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Autore: queenjane    07/08/2015    3 recensioni
Una bagatella, ripensando alla sapienza musicale e narrativa di PAmina'71, cui mi inchino, pensieri e idee di Oscar su libri e compositori.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Musica e libri, un perfetto collage.

Antonietta adora Mozart, il genio bambino che si esibì dinanzi a lei e ai suoi familiari, chiedendo, pare, la sua mano per la sua squisita gentilezza.

Io amo Mozart, le sue suonate per violino e pianoforte che cerco di riprodurre, non è solo musica, è poesia.

Ho una grande passione per i testi antichi, gli storici latini, i poeti greci e latini, ricordo a memoria Iliade e Odissea,  non mi sono fatta mancare Esiodo e altri, finendo poi agli scritti del cosiddetto bardo inglese, Shakespeare.

Alla regina piace la storia di Henriette  di Inghilterra, la prima moglie di Monsieur, il fratello del re Sole, di cui al famoso libro, e Amelia  di Fielding e Evelina della Burney, libri in genere rilegati di marocchino  o cuoio rosso,  ognuno sulla copertina ha  il suo emblema, con le armi di Austria e Francia.

Io adoro leggere, a prescindere, lei no. Tranne i leggeri libri da salotto, romanzi lievi e leggeri che  non toccano le mie corde, parlando di amore.
 
Forse scorre di più quelli presenti al Trianon, sono semplici, come questo mazzo di fiori, la definizione del re quando le regalò questa villa di delizie nei primi giorni del loro regno. Rilegati o meno in pelle di vitello marezzato, con la semplice sigla CT, Château de Trianon. Eccezione, forse, sono le opere teatrali, tipo “Mustapha et Zeangir”di Chamfort,  tragedia in 5 atti, rappresentata dinanzi ai sovrani nel 1776 e nel 1777, la regina ha fatto poi entrare nella Commedia Francese lo scrittore per questa opera,in  cui si esalta l’amore fraterno.
 
 Della tenuta delle biblioteche si occupa Monsieur Campan, il suocero della sua fidata lettrice, pure sugli spartiti di musica vi è la mano di Antonietta.
 
Si diletta a suonare l‘arpicordo, il suo preferito strumento, ama cantare, la voce incerta nelle melodie fino al recitare, ai tempi in cui era delfina amava farlo  con un piccolo e ristretto gruppo, la cosiddetta truppa dei signori, sulle orme di Madame di Pompadour, che organizzava simili spettacoli per il diletto di re Luigi XV, e Voltaire ne faceva rimare cognome con Amour.
 
Gluck, già suo maestro a Vienna, tutte le sue opere sono raccolte e dedicate a lei, come quelle di Grétry, ora quelle di Salieri, che le ha dedicato le Danaidi, la prima opera di quest’ultimo rappresentata a Parigi e sempre inneggiante ad Antonietta..
 
Comunque, né le compagnie dedicate o la musica o le letture gradevoli le concedono  distrazione  dal languore e cattiva salute del delfino Luigi Giuseppe.
 
Il re era a caccia quando ha ricevuto un messaggio urgente, basilare dalla moglie, non riguardava il bambino, come ritenuto in un primo momento, ma l’arrivo inatteso del re di Svezia, Gustavo III, tra i suoi accompagnatori il conte  di Fersen.

Era il giugno 1784, il secondogenito della coppia reale, Luigi Carlo, duca di Normandia, sarebbe nato il 27 marzo 1785, giorno di Pasqua.
 
   
 
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