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Autore: hexix    11/08/2015    1 recensioni
Abbiamo lasciato i nostri eroi, Eva e Jordan, distanti l'uno dall'altra anni luce. La prima sulla Terra, a vivere la sua vita con suo padre, il secondo su Oban, a governare l'universo come nuovo Signore della galassia. Ma cosa succederà quando un nuovo capitolo della loro avventura si aprirà, lasciando uscire nuovi amici, vecchi amici, nuovi nemici? Il destino sarà ancora una volta contro i due, o tutto è solo nelle loro mani?
Spero che la storia vi possa piacere, come mi sta piacendo a me nello scriverla.
11 Agosto 2015 - 1° Aggiornamento (Prologo)
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Don Wei, Jordan Wilde, Molly/Eva Wei, Principe Aikka, Rick Tunderboalt
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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How we fell in love?




April 11th 2083 – 11:21 pm – Heart – Wei’s House – Eva’s Room

Come sempre, in quelle notti prive di nuvole e di luna piena, le stelle erano particolarmente luminose e facili da vedere. La via lattea era ben visibile nel cielo, e le sue stelle brillavano orgogliose di farne parte. Al di fuori della città, quello spettacolo era a portata di tutti quelli che volevano osservarlo senza il fastidio delle luci dei grattacieli, delle insegne colorate e dei lampioni.
Eva poteva godere di quella meraviglia ogni notte, quando non era nuvoloso. Si sistemava nel davanzale della finestra della sua stanza, alzava gli occhi al cielo e… basta. Miliardi di stelle brillavano sopra di lei, ma per la ragazza non esistevano. O per meglio dire, lei non esisteva. Non esisteva in quel mondo.
All’apparenza Eva si comportava come una normalissima ragazza della sua età. Poche persone – così poche che si potevano contare sulle dita delle mani – sapevano la sua storia.
Eva, un tempo, aveva avuto un papà e una mamma che aveva amato con tutto il suo cuore, e loro ricambiavano il suo amore. Sua madre, Maya, era probabilmente la più famosa pilota di Star Racers della Coalizione Terrestre, conosciuta anche dai popoli extraterrestri degli altri pianeti, ed era ben voluta da tutti. I suoi fan la veneravano, la sua squadra l’adorava, suo marito l’amava. All’apice della sua carriera, quando Eva aveva appena cinque anni, Maya fu vittima di un incidente, durante una gara di Star Racers. Eva ricordava poco di quello che successe nei giorni successivi. L’unica cosa che capì, era che la sua mamma non c’era più, e il suo papà non era più lo stesso.
Il mondo di Don Wei, era crollato. Maya, la sua campionessa, l’amore della sua vita, era scomparsa. E tutto ciò che rimaneva di lei, era la loro unica figlia. Così simile a lei, così uguale a lei… Che non ce la fece. Guidò per miglia, per abbandonare sua figlia in una terribile prigione mascherata da collegio, il “prestigioso” Collegio Stern. E sparì.
Sparì dalla vita di Eva per sempre, ma al mondo si ripresentò pochi anni dopo, più in forma che mai, e con un nuovo campione da crescere. Mai una chiamata, mai una visita. Tutti i suoi compagni sapevano che era la figlia di quel famoso signore, proprietario della grande Wei Race, e manager della star del momento, Rick Tunderbolt. Eva, per suo padre, non esisteva più.
Eva, da dolce bambina innocente e spensierata, nel corso dei dieci anni successivi si era trasformata in una ragazza intraprendente, audace, ribelle alle regole, e soprattutto cocciuta e testarda, proprio come suo padre. E con una grande passione per i motori. Fu il suo carattere che la portò a fuggire dal collegio, il giorno del suo quindicesimo compleanno, stufa di aspettare che suo papà l’andasse a trovare. Fu proprio lei, a presentarsi da lui.
Ma Don Wei, invecchiato nel fisico e nel cuore, non la riconobbe. Scambiandola inizialmente per un ragazzo, e notando la sua abilità con la meccanica, la inserì nel suo team. Se non fosse stato per lo strano evento che successe di li a poco, Eva sarebbe rimasta per sempre Molly, il meccanico della Wei Race.
McMillan, il presidente della Coalizione Terrestre, si presentò lo stesso giorno davanti all’officina di suo padre, per affidargli la più importante delle guerre: una corsa di Star Racers, in un pianeta al centro della galassia, dove si sarebbe deciso il destino di sedici miliardi di vite umane.
Fu così che il viaggio di Eva – di Molly – ebbe inizio. Prima come meccanico, poi come pilota della squadra Terrestre. Conoscendo amici, innamorandosi, facendosi dei nemici, rischiando la vita in corsa innumerevoli volte... Vinse. Vinse finalmente con suo padre, che la riconobbe. Vinse la corsa. Vinse il premio finale. Fu alla fine di quel viaggio che scoprì l’intricato progetto di Canaletto, un essere spietato e senza scrupoli, una creatura antica di diecimila anni, il cui unisco scopo era proprio il premio finale.
Un premio finale di nome Eva.
Fu amaro scoprire che il premio non avrebbe realizzato qualsiasi desiderio che il vincitore avrebbe potuto rivolgere al grande Avatar. Il premio, era proprio prendere il posto di questo, per diventare il signore dell’universo, per i successivi diecimila anni. Canaletto, un tempo fu Avatar, ma la sua sete di potere, aveva messo presto fine al suo regno, dando tutti i poteri ad un’altra creatura, Satis di Adalou.
Canaletto aveva il grande potere di controllare il destino. Fu altrettanto amaro scoprire che l’incidente a Rick Tunderbolt – che aveva così permesso a Molly di diventare il pilota della squadra – era stato il volere di Canaletto. E fu ancora più doloroso, capire che anche la morte di sua madre era stata causata da lui, e non da Spirit. Tutta la sua vita, e i secoli prima di essa, era stata controllata. Eva non era mai stata libera. E non lo sarebbe stata neanche dopo essere diventata Avatar, sotto il controllo di quella terribile creatura.
… Ma è proprio qui, il momento in cui le cose rimangono uguali, ma allo stesso tempo cambiano: un ragazzo è libero, poi non lo è più.
Ma libero non lo è mai stato.
Perché innamorato di Molly.
E Molly torna ad essere Eva.
Jordan non c’è più.
Per amore di Molly.
Per amore di Eva.
Jordan Wilde, un semplice ragazzo di diciannove anni e cadetto all’accademia militare della stessa città di Eva, con cui aveva condiviso quei mesi su Alouas e poi su Oban, aveva infranto tutti i propri sogni pur di vederla felice con suo padre. Le aveva confessato i suoi sentimenti, così, a sorpresa, prima di gettarsi con le ultime forze rimaste sulla Piramide di Luce, nel Tempio del Cuore, una gamba fratturata e chissà quante altre ossa rotte.
Io ti amo tanto, Molly –, le aveva detto. Non si dimenticherà mai quando, pochi minuti dopo, le loro labbra si erano sfiorate, per la prima ed ultima volta. Calde, dolci, morbide e piene di promesse di una vita insieme che mai si sarebbe avverata.
Jordan era quindi diventato il nuovo Avatar, successore di Satis, e avrebbe governato l’universo per i successivi diecimila anni, fino a quando avrebbe dovuto organizzare una nuova corsa di Star Racers. Non era diventato immortale, ma avrebbe vissuto molto più di Eva.
E lei, lei avrebbe continuato a vivere la sua vita, una vita che non avrebbe potuto vivere se non fosse stato per il sacrificio di Jordan. Una vita con suo padre. Una vita da adolescente. Una vita senza lui.
Ogni parte di lei, era rimasta su Oban, accanto a Jordan. Soprattutto il suo cuore, perché lui glielo aveva rubato. Ma non glielo aveva rubato in quel bacio. No. Era già accaduto, ma non se ne era mai accorta. Non sapeva dire neanche quando era successo. Era accaduto, ed era questo l’importante.
Era successo che si era innamorata di Jordan, senza accorgersene. E lo aveva capito solo una volta tornata a casa. Aveva capito che mancava qualcosa. Qualcuno.
Jordan.
E lei.
Eva non esisteva sulla Terra.
Perché entrambi erano rimasti su Oban.
Lui, con il cuore di lei.




April 11th 2083 – 11:21 am – Oban – Heart’s Arena

Il suo cuore sarebbe dovuto essere con lei. Il battito furioso che gli rimbombava dentro le orecchie per la fatica dell’allenamento glielo ricordava bene. Gli ricordava che Eva non ricambiava i suoi sentimenti. Era riuscito a confessarle quello che provava, ma non aveva ricevuto risposta. Perché avrebbe dovuto riceverla, dopotutto? Lo aveva capito già da tempo che aveva avuto solo occhi per il principe Aikka, e prima o poi avrebbe dovuto metterci una pietra sopra.
Soprattutto perché era anni–luce di distanza da lei, e mai avrebbe potuto più rivederla.
Ma avrebbe rifatto quella scelta ogni giorno della sua vita, pur di salvare quella di Eva.
Eva.
Era difficile non pensare a lei. Nonostante fosse passato quasi un anno, soffriva ancora. Certo, prima o poi sarebbe diventata solo un bel ricordo lontano, ma… non era ancora il tempo. Era troppo poco per andare avanti, ma presto o tardi, l’avrebbe dimenticata. Questo era ciò che si diceva. Ma sapeva che erano tutte stronzate. Non avrebbe mai dimenticato Eva. Non lo avrebbe mai permesso. Si aggrappava al suo ricordo ogni giorno, per non impazzire in quella nuova vita.
A volte rideva di se stesso.
Jordan Wilde, innamorato perso di una ragazza.
Si ricordava come se fosse successo ieri, la sera in cui l’aveva vista per la prima volta. In quella stanza, dopo aver appena scoperto quando fosse distante Alouas dalla terra.
All’accademia l’avevano preparato a questo tipo di missioni, dato che aveva deciso di seguire i corsi da tiratore scelto. E tra i suoi compagni era subito risultato il più capace. Non fu infatti una sorpresa, sia per lui, che per i suoi compagni e professori, che fosse stato scelto proprio lui. Si era immaginato il suo futuro molte volte, in quegli anni in accademia. Nipote di un Maggiore e figlio di un Generale, il suo unico desiderio era quello di seguire le loro orme. 
Forte! – Gli era arrivato alle orecchie. Una voce femminile. Di una ragazzina. Aveva alzato gli occhi sopra di se, e l’aveva vista.
… E quel desiderio cominciò a mutare.
Senza che se ne accorgesse.
Sul momento aveva pensato che aveva un bel viso. Ma fu l’unico pensiero, durato neanche un battito del cuore, e quell’esplosione che gli rimbombò anche nel petto, lo fece rinsavire immediatamente. La rincontrò poco dopo, inaspettatamente, quando Don Wei aveva scoperto che li aveva seguiti. Clandestina, le aveva subito affibbiato il nome. E un poco aveva colto il suo carattere. Ribelle e cocciuta. Sarebbe stato difficile andarci d’accordo.
Non che voglia diventare suo amico, ovviamente – , fu il pensiero immediatamente successivo.
Non avrebbe voluto, ma fu costretto. L’incidente di Rick li lasciò senza pilota, ma solo per qualche ora. Si sorprese ammirato, quando Eva aveva immediatamente preso il posto del suo ex–partner.
Partner.
Compagna.
Fu quello che diventarono loro, seppur con qualche difficoltà. L’infatuazione di Eva nei confronti del principe traditore, incrinava ogni qualvolta che i tre erano insieme, la traballante amicizia che Jordan aveva tentato di costruire con la ragazza. E tutto, sempre, era per colpa sua. Di Jordan. Era ancora vivido in lui il fastidio che provava quando Aikka e Eva erano pericolosamente vicini, o quando la ragazza cercava di metterlo in buona luce.
Gelosia.
Lo capì quel giorno. Il giorno in cui, su Oban, il Tempio aveva toccato per la prima volta il terreno. Eva a tutti i costi aveva voluto fare un giro nei dintorni, e Jordan, da bravo gentiluomo militare, l’aveva accompagnata. Tra se e se aveva ammesso che la ragazza aveva più senso dell’avventura di lui, che era un ragazzo, e militare. E lei una ragazza. Si accorse di non essere irritato da questa scoperta, ma sinceramente ammirato. La passeggiata non fu tranquilla come si era aspettato: Lord Further e la sua marmaglia aveva teso loro un’imboscata, e quasi ci avevano rimesso la vita. Senza capire come, forse stordito dalla paura, fortunatamente si erano salvati.
La prossima volta che pensi di andare a fare una passeggiata… Ci vai da sola.
Si era messa a ridere.
Non si ricordava esattamente quando fosse successo. Era successo, e questo era l’importante. Ma fu in quel momento che aveva finalmente capito.
Geloso, estremamente geloso.
Innamorato, follemente innamorato.
Di Eva.
Capì che quella paura di quel giorno non era perché lui aveva paura. Ma perché aveva paura per lei. Che potesse succederle qualcosa. Che potessero portargliela via.
Capì che quella risata, quella bellissima, dolcissima, sincera risata era nata per causa sua. Non di Stan, non di Koji, non di Aikka. Sua. E Dio solo sapeva quanto gli sembrò ancora più meravigliosa quella risata.
E rise anche lui, perché finalmente l’aveva capito.
Rise perché era geloso.
Rise perché non lo aveva messo in conto.
Rise perché l’amava.
Solo un due o tre volte aveva provato a rivelarle quello che sentiva per lei, ma senza successo. Per colpa di Aikka, per colpa di suo padre… Per colpa di lei. Principalmente per colpa di lei, che sembrava evitare abilmente l’argomento, ignorando volutamente ciò che le stava rivelando.
… Non provava i suoi stessi sentimenti. E non poteva farci assolutamente niente. Certamente non era arrabbiato con lei, come poteva esserlo? Non si può obbligare una persona a ricambiare il tuo amore. Anziché rinunciare a lei, l’amò ancora di più. Ogni giorno, quell’amore cresceva, e cresceva. Contenerlo nel cuore era sempre più difficile, ma così bello.
E in quell’ultimo giorno, in quell’ultima corsa, compì un atto di sincero e puro amore.
Sacrificò i suoi sogni, per quelli di Eva.
Sacrificò la sua libertà, per quella di Eva.
Sacrificò la sua vita, per quella di Eva.
E mai nessuna decisione fu migliore di quella che prese quel giorno. Una decisione che avrebbe rifatto senza rimpianti ogni giorno della sua vita, se ci fosse stata la necessità. E in fondo, era esattamente quello che stava facendo: ogni giorno, si stava sacrificando per la ragazza che aveva amato, e che non smetterà mai di amare.


____ Note ____

Ciao a tutti! Ed eccomi qui, sono tornata in questo meraviglioso fandom. Quanto mi mancava!
Lo so, non tutti si ricorderanno di me, ma io non sono altri che Achisama, quella pazzoide che con Bra92 aveva finalmente portato in auge questo angolino dedicato a questo anime, anni fa, con ben 32 (ancora mi ricordo il numero :3) storie! … Ovviamente non tutte mie, ma un po’ io e un po’ lei!

Che dire? Ovviamente i miei racconti non ci sono più, perché in un momento d’ira ho cancellato il mio account -.-… Lo so. Ok? Picchiatemi.
In ogni caso, ho voluto ripostare questa storia, rivisitata e sistemata. Spero che il prologo vi sia piaciuto, nonostante Eva e Jordan raccontino un po’ quello che è successo, e che conosciamo anche noi.
… O quasi.
Eggià! Chi è che conosce il passato di Jordan? … E chi sapeva che Eva si era innamorata? Beh, ovviamente sono cose che mi sono inventata io, ma avrei tanto voluto che la storia continuasse in questo modo. Quindi… chi è che vuole seguirmi in questa nuova, pazza, folle avventura?
Ovviamente le recensioni sono più che gradite, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate, e servono anche a me per migliorarmi!
 (Troverete questa storia in inglese anche su fanfiction.net, sotto il nome sempre di “hexix”, per chi vuole leggerla in inglese. Ovviamente anche li sono graditi commenti. Mi piace chiacchierare con voi!)
Ci vediamo al prossimo capitolo!

Bacioni,
Hexix.

   
 
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