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Autore: Rose Du Rembrandt    12/08/2015    1 recensioni
Una strana malattia ha colpito Yuffie, una malattia incurabile e allo stesso tempo meravigliosa, una malattia che la porterà tra le braccia di Tifa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Tifa Lockheart, Yuffie Kisaragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Yuffie non capiva cosa le stava succedendo, la mente le si annebbiava di continuo in sua presenza, il cuore accelerava i battiti e il respiro veniva meno. Preoccupata aveva iniziato a consultare tutti i libri di medicina che si trovavano nel bar, ma non trovò niente che desse una spiegazione ai sintomi, di parlarne con gli altri, proprio no, l'avrebbero presa in giro, specialmente Sephiroth, che tanto era cambiato da quando Aerith aveva fatto breccia nel suo cuore. Esasperata decise di parlarne con l'unico sano di mente del gruppo, Cloud. Lo trovò intento a lucidare la moto e le spade, certo che doveva averne di pazienza se ogni volta gli toccava un lavoro del genere, lei avrebbe mandato tutto al diavolo e via, verso nuove avventure. Il biondo, scorgendola sulla soglia, mise da parte gli occhiali e lo straccio e si tirò su << Yuffie, è successo qualcosa? >> la ragazza si morse il labbro, imbarazzata, e adesso come avrebbe fatto a dirglielo? << Ecco, a dir la verità si >> iniziò a parlare in fretta, senza omettere neanche un dettaglio della malattia dalla quale era affetta. Cloud l'ascoltò con estrema attenzione, alla dine sospiro << Mi dispiace Yuffie, ma temo di non poterti aiutare >> lei si allontanò, delusa, e ora come avrebbe fatto a guarire, la cosa era estremamente seria, non voleva restare in quello stato per sempre.


Passano i giorni, e la malattia si fa sempre più insistente, specialmente quando la guardava. Spesso si scopriva a indugiare sul suo viso o sui suoi capelli, in quei momenti però si sentiva felice, un altro strano sintomo della malattia senza alcun dubbio. Una notte si svegliò di soprassalto, sudata fradicia, sentiva il cuore batterle forte nel petto, forse perché l'aveva addirittura sognata, si massaggio le tempie, ma si può sapere cosa le prendeva, che razza di malattia aveva, quale male poteva essere così…..così..,.caldo e piacevole? Doveva pur averlo un nome. Rassegnandosi si buttò giù dal letto e uscì nel giardino sul retro, dove Aerith era china sui suoi fiori, anche a quell'ora se ne prendeva cura. La corvina sospiro e iniziò a tornare sui suoi passi, ma la ragazza la chiamò << Qualcosa deve preoccuparti davvero molto se ti distrae dal tuo sonno >> la ninja sorrise, Aerith era davvero in gamba a comprendere lo stato d'animo delle persone << Ebbene si >> e gli ripete le stesse parole che aveva già detto a Clou, aggiungendo però anche il sogno appena fatto << E non hai capito la natura di questa " malattia" >> lei scosse il capo << Per il flusso Yuffie, ti sei innamorata >>


Le parole dell'amica la tormentarono per ore e ore durante le notti seguenti, innamorata? Ridicolo, e di chi mai si era innamorata, forse di Tifa? Il solo pensare quel nome la riempì di malinconia e gioia assieme,senza volerlo la mente la portò a contemplarla, splendida, bellissima e gentile e forte, una rosa con le spine.


L'aver finalmente compreso la natura della sua malattia tuttavia non aveva risolto il problema, anzi, l'aveva aggravato, perché ora era divorata dalla paura e dall'ansia, non sapeva come confessare a Tifa ciò che provava, le sembrava così surreale, difficile, eppure era una sensazione meravigliosa, unica, si sentiva completa, forse tutto ciò che doveva fare era, si insomma, confessarle tutto e via.


Aprì piano la porta della stanza e la vide, ancora sveglia intenta a leggere qualche libro, le ai avvicinò esitante, la corvina mise da parte il tomo e alzò i suoi magnifici occhi su di lei, ma prima di avere il tempo di dire qualsiasi cosa, Yuffie le posò due dita sulle labbra, si avvicinò al suo viso con le mani che tremavano, le guancia rosse e la bocca fremente di desiderio, contrastanti emozioni l'attraversarono prima di compiere quella piccola, enorme, potente follia.


Tifa allontanò appena il viso da quello della ninja, disse una frase che andava ben oltre le tenui speranze della ragazza << Era ora che ti decidessi >> Yuffie allora gli saltò al collo, l'altra le circondò la schiena con un braccio e con la mano destra le scompigliava i corti capelli neri. In tutto quello non c'era razionalità, non aveva alcun senso sentire la sua bocca che scendeva sul suo collo, non c'era niente di normale nel vedere i suoi vestiti buttati per terra o osservare le proprie mani mentre indugiavano sui suoi fianchi, non esisteva alcun criterio quando sentì i loro corpi nudi che si stringevano, non esisteva più il mondo, tutto si sfaldava, andava in pezzi, e solo loro due rimanevano. Sussulto quando sentì il gentile tocco di una mano delicata, chiuse piano gli occhi, sussurrando con voce roca il suo nome, i suoi tocchi si fanno via via più audaci, facendola tremare. Si sdraiò sulla schiena, baciandola e stringendola, si morse il labbro inferiore e tremò, il corpo fu attraversato da brividi e vere e proprie tempeste e alla fine, esausta, si addormentò stretta alla donna che l'aveva fatta ammalare, poggiando la testa al suo petto. Quel battito ritmico e regolare la faceva sentire calma e protetta, se quello era amore, non ne aveva abbastanza, voleva ricambiare con tutta l'anima, se invece era uno dei sogni che la tormentavano, non voleva svegliarsi, ma restare in quel letto, stretta a quel fiore di paradiso che era Tifa
   
 
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