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Autore: The Girl Who Waited    13/08/2015    0 recensioni
"Correva, la nostra eroina, correva per riuscire nell'impresa considerata da molti impossibile se non folle." La storia di una guerriera, il cui nome rimane mistero, per esaudire il suo più grande desiderio...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime

 Correva, la nostra eroina, correva per riuscire nell'impresa considerata da molti impossibile se non folle. Era determinata, doveva riuscirci se no avrebbe persa la cosa più cara al mondo e non era ancora disposta a lasciarlo andare. Correva, mentre il suo amato stava sul letto, curato dalla madre, in punto di morte a causa sua... era solo colpa sua... doveva salvarlo. Aumentò il ritmo della corsa, cominciando a sudare e a ripensare agli avvenimenti precedenti: erano in giardino insieme, quando un uomo si avvicinò loro senza essere visto... lei avrebbe dovuto vederlo prima, lei che era addestrava avrebbe potuto ma non era concentrata in quel momento, avrebbe dovuto vederlo prima che cercasse di ucciderla, lei non aveva visto in tempo quel pugnale che volava nella sua direzione ma lui lo aveva visto... quasi sicuramente sarebbe morta se il suo amato non si fosse messo in mezzo. Lui, che le aveva cambiato radicalmente la vita, lui che era il solo del quale lei di fidasse, lui stava morendo a causa sua. Correva sempre più determinata, senza sapere quello che la avrebbe aspettata alla fine del viaggio, correva per raggiungere lo Specchio d'Acqua, che le avrebbe dato la risposta per riuscire nella sua impresa, per salvarlo. Non poteva sapere cosa sarebbe successo, ma anche se lo avesse saputo non avrebbe rinunciato e avrebbe continuato a provare, imperterrita.
 Finalmente vi arrivò: lo Specchio d'Acqua era un enorme lago circondato da una foresta vastissima, pullulante di mostri terribili. Vicino a questo lago vi era una bambina che giocava spensierata e la guerriera pensò a come una bambina potesse essere arrivata lì, pensò anche che magari era lì perché la risposta per salvarlo era anche collegata a lei ma soprattutto ripensò a tutto il suo passato, alla sua triste vita e alla felicità di aver trovato qualcuno che la amasse nonostante fosse un'assassina. Guardò, vide il suo riflesso e subito le fu chiaro tutto, vide cosa doveva fare per salvarlo... una lacrima le scorse sulla guancia, una lacrima solitaria, mentre tirava fuori il pugnale dal suo fodero... si girò verso la bambina che continuava a giocare spensierata senza prestarle attenzione. La domanda che chiunque si sarebbe posto erano: valeva davvero così tanto la vita di quell'uomo? Lei non pensò neanche a questa domanda ma solo ripensò al suo amato e alla sua voglia di salvarlo... Si avvicinò piano alla bambina, senza farsi sentire, non voleva turbarla. Le toccò gentilmente una spalla per fare in modo che lei si girasse; lo fece e quando vide il coltello iniziò a piangere guardando negli occhi la nostra eroina. Le ricordava lei da bambina, quando ancora non era diventata quel mostro che era, quando ancora era innocente... Allora le disse di andarsene ed ella non se lo fece ripetere due volte... le lacrime cominciarono a scendere copiose dagli occhi della donna. Prese il pugnale, pose la lama verso il suo petto, senza tremare, e la affondò. In quel momento il suo amato aprì gli occhi e una lacrima gli rigò il viso.


Salve a tutti :) seconda storia che scrivo e non so se si nota ma sono una persona che scrive in modo molto riassuntivo, spero comunque che la storia vi sia piaciuta e i commenti sono sempre ben accetti ;P
È dedicata alla persona piú cara per me, il mio fantastico dettaglio...
Alla prossima,
Bye,
The Gilr Who Waited


 

  
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