invece i vivi avevano quella scintilla che Anubi aveva sempre bramato ... quella scintilla di vitalità che aveva riconosciuto in Sadie nel primo momento in cui l'aveva vista con Bast, suo fratello e il babbuino.
E che aveva ricercato ogni volta che l'aveva vista in quegli occhi color cielo, l'aveva bramata come un uomo  brama l'aria per sopravvivere mentre sta affogando
.
Quella scintilla in quegli occhi così belli. Era diversa dalle altre che aveva visto nei vivi, era... come dire “testarda”: della stessa luminosità nonostante quello che succedesse alla proprietaria.
Incurante nell'affascinare il dio dei funerali.
Ogni volta che la vedeva... che vedeva la sua proprietaria ... sentiva che quella solitaria vita a cui era abituato... non era così tanto solitaria.
Poi scuoteva la testa e pensava che uno un semplice sguardo od un'espressione di una mortale non potesse fare quell'effetto al dio famoso per essere di buon'umore una o due volte ogni mille anni.
In effetti... la sua media si era alzata da quando aveva conosciuto la bionda.
Nah. In fondo Sandie non aveva tutto quel potere su di lui.
O forse si?
Insomma quella sensazione che provava quando con lei... in ogni forma... quelle sensazioni erano così umane.
Tutto quello che succedeva... dallo scherzare sul fatto che non sapesse niente su come corteggiare una ragazza... da quando la guardava da lontano... tutto creava una piccola voragine nella sua pancia nel quale qualcosa si muoveva.
E irrimediabilmente uno dei rari sorrisi, gli imperlava le labbra.

-Sadie! Tra due giorni è il tuo compleanno... insomma che fai una festa o qualcosa de genere?- chiese Liz guardando l'amica che continuava a passare un dito sopra ogni singola marca di gomme da masticare, -si Liz... e io non sono Sadie Kane... con dei nonni che è tanto se mi fanno uscire di casa per una passeggiata... sopratutto dopo tutto il periodo di viaggio che ho fatto con mio fratello- disse la bionda scegliendone un pacchetto per portalo alla cassa.
-Sì.. ma almeno una festicciola... piccola piccola- mormorò con un tono dispiaciuto l'amica, -non lo so Liz...forse riesco a convincerli a far venire voi a casa a dormire... potremo fare una pizza ed una cassetta... di più non credo di poter fare- disse Sadie pagando e guardandosi intorno.
I suoi nonni non avevano preso molto bene la sua decisione di rimanere con Amos e suo fratello per “impegni legati a mamma e papà” e in quel periodo in cui aveva deciso di tornare per stare un po' con loro, non la facevano quasi uscire di casa.
Di ospitare suo fratello non se ne parlava, quindi lei e Carter si sentivano via telefono... circa una volta alla settimana... cosa che sinceramente la spaventata...dal vederlo due volte all'anno... a sentirlo una volta alla settimana era una salto molto grande; possibile solo dopo aver salvato il mondo da un dio rosso ed aver distrutto la sua piramide rigorosamente rossa.
Senza contare tutto quello che era successo prima.
-Credo si possa fare...ma dov'è Emma?- chiese Liz guardandosi attorno, -nel reparto biscotti ...almeno credo- disse Sadie poggiandosi con la schiena alla parete vicino alla porte scorrevoli dell'entrata.
La testolina di Emma apparve mentre lei correva verso di loro con tre pacchi di biscotti in mano, quella ragazza... aveva una certa dipendenza in fatto di biscotti.
Quando uscirono la sera ormai era calata e Sadie si rese conto che era davvero molto, molto, molto tardi.
I nonni l'avrebbe uccisa.
Salutò le due amiche e cominciò a correre verso casa... più forte che poteva, con i capelli ai lati del viso ed una sfilza di scuse credibili per i nonni in mente.
Aveva assistito ad un omicidio?
L'avevano scippata?
Emma o Liz non arrivava più?
Si era persa?
No. Se avesse usato una di queste come minimo non l'avrebbero più fatto uscire di casa.
Arrivò alla porta e bussò lentamente.
Una nonna particolarmente arrabbiata le apri e le piantò addosso i suoi occhi.
-Scusami... nonna- mormorò lei abbassando lo sguardo e muovendo a destra e sinistra, -tu non scusarti... credo che il tempo passato con tuo fratello e quel tuo zio non ti giovi abbastanza, stai dimenticando il rispettare delle regole- disse la donna muovendo l'indice sopra e su in direzione della ragazzina.
-Io... - cominciò lei cercando una scusa plausibile ma la nonna fermò subito il suo tentativo, -tu. Fila dentro e vai a farti un bel bagno caldo... a cena parleremo, anche del tuo compleanno- disse la donna aprendole la porta e facendola entrare per poi chiudere la porta di scatto.
Sadie non ribatté e corse velocemente per le scale chiudendosi nella propria stanza.
Quando la nonna era arrabbiata era meglio fare come diceva, quindi riempì la vasca e si spogliò, immergendosi un momento dopo.
Mentre si riscaldava e si godeva l'odore floreale del bagnoschiuma. Prese una delle tante ciocche colorate nei capelli e pensò di colorarla di rosso... poi sentì come se il ciondolo che portava al collo cominciasse a tremare ed a bruciare molto più dell'acqua bollente.
Ebbe paura che si trattasse di qualcosa legato ad una nuova guerra... perchè di guerre ne aveva già avuto abbastanza, davvero.
Ma fu qualcosa che forse la spaventò ancor di più.
Un messaggio telepatico.
“domani vieni al cimitero”.
Poche parole che potevano solo significare che qualcuno voleva contattarla. Qualcuno di molto particolare.
Un certo dio dei funerali dalla testa di sciacallo o da bellissimo ragazzo.
Sadie quasi annegò, si spruzzò un po' di acqua sulle gote ma quelle non ritornarono normali, anzi si imporporino ancor di più.
Si passò una mano fra i capelli bagnandoli e cercando di districarli per cercare di calmarsi ma non servì a molto.
Non servì nemmeno quando sua nonna si mise ad urlargli che doveva muoversi da in fondo le scale.
Si mosse e si asciugò i capelli per metà, lasciando la parte destra ancora bagnata tanto che i suoi nonni la guardarono parecchio storta.
Mentre mangiavano quasi non sentì la nonna che la rimproverava... si stava ripetendo quelle parole come una cantilena.
Poi si diede della stupida.
Non poteva di certo essere che Anubi la venisse a trovare solo per starle accanto o per una chiacchierata... doveva riguardare per forza di Dei Egizi.
Quando sua nonna le punzecchiò il braccio con la forchetta finalmente si destò da quei pensieri.
-Cosa?- chiese farfugliando e guardando lei e il nonno, -ma mi stai ad ascoltare bambina mia? Stavo dicendo, comunque, che per i tuo compleanno... cosa intendi fare?- chiese la nonna, Sadie sbiancò. Si era completamente dimenticata di quel fatto negli ultimi pensieri.
-Ehmm... pensavo di invitare qui Liz ed Emma per una pizza e magari un film in cassetta... so quanto vi sono mancata, non vorrei star troppo via- disse Sadie guardando la nonna ma sopratutto cercando di farsi perdonare per il clamoroso ritardo.
La nonna sembrò pensarci su qualche momento poi sorrise leggermente, -e va bene... magari io e il nonno potremo uscire al ristorante per lasciarvi la casa... ma a letto alle 9.00- disse la nonna.
-9.30- aggiunse Sadie, il nonno rise nel vedere la guerra degli sguardi delle due femmine della famiglia.
-E va bene- disse la nonna, perdendo la battaglia di sguardi.
-Siiii... grazie nonna... e anche nonno- esclamò la bionda alzando i pugni al cielo.
-Sono contento bambina mia- disse il nonno sorridendo e mangiando una cucchiaiata di riso.
La serata non era andata così male in fondo, pensò Sadie.

-Anubi vieni qui- disse Osiride e il ragazzo si avvicinò chinando leggermente la testa -sì?- chiese, -tra due giorni è il compleanno di Sadie... ho notato che ... diciamo... ho visto che c'è una certa sintonia fra voi- disse il dio.
Anubi sgranò leggermente gli occhi a quell'affermazione del tutto veritiera, -ehm... - biascicò lui in cerca di parole, -Anubi senza parole... qui credo siamo oltre alla sintonia, Osiride- disse Iside comparendo nella scena col suo vestito azzurro chiaro che le svolazzava sulle gambe.
-Iside cara... stavo pensando di fare un regalo alla nostra Sadie- disse il dio, -del tipo?- chiese Iside, -del tipo di permettere ad Anubi di stare due giorni nel modo mortale con lei- disse Osiride.
A quel punto Anubi cominciò sul serio a balbettare parole incomprensibili, -oh... sarebbe... davvero... un bel regalo, anche se non credo che ...Sadie mi trovi di buona compagnia- disse il ragazzo cercando di trovare delle parole giuste per quella situazione.
Osiride lo squadrò per un momento poi riprese a parlare, -Iside ed io ... potremo darti una parvenza di mortale... risulteresti all'occhio mortale come ti vede Sadie... senza caratteristiche di sciacallo... ma i tuoi poteri sarebbero molto diminuiti, permettendoti solo di venire e andare in caso di bisogno- disse il dio sedendosi sul trono dei morti.
Anubi aprì leggermente la bocca in una muta parola, -ho già mandato un messaggio a Sadie. Al cimitero della sua città, domani- disse Iside sorridendo leggermente e muovendo le dita lentamente.
-Beh... molte grazie- disse il dio dei funerali quasi arrossendo e stringendo il lembo del vestito che indossava con le dita come un tick nervoso.
Osiride gli diede una pacca sulla spalla ridacchiando, -questa mi mancava... dopo millenni di esistenza- disse il dio guardando Iside che sorrideva.
-Cosa?- chiese Anubi guardandosi intorno in cerca di questa cosa, -non te ne rendi conto vero?- chiese Iside sfiorandogli la guancia con due dita.
Anubi la guardò negli occhi, -non capisco- disse lanciando un'occhiata ad Osiride.
Iside rise leggermente e mormorò guardandolo e mettendosi al fianco di Osiride; -sei arrossito Anubi-.



ci vediamo al prossimo capitolo, fatemi sapere, se vi va, se il capitolo è venuto bene e se volete che la storia continui o anche solo per darmi un'impressione ..
un bacione, Dany

   
 
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