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Autore: Ronnie92    07/08/2015    1 recensioni
è l’idea più vecchia del Mondo, ma scrivere brevi righe aiuta a riflettere, da qui l’idea di pillole.
Molte volte vorrei scrivere ma ho il vuoto totale e allora: Pillole.
Questa è la prima vera opera che scriverò interamente per me! Yes. (Sfogo in pillole)
Genere: Demenziale, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Vorrei un ritorno alle cose semplici.
Dobbiamo stare proprio male se ci vergogniamo di stare bene!

Ai nostri tempi, da 10000 anni a questa parte, l’uomo è stato e continua ad essere “drogato di potere”.
Mai come prima d’ora, l’uomo necessita di avere un confronto, di un ritorno alla naturalità e alla semplicità del passato. Quando le cose frugali erano il pane quotidiano, il dedicarsi a pensieri semplici, tali da liberarsi catarticamente dalle avversità continue della vita quotidiana.

Capita fin troppo spesso, per via del confronto con gli altri, di avere una paura incontrollabile: “non riusciamo a stare bene”.
Ci ritroviamo ad essere i vincoli della nostra stessa felicità e della nostra spensieratezza.

E’ da sempre che agogniamo la libertà, cercandola costantemente fuori di noi, nelle cose del mondo, siano esse grandi o piccole.
Ma credo fortemente che la libertà che tanto cerchiamo sia nascosta dentro di noi, ed è la nostra mente che ci vieta di trovarla.
In fondo rendiamo meglio sotto tribolazioni.

Eppure  è lì! E’ come una catena sotto le macerie, deve essere solo afferrata.
Deve esprimersi come il potenziale che tutti noi celiamo agli occhi del mondo.

Allora: Via le catene! Usciamo dai dedali delle nostre menti; affrontiamo con spirito ribelle gli anni della gioventù e con animo maturo gli anni della vecchiaia.
Che a tutto sia dato il senso dettato dalla nascita dell’elemento stesso.
Non per forza dobbiamo cambiare il significato delle cose.
Una pietra è una pietra, e una montagna è una montagna!
Non scambieremmo mai una pietra per una montagna, o sbaglio?

Perciò per quanto tutto possa essere confuso, tutto deve seguire il caos ma con logica, altrimenti sarebbero passati 10000 anni inutilmente!
Le verità più grandi si nascondono nelle piccole cose e in queste riponiamo la nostra libertà.

Eliminiamo l’armatura di pregiudizio e deforme cattiveria che sin da piccoli ci invitano ad indossare per proteggerci dal male.
Ma accettare il male e comprenderne l’essenza è un passo verso la comprensione del mondo e della libertà.
Negarne o oscurarne l’esistenza, proteggendoci, distaccandoci da esso, non fa altro che spingere la nostra curiosità ad arrancare verso esso.
Ciò che serve è una “coscienza spirituale” che ci permetta di comprendere che noi siamo collocati in un mondo di altri, e non gli altri nel nostro mondo!
Siamo di passaggio, ma in questo piccolo lasso di tempo possiamo e potremo fare la differenza, raggiungendo quel senso di umanità che tanto brama di essere espresso. 
   
 
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