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Autore: Renaku    15/08/2015    0 recensioni
" «Ichigo Kurosaki. Sei davvero Ichigo Kurosaki?»
...nel momento in cui ha abbandonato la speranza di trovarlo, da qualche parte dentro al suo cuore forse ha iniziato a desiderare di essere un "semplice Shinigami"... "
-dal testo.
La battaglia di Karakura tra Aizen e Ichigo, con un sottofondo musicale.
Genere: Azione, Guerra, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kurosaki Ichigo, Sosuke Aizen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{ Il peccato della Superbia. }
 
“ Lascerò che sia,
prenderò la mira 
ma non sparerò, 
non mi muoverò nemmeno. 
Lascerò che sia 
ancora un'altra volta,
mi dividerò 
in diecimila pezzi rotti. ”

Stump.

Una veste nera svolazzante atterra con un tonfo leggero dietro all'ex capitano Aizen.
Una katana nera come la pece in mano, una catena legata al braccio ferito, i capelli arancioni e arruffati diversi dal solito, più lunghi, che gli conferiscono un'aria più matura. 
Ichigo Kurosaki poggia a terra il corpo svenuto del padre, ringraziandolo sottovoce.
Volge lo sguardo verso le case, chiude gli occhi e si concentra, sospirando sollevato nel sentire che le sue sorelline sono ancora vive. Scruta i suoi amici, con sguardo serio, valutandone i danni.

« Tatsuki.. Keigo. Mizuiro. Honsho. Kanonji. ...»

Fissa lo shinigami dai capelli afro, chiedendosi chi sia. Non è mai stato bravo a ricordare volti e nomi delle persone.

«..Signor Imoyama.»

«E CHI SAREBBE?! MI CHIAMO KURUMADANI! SE NON LO SAI AMMETTILO E BASTA, NON INDOVINARE I NOMI DELLA GENTE A CASO!»

Lo ignora, consapevole della veridicità delle sue parole, ma sapendo che non è il momento di parlarne e constata che stanno tutti bene.

«Ragazzi... Restate lì. Rimanete dove siete e non muovetevi.»

Tiene lo sguardo basso sul corpo del padre, prima di alzarlo verso Aizen, che lo fissa con espressione divertita.
«Ichigo Kurosaki. Sei davvero Ichigo Kurosaki?»

Il ragazzo non risponde, posa lo sguardo sul tenente Matsumoto, china sul corpo sanguinante di Gin Ichimaru. Incrocia lo sguardo dell'albino, un muto accordo, la consapevolezza di entrambi. Riporta l'attenzione all'ex comandante.

«Cosa vuoi dire?»

«Se sei realmente Ichigo Kurosaki... sei peggiorato. Non avverto alcun reiatsu in te. Anche se lo avessi soppresso, sarebbe impossibile non percepirlo del tutto. Hai fallito la tua evoluzione. Hai sprecato... L'ultima occasione che ti avevo offerto.»

Il viso impassibile, le labbra tirate in una linea, gli occhi color tramonto fissi in quelli bianchi di Aizen. Lo sguardo è forte, radicalmente diverso da quello spaventato che aveva mantenuto fino a quel momento. Ha dato l'ultimo addio a Gin, consapevole del sollievo dell'albino, che gli ha passato il testimone: Ora la salvezza del mondo è in mano sua.
 
“ Mi sentirò solo, 
solo insieme a te
camminando sopra un filo che non c'è. ”
Il braccio bianco di Aizen si allunga verso Kurosaki.

«Peccato, Ichigo Ku-...»

«Aɪᴢᴇɴ.»

L'ex Shinigami assottiglia lo sguardo, riducendo lo spazio dei bulbi neri, irritato dalla sfacciataggine del ragazzino.

«Cambiamo posto. Non voglio combattere a Karakura.»

Le labbra si allungano in un sorriso sul viso del moro.

«È una richiesta insensata. Sono le parole che soltanto chi possiede la forza per poter combattere contro di me può permettersi.
Non temere. Prima che Karakura venga distrutta, tu sarai già...»

L'ex capitano viene interrotto nuovamente, in maniera decisamente brusca. Con uno shunpo Ichigo si è portato verso il moro, premendogli una mano sul viso e spingendolo letteralmente con la forza fino ad una radura disabitata. 

«È assurdo! Riuscire a portarmi via così... A forza...»

Il detentore dell'Hogyoku si tiene il viso segnato, parlando con la voce tremante per la rabbia.

«Iniziamo, Aizen!»

Il viso di Ichigo ha cambiato espressione, le sopracciglia aggrottate, lo sguardo limpido e determinato, con una scintilla vermiglia, che esplode come un fuoco.

«La farò finita... In un attimo.»
 
“ Il sole splende,
ma oggi non mi prende.
Lasciami soltanto un'ora di felicità 
e poi più niente. ”
 
Aizen si rialza, mentre comprende il motivo per cui non era in grado di captare alcun reiatsu appartenente a Ichigo. L'arancione ha modificato il reiatsu in modo tale da poterlo utilizzare come forza fisica per il corpo spirituale.

«Disperati pure. Ti insegnerò... Che nemmeno l'ultimo raggio di speranza che questa tua forza fisica dovrebbe rappresentare può raggiungermi nemmeno lontanamente.»

L'ex capitano si piega in avanti, le ali bianche sulla schiena si moltiplicano, occupando una grande area. Tira indietro un braccio, e avvalendosi del suo nuovo potere mena un colpo verso Kurosaki, che rapidamente lo para con la sua lama nera. La forza dei colpi è così potente che l'eco si ripercuote fino a colpire una montagna vicina, tagliandola letteralmente in due.

«Complimenti per la parata. Ma sarai sorpreso, no?»

Aizen guarda con celato stupore l'avversario, mentre riprende a parlare.

«Mi è bastato un colpo di spada per cambiare il paesaggio. Questa è la mia potenza attuale. Francamente, nemmeno io pensavo che le mie abilità sarebbero aumentate tanto.
Sono contento, Ichigo Kurosaki. Grazie a te... sono in grado di testare a mio piacimento questa mia forza che ha trasceso sia quella degli Hollow che degli Shinigami.»

Il detentore dell'Hogyoku riparte all'attacco, e si susseguono una serie di stoccate e parate tra i due avversari, senza che nessuno dei due venga ferito. Nonostante il numero di colpi, entrambi hanno eguale potenza, due esseri di pari forza.

«Che strano, a quanto pare entrambi abbiamo raggiunto un grado evolutivo in cui il nostro braccio destro si fonde completamente con la zampakuto. Forse questa è la forma originaria delle nostre spade... Però con l'ultimo colpo ho capito. Le nostre evoluzioni appartengono a dimensioni diverse. Se solo io lo desiderassi... Mi basterebbe un colpo per ridurre la tua katana in frantumi!»

Accompagnando le parole alle azioni, l'ex capitano porta indietro il braccio per respingerlo in avanti verso lo Shinigami nero. Inaspettatamente, Ichigo non muove la spada per difendersi, alza un braccio bloccando il fendente con il palmo della mano. La potenza del colpo si ripercuote sul terreno circondante il giovane, riducendosi a un ammasso di rocce e polvere. 
Lo sguardo è deciso, risoluto, rispetto a quello sorpreso e /allarmato/ di Sosuke Aizen.

«Di cosa ti stupisci? Ti sembra così incredibile che abbia fermato la tua katana?
Ti fa paura? ...Che davanti ai tuoi occhi stia succedendo qualcosa che non riesci a comprendere?»
“ Splende, 
il sola ancora non mi prende.
Lasciami nel dubbio che sia la felicità 
questo niente. ”
 
Aizen fa un balzo all'indietro, allontanandosi dal ragazzo. Il suo corpo freme d'ira, di vergogna, di... /paura/.

«Non usare quel tono trionfante! È solo che per un momento la tua forza fisica ha superato la mia.»

Frasi per convincersi, frasi per cessare il tremore dell'anima che scuote l'impavido ex capitano. Mai nella sua mente era passato anche solo un accenno di pensiero che qualcuno di così inferiore potesse addirittura superarlo.

«Quindi per fare in modo che il miracolo non si ripeta... Mi basterà ridurti in particelle subatomiche con il kido!

Emblema che trasuda caos!
Contenitore di follia insolente!
Sgorga, 
nega,
eccitati,
batti le palpebre,
disturba il sonno!
Regina di ferro strisciante!
Bambola di fango che si disintegra senza posa!
Unitevi, opponetevi!
Riempite la terra e conoscete la vostra imponenza!
Incantesimo di distruzione 90... 
KUROHITSUGI!
Barriera nera!»

Insieme alle parole del moro, una barriera di nera ossidiana si compatta intorno agli sfidanti, privandoli della luce solare e della vista del paesaggio. Aizen ride trionfante, convinto di avere ormai la vittoria in pugno, dopo aver attivato l'incantesimo più potente in suo possesso. 
Ma la gioia dura poco. Con un solo movimento del braccio, Ichigo frantuma la parete nera, che sotto al colpo del giovane si distrugge apparendo quasi composta solo di fluttuante polvere.

«A quanto pare non te ne sei ancora accorto. La mia forza ora... è superiore alla tua. A spezzare quella montagna di roccia non è stata la tua katana... ma la mia.»

Con un rapido shunpo Kurosaki raggiunge il possessore dell'Hogyoku, che viene colpito senza fatica. In un lampo, senza dire una parola, il viso bloccato in una maschera di orrore, l'ex-capitano si porta lontano dal giovane. Un fiotto di sangue colora il corpo bianco del moro, dandogli scarlatta vivacità, mentre rivoli di sudore gli colano lungo il viso, amplificandosi quando l'orange head riprende a parlare.

«Che strana sensazione. Tu, che quando mi sono allontanato mi hai chiesto perché lo facessi... Ora fai lo stesso. Stavolta te lo domando io.
Perché... ti sei allontanato?»

Aizen tira gli estremi delle labbra verso il basso, componendo una smorfia schifata. Le iridi bianche guardano con disgusto l'essere inferiore che ha appena colpito colui che trascende sia Shinigami che Hollow. 

«È così, dunque? Sei contento di aver fermato la mia spada? Sei contento di aver distrutto il mio incantesimo? Sei contento di aver ferito il mio corpo?
Non darti delle arie, misero essere umano!»
 
“ Dimmi una bugia 
io ci vivo sempre.
Mi addormenterò,
dimmi che va tutto bene. ” 

 
Un rigagnolo vermiglio fuoriesce dal terzo occhio di Aizen, macchiandogli l'inarcatura del naso. L'iride bianco inizia a muoversi verticalmente ad alta velocità, fino ad esplodere. Una crepa si allunga sul viso dell'ex capitano, che si libera in un urlo lacerante. Il suo corpo muta, ricoprendosi completamente del manto bianco. Le ali si trasformano in estroflessioni terminanti in teste munite solo da una bocca enorme. Tre cavità si aprono sul torace del nuovo Aizen, il viso assume nera colorazione, il naso si appiattisce, la bocca scompare, riducendosi a un'unica fila di lucidi denti. I tre occhi, sottili fessure, sono completamente bianchi, sprovvisti di iride e pupilla.
Con un mostruoso ghigno, Aizen ringhia.

«Ma certo, tu non me lo permetti di rimanere indietro rispetto a un misero umano!»

Le teste sulle ali mutate spalancano le orride bocche, cacciando un urlo che si ripercuote sul terreno, frantumandolo, fino a raggiungere Ichigo. Le vesti nere della divisa si lacerano, scoprendo parte del corpo del giovane, che si copre di escoriazioni e graffi. Ma Aizen non sembra soddisfatto.

«Capisco. Persino un colpo del genere ha avuto un effetto minimo.»

Il nuovo essere si lancia contro l'avversario con una potenza tale da disintegrare il terreno, afferrando il collo scoperto di Ichigo. Le estroflessioni sulla schiena di Aizen si muovono, circondando la preda. Una serie di anelli di potere concentrato si creano intorno al corpo dello shinigami.

«Mi senti, Ichigo Kurosaki? Nello stato in cui ti trovi adesso non vale nemmeno la pena catturarti e studiarti. Tu incontrerai la morte per mano mia. La tua estinzione sarà l'ultimo atto che mi separerà definitivamente dalle infime entità chiamate Shinigami e Hollow. È la fine, Ichigo Kurosaki!»

«La fine...?»

Il giovane alza il capo arancione, squadrando l'essere con decisione.

«È tutta qui la tua forza? Piantiamola, Aizen... Ne ho abbastanza delle tue disquisizioni. Te la mostro...»

Con un movimento della spada, Ichigo si libera dalla presa dell'ex capitano, mentre una cortina che sembra composta da nere fiamme si agita intorno al suo corpo.

«L'ultima Getsuga Tensho. Zanna di luna che perfora i cieli.»
 
“ Rimarrò da solo 
solo insieme a te, 
immobile osservando il mondo scorrere. ”

 

≥ Le spade che si scontrano, senza ferire mai. La potenza enorme supera l'attrito dell'acqua, i rumori ovattati degli edifici distrutti, le escoriazioni che bruciano mille volte in più. 

«Non cadi ancora, Ichigo?»

La fusione delle due nature interne di Ichigo, l'Hollow e il Quincy, scruta il giovane Shinigami. 

«Te l'ho spiegato, non posso farmi battere finché non mi dici con si fa l'ultima Getsuga Tensho.»

Gli occhi bicolori della fusione si increspano, mentre scatta per l'ennesima volta contro l'orange head.

«Ti ho detto che non ho alcuna intenzione d'insegnartelo!»

-Perché? Se avesse voluto abbattermi sul serio avrebbe potuto farlo fin dall'inizio! E se davvero non volesse insegnarmelo, gli basterebbe smettere di combattere e nascondersi.
Perché? La sua spada non mi trasmette altro che tristezza...-

Le spade si incrociano in stoccate e parate, unendosi e scontrandosi innumerevoli volte. Lentamente, la risposta ai dubbi si fa strada nella mente di Ichigo. La sua mano libera l'elsa della spada, che fluttua pigramente lontano da lui. Un fiotto copioso di sangue si mischia all'acqua, mentre la spada di Zangetsu penetra il torace del ragazzo, che resta in immobile silenzio.

«Bravo, hai capito... L'ultima Getsuga Tensho puoi farla tua soltanto ricevendo e accettando la mia lama.»

«Non sento dolore...»

«È naturale. Tensa Zangetsu non è che te stesso; se la accetti, quando ti trapassa è ovvio che non senti dolore...»

Copiose lacrime scorrono lungo le lacrime di Zangetsu, che china il capo, aggrappandosi tremante alla spada incastonata nel corpo di Ichigo.

«Perché stai piangendo?»

«Ichigo, ricordi cosa ti ho detto all'inizio di questa battaglia? "Ciò che vuoi proteggere tu non è ciò che voglio proteggere io." 
...Eri tu, Ichigo.»

L'arancione spalanca gli occhi stupito dalla risposta.

«Cosa significa?»

«Il significato... Te lo trasmetterà questa lama, insieme ai punti essenziali della tecnica.»

Zangetsu alza lentamente la testa, guardando gli occhi color tramonto del giovane. Un sorriso triste dipinto in viso, dolcezza e tristezza nello sguardo. Tante parole vorrebbe dire, ma il tempo a disposizione non lo permette.

«Se userai questo colpo... Tu perderai tutti i poteri da Shinigami.
Addio, Ichigo...» ≤

 
“ Stringimi di più 
ancora un'altra volta 
e poi raccoglierò i diecimila pezzi rotti. ”

 
«L'ultima Getsuga Tensho è... Io stesso che divento Getsuga.»

I capelli arancioni di Ichigo si colorano di pece, allungandosi a dismisura. La parte inferiore della divisa si lacera, liberando volute nere che si mischiano all'aura di potere di Ichigo-Getsuga, volando intorno al corpo del giovane insieme alla corvina capigliatura. Il torace è fasciato da bende che terminando sul naso del ragazzo, lasciando scoperte solo le iridi blu.

«Se userò questa tecnica, perderò tutti i poteri di shinigami. È questo che significa... "ultima".»

Nonostante la nuova evoluzione, nessun reiatsu viene emesso dal giovane. L'ex-capitano Aizen è sconcertato e spaventato, mentre la consapevolezza che Ichigo ha raggiunto una dimensione superiore alla sua nasce in lui.

«È ASSURDO! FIGURATI SE PUÒ ESSERE POSSIBILE! UN MISERO UMANO, SUPERARE ME!»

Lentamente afferra la lama nera, senza impeto, il viso impassibile, le iridi del colore del cielo notturno che brillano di potere, Ichigo scaglia il suo colpo.

«Mugetsu.
Luna assente.»

“ Il sole splende,
ma oggi non mi prende. 
Lasciami soltanto un'ora di felicità 
e poi più niente. ”

Una cortina nera simile a quella dell'incantesimo di Aizen si abbatte sullo stesso, che sprofonda nella completa oscurità. 
Ichigo scende a terra, mentre il rivestimento sul suo viso si spacca, liberandolo. Si avvicina al corpo rannicchiato dell'ex capitano, rivestito a tratti della pelle bianca, i bulbi bicolori, uno squarcio sanguinante sulla schiena priva delle mostruose ali. Lentamente lo squarcio viene richiuso dalla pelle bianca, mentre il moro si rialza faticosamente.

«Ti stai rigenerando ancora...?»

Volute nere si staccano dal capo del giovane, mentre i suoi capelli tornano al colore originale. Con orrore il corpo di Ichigo si piega in avanti, mentre i poteri di Shinigami iniziano ad abbandonarlo.

«Sei stato sconfitto, Ichigo Kurosaki.»

Aizen, ferito, si erge in piedi di fronte al ragazzo, mentre brandisce la katana che si frantuma lentamente.

«Guarda. La mia zampakuto sta scomparendo. Tu capisci cosa significa? L'Hogyoku ha concluso che la zampakuto non mi è necessaria! Come per te, diventato un tutt'uno con la spada e le sue capacità... Anzi, tu ormai hai perso i poteri, mentre io ho conquistato vette ancora più alte, irraggiungibili! È la fine, Ichigo Kurosaki!»

Con stupore di Aizen una serie di lance acuminate esce dal torace del moro, il cui viso muta in un'espressione di orrore.
Kisuke Urahara cammina placidamente alle spalle dell'ex capitano, che lo guarda con odio.

«Quell'incantesimo gliel'ho sparato in corpo nel momento in cui era più distratto, occultandolo all'interno di un'altra forma di kido, prima che lei raggiungesse la forma completa. Si tratta di un sigillo, ho pensato che se lei si fosse fuso con l'Hogyoku sarebbe stato praticamente impossibile ucciderla.»

Lo sguardo tranquillo del biondo incontra quello arrogante del moro, che gli sbraita contro.

«Ah sì? Bhe, mi spiace per te, ma io sono nel mezzo di una nuova evoluzione! Figurati se con un kido del genere puoi riuscire a sigillarmi!»

Non passano neppure pochi secondi dopo le parole dell'ex capitano, che la sua copertura bianca inizia a frantumarsi. Lo stupore si dipinge sul volto del moro, mentre le lance aumentano la propria lunghezza, causando ad Aizen un dolore tale da farlo chinare su sé stesso.

«Cosa... Il potere di cui mi ero impossessato sta scomparendo!»

«Quella è la volontà dell'Hogyoku. Il sigillo si è finalmente attivato perché il potere che lei possiede si è indebolito. La gemma della distruzione sta dicendo che non la riconosce come padrone.»

Il volto di Aizen è trafitto dall'odio; benché sia quasi tornato alla sua normale forma da umano, la sua espressione è più simile a quella di una bestia, un mostro. 

«KISUKE URAHARA! Io ti disprezzo! Uno con il tuo cervello! Perché non agisci? Come puoi rimanere assoggettato a quell'essere?!»

«"Quell'essere"? Intende Rei-o, il Re degli Spiriti? Capisco.. Lei l'ha visto, vero? Senza di lui, la Soul Society si dividerebbe. Il Re è il cuneo. In sua assenza crollerebbe tutto. Il mondo... è fatto così.»

«Quella è la logica dei perdenti! UN VINCITORE DEVE SEMPRE PARLARE NON DI COME È IL MONDO, MA DI COME DOVREBBE ESSERE! IO...»

La frase di Aizen viene bloccata sul nascere, quando finalmente il sigillo si completa. Ciò che rimane dell'ex capitano è una lancia che termina a croce, dipartita in altre due lance simili a quella principale, completamente colorate dello stesso bianco della cortina che indossava la forma completa di Aizen.
L'essere perfetto, colui che ha trasceso sia shinigami che hollow, è sigillato e pronto ad essere sottoposto al giudizio della camera dei 46.
 
< Aizen... Mi chiedo se sia stato davvero respinto dalla Gemma della Distruzione. Il vecchio me ne ha parlato. L'Hogyoku ha il potere di materializzare ciò che c'è nel cuore di chi la comanda. Se è così... Non è che Aizen abbia perduto i poteri di sua spontanea volontà? 
Quando sono diventato abbastanza forte da combattere alla pari con lui, durante la battaglia ho toccato la sua katana. Nella sua spada non c'era altro che solitudine.
Se lui è stato sempre così più potente di chiunque fin dalla nascita... non è che ha cercato per tutto questo tempo qualcuno che fosse al suo stesso livello, e vedere le cose come le vedeva lui? E nel momento in cui ha abbandonato la speranza di trovarlo, da qualche parte dentro al suo cuore forse ha iniziato a desiderare di essere un "semplice Shinigami"...
Ancora oggi, dopo mesi dal giorno della battaglia, ripenso a ciò che è accaduto.
Il peccato di superbia di Aizen si è rivoltato contro lo stesso proprietario, ma... Credo davvero che Aizen abbia capito di avere un cuore quando si è spezzato sotto al peso della solitudine. >


____

 
La canzone è Splende di Annalisa, cambiata al maschile.
Grazie per aver letto. 

 
Renaku
  
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