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Autore: Dangerina15    05/08/2015    0 recensioni
Sequel di " Forever Enemies".
Le avventure del Capitano Alyssa Cortès e dell'ex Commodoro Joe Jonas non sono finite! Qualcosa sconvolgerà le loro esistenze, qualcosa che potrebbe portarli indietro...alle origini di tutto!
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO


<< Dunque, tutto qui? Mi aspettavo qualcosa di meglio da un galeone britannico della vostra portata.>>
L'uomo era legato all'albero maestro insieme ai membri della sua ciurma. Una piccola ferita sulla guancia destra, ancora fresca, faceva sgorgare piccole gocce di sangue.
<< Non la passerete liscia! La marina britannica vi darà la caccia, vi cattureranno e...>>
<< Ci uccideranno? Spiacente, capitano. Storia vecchia che conosciamo già.>>.
Riposi la spada che avevo in mano nella custodia, ridendo: pensavano ancora di poterci fermare. Non avevano imparato la lezione, ma andava bene così , altrimenti il nostro divertimento sarebbe stato ridotto a :
Tortuga,
Vedere i membri della nostra nave ubriachi azzuffarsi tra loro.
Godere di qualche buona bottiglia di rhum.
D'un tratto una voce mi chiamò: la voce della mia donna, la mia delinquente, il capitano della Gold Treasure.
<< Quartiermastro Jonas! I nostri uomini hanno ripulito da cima a fondo questo relitto. E' ora di riprendere il viaggio, abbiamo tanti altri abbordaggi da fare, non possiamo restare legati con queste femminucce da quattro soldi.>> esordì.
Alyssa Cortès: era ancora più temibile di come si presentava. La sua lunga chioma nera traspariva ondeggiante tra le vesti che indossava e questo la trasformava in una donna assai seducente, ma aveva in mano una revolver fumante e questo la rendeva invece quella spietata delinquente di cui mi ero innamorato.
<< Agli ordini Capitano! Ma che ne facciamo di questi individui?>> domandai voltandomi verso la ciurma del galeone attaccato. Alyssa mi guardò, sorrise e immediatamente capii: voleva giocare un po'. Così tirai fuori nuovamente la mia spada e tagliai le corde dei prigionieri. Immediatamente corsi da lei, la presi per mano e insieme cominciammo a correre alla punta opposta della nave per tornare velocemente alla Gold Treasure, cannoneggiare un po' con i nostri rivali e fuggire più veloci di un fulmine.
Come era cambiata la mia vita in quegli anni.
Ormai stavo con Alyssa da più di 4 anni e, insieme, avevamo girato il mondo. Avevo imparato cosa significava la vita del pirata, sempre in mezzo al rischio, sempre con la morte in agguato ma era la vita che desideravo. Da quando mi ero spogliato del grado di Commodoro, avevo cominciato a vedere il mondo con gli occhi di Alyssa: mi aveva fatto capire che gli ideali in cui credevo erano giusti, ma non erano quelli che credevo di servire a Los Locos. Avevo provato la libertà di essere me stesso, avevo deciso che non avrei servito più nessuno se non la reale causa per cui valeva la pena lottare. E Alyssa era sempre stata al mio fianco: il nostro amore era andato accrescendosi e ogni giorno ringraziavo il cielo per avermi concesso la fortuna di averla al mio fianco. Anche lei era ormai una donna, che sapeva cosa voleva e come ottenerla. Conosceva il rischio che correvamo giorno dopo giorno ma in realtà non era altro che una grande eterna avventura. D'altronde che divertimento è la vita senza un po' di “ Adrenalina”?
Quel giorno, l'assalto al galeone britannico, fu solo uno dei tanti abbordaggi che compimmo. Era piuttosto divertente fuggire ed evitare le cannonate che, tutte le volte, tentavano di sfondare la fiancata della nostra nave. Le lotte contro i soldati britannici, spagnoli, ci facevano divertire. A volte capitava che nella fuga, scappavamo con dell'oro in mano, rubato spudoratamente agli occhi degli uomini della nave avversaria perchè conservato nella stiva e allora ci sfidavamo a chi riusciva a salvarne di più e a caricarlo sulla Gold Treasure.
<< Ce la siamo cavata bene, eh?>> mi disse ad un certo punto Alyssa, quando fummo fuori dalla portata dei cannoni britannici. Si avvicinò a me e, con sguardo felino, la ritrovai a pochi centimetri dal mio viso.
<< Si, Capitano. Hai visto lo sguardo di quei poveretti? Ogni volta che ti guardavano, tremavano dal terrore.>> sussurrai sorridendo.
<< Andiamo, tesoro. Non sono così terribile.>>
Ancora più vicina, sfiorandomi le labbra, sorridendo maliziosamente.
<< Questo lo pensi tu, piccola. Ma fidati, per me sei la piratessa più temibile del mondo. Ed è per questo che ti amo.>> dissi e la tirai a me, baciandola con passione. Lei mi gettò le braccia al collo e io la cinsi per i fianchi. Ci abbandonammo a quel bacio mentre la nostra ciurma continuava a giostrare la nave per la navigazione.
La nostra vita stava proseguendo nel mondo più normale.
Ma, come ben sapevamo, la vita di semplici pirati da li a poco sarebbe finita.
Quel giorno fu l'inizio della nostra più grande avvventura, l'avventura che ci condusse ai limiti...del tutto.
Note: Ciao a tutti, cari lettori :) ebbene si, ero in astinenza da questi due rromantici delinquenti quindi perché non scrivere un seguito? Magari indagando a fondo nelle vite misteriose che attanagliano i due innamorati! Quindi, se vi ho intrigato almeno un pizzico, vi auguro una buona lettura ;) Ps: Le recensioni sono sempre ben gradite, di qualsiasi natura! Al prossimo chapter! Dangerina
  
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