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Autore: daddedeacon29    08/08/2015    1 recensioni
Storia inventata da me, basata su uno scenario bellico mondiale completamente immaginato da me durante la mia infanzia, è un'idea che coltivo da anni.
Spero vi piaccia :)
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Guerre mondiali
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"Davide, che fai li? Muoviti brutta faccia di merda! I Polacchi non si ammazzano da soli!" Gridò Fabio con tono arrabbiato, del resto, cosa ci fa un tipo come me in una divisione di uomini scelti dallo stato? Ancora tutti se lo chiedono, e ancora me lo chiedo anche io, faccio parte di quel rango di soldati che è in grado di cavarsela da solo, quelli che vengono chiamati cani, ma non in senso dispregiativo, anzi, "i cani della guerra" simbolo di coraggio e gloria, uomini scelti e pieni di orgoglio, che non hanno paura di niente; Io potrei essere paragonato ad un bastardino, ecco cosa, dovrei essere in una mormale divisione, o a casa, forse a casa. È da due mesi che sono al fronte, e ancora non ho imparato a vivere da soldato, da "cane", insomma, stavo tanto bene nella mia casa nella bassa pianura padana, come mai potrei adattarmi a una vita in cui devi uccidere altre vite? Bella domanda Davide, eppure ora sei qua, e devi cavartela. "Muoviti pezzo di bastardo! I Polacchi ci stanno alle calcagne! Vuoi fare morire gli altri!? eh!?" Urlò di nuovo Fabio, si, lui è il comandante della nostra divisione, composta da 4 soldati scelti, il nostro compito è semplicemente quello di proteggere le città conquistate e andare avanti con le truppe per aiutarle. Fino a qualche mese fa eravamo ancora in territorio italiano, nella piccola città di Vipiteno, dove la zona era tranquilla, se non per qualche nostalgico austro-nazista che si divertiva a fucilare i soldati italiani, le cose filavano bene, fino a quando siamo stati trasferiti sul fronte. Non ero preparato, nessuno di noi lo era, tranne il generale Zighetti, il "buon Fabio", si, come quello di Striscia la Notizia, solo che di buono aveva poco e soprattutto parlava molto, anche troppo. "Matthias, a destra! E tu Samuele, coprici le spalle!" Ah già, Matthias e Samuele, altri due "cani", il primo è austriaco, naturalizzato italiano, ha combattuto come partigiano anti-nazista sulle alpi svizzere durante la guerra italo-austriaca di qualche mese fa, premiato dallo stato come "servitore della patria in territorio ostile" non male come onorificenza, l'altro era un soldato italiano, nato nella parte di Tunisia donata all'italia in seguito al trattato di Berlino: conosciuto tra le divisioni per le sue abili doti fisiche e militari, onorato come "eroe delle colonie italiane in africa" dal re stesso, niente male per un ragazzo di 29 anni alle prime armi. "Attenzione lancia razzi! Giù le teste!" Urlò Matthias; subito dopo un'esplosione trapanò le mie orecchie, e le schegge colpirono il mio viso. Aprì gli occhi, non sapevo quanto tempo fosse passato, ma dal momento che il sole stava tramontando capì che erano passate più di 4 ore; sul campo sottostante si vedevano cadaveri, molti cadaveri, fortunatamente erano Polacchi, ciò significava che l'esercito si era aperto le strade per Varsavia preparandosi così a sconfiggere anche il mostro Bielorusso. Mi girai, e vidi Fabio, Samuele e Matthias che mi guardavano, seduti su delle rocce: "Stai bene?" Chiese Matthias "Si, mi gira un po la testa." Risposi "Benvenuto in guerra" disse Fabio, entrando nel discorso "Ci è stato dato l'ordine di proseguire il cammino e di occuparci del resto dei bastardi polacchi rimasti in vita, ma non prima di domani, la nebbia inizia ad aumentare e si prospetta un temporale. Per le prossime 24 ore ci accamperemo qui, ci daremo il cambio per la guardia, niente cibo e poca acqua, teniamoci le munizioni, ci serviranno." Spiegò il generale "Se vedete soldati in bianco, sparate, ma solo in quel caso. Davide, tu terrai la tenda dalle 22 alle 1, poi ti sostituirà Samuele, intesi?" "Si signore" "Si signore" "Si signore" Benvenuto in guerra Davide, benvenuto.
   
 
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