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Autore: MercuryRain    15/08/2015    0 recensioni
Un giorno mi sono ritrovata a pensare a come fosse diventata strega e prima ancora maga Walpurgis e così ecco il primo capitolo. Ero curiosa anche di scrivere una storia e spero che questa mia prima creatura non muoia prima di nascere :') Buona lettura!
Genere: Dark, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“... Sei una maga vero?”

“Si” rispose semplicemente la bambina.

“ Mi chiamo Giselle.” aggiunse con un piccolo inchino.

“Io sono Holy.” parlò la bambola, con voce musicale.

-La bambola parla! Di sicuro è stata lei ad animarla con la magia...- pensò sbalordita Mayu.

Allora la bambola girò la piccola testolina dalle labbra a cuore verso di lei. La ragazza sussultò.

“Non è stata Giselle a farlo. È stato Kyubey.”

“Alcune volte Holy riesce a sentire i pensieri delle altre persone, ma solo quelli più rumorosi.” disse sorridente Giselle, abbracciando con vigore la sua bambola.

“ Bene. Cosa vuoi da noi, Giselle?” esordì decisa Nori.

“ Ecco...” iniziò la piccola. Si toccò i capelli con fare nervoso, e guardava spesso Holy, che aveva lo sguardo fisso su Nori.

“...È per la Strega Nera.” disse timidamente la bambina.

“ Chi intendi per Strega Nera?” chiese Nori.

Fu Holy a rispondere agli sguardi interrogativi delle due ragazze.

“ Sta per arrivare in questa città una strega di straordinaria potenza, noi la chiamiamo Strega Nera. Abbiamo percepito il suo arrivo giorni fa.”

Fece una piccola pausa.

“ Giselle e io non potremmo mai sconfiggerla da sole, ci serve il vostro aiuto.”

“Eri tu a spiarci...vero Giselle?” chiese flebilmente Mayu. Cominciava a sentirsi inquieta.

“Eh eh eh si, ero io, ma dovevo accertarmi che voi foste persone di cui fidarsi!” ribatté agitata in tono di scusa.

“Bene.” mormorò Nori, pensierosa.

“Tu avevi percepito questa Strega Nera, Nori?”

“Ad essere sincera no. Ma avevo capito che c'era qualcosa che non andava. Le streghe negli ultimi tempi erano, come dire, agitate.” spiegò.

“ Loro hanno avvertito il suo arrivo ancora prima di Giselle” intervenne Holy.

La piccola, che stava fremendo da un po', corse da Mayu e le tirò il braccio

“ Per favore, aiutateci, vi prego vi prego!” piagnucolò.

“Ehm io non so che dire... Nori?” le rivolse lo sguardo.

Lei ci pensò un po' su.

“ Dobbiamo rifletterci meglio. Voglio accertarmi che voi diciate la verità. Le faide e gli inganni tra maghe per il possesso del territorio sono molto frequenti” disse infine.

“Capisco, avete ragione” disse Giselle imbronciata.

“Domani ci comunicherete il vostro “si” allora, ci si vede!” aggiunse, ritornando allegra e sorridente.

“Arrivederci” salutò educatamente Holy, prima che le due scomparissero improvvisamente.


 

“Sei sicura che sia una delle due?” chiese Giselle. Aveva un'espressione molto seria.

“Certo che si. Ma non ho ancora capito bene quale. La maga ha un'aura sicuramente potente, mentre l'altra è una normale ragazza, eppure ha qualcosa che non è nella norma...” rispose Holy.

“Capisco. Pensavo andasse tutto più rapidamente, invece...”


 

“Che ne pensi di Giselle, Nori?”

“Senza dubbio è una maga molto potente, nonostante sia solo una ragazzina. Delle due però Holy è quella che mi convince di meno. Se è stato Kyubey ad animarla, allora è strettamente connessa al desiderio di Giselle. Però anche quello che hanno detto è strano, stasera spero di incontrare Kyubey e chiedergli conferma.”

“Adesso però non pensiamo a questo.” sorrise giovialmente.“È tempo di andare a caccia. Ci vediamo dopo, Mayu. Potrei incontrare proprio stasera la strega che forse sta influenzando Yuya, sarebbe una bella coincidenza, non credi?”

“Ti prego Nori, voglio venire con te!Ho un po' paura... ma non riesco a stare qui senza fare niente, soprattutto dopo la storia della Strega Nera...”

Nori le si avvicinò.

“Tu sei quella coraggiosa...” mormorò, poi riprese: “E va bene, ma valgono le stesse regole dell'altra volta, stammi attaccata e non fare gesti avventati” le sorrise.

“Ok!”


 

“Mayu, rilassati!” ridacchiò divertita Nori. Atterrò delicatamente sul tetto di un palazzo.

“È terrificante” tremò la ragazza.

“Dai, dobbiamo andare. La strega è qui vicino.”

Con riluttanza, Mayu le salì di nuovo sulla schiena e l'abbracciò forte per reggersi. “Sono pronta” biascicò con gli occhi chiusi.

Nori spiccò un altro salto,e un altro ancora. Volavano di tetto in tetto, velocissime.

“Ti stai perdendo uno spettacolo magnifico. Dovresti vedere la città adesso!”

Mayu azzardò ad aprire un occhio. Le sembrò di trovarsi in un quadro, sospesa tra un cielo stellato e sereno e una distesa scura, disseminata di mille lumi.

“Si, è magnifica...” mormorò.

“Eccoci, siamo arrivate.”

Atterrarono in un vecchio luna park.

“Dovrebbe essere demolito presto, questo posto” lesse Nori su un cartello.

“Si, ma la gente continua a venirci ogni tanto. A quest'ora però non dovrebbe esserci nessuno.”

Mayu si guardò intorno. Le giostre, ormai rovinate e impolverate, davano un'atmosfera inquietante, avvolte nelle ombre. Le sembrò di vedere qualcuno seduto su una giostra di cavalli.

“C'è qualcuno!” disse Nori.

“YUYA!” Mayu corse da lei.

Si, quella seduta su quello che doveva essere un cavallo bianco er proprio Yuya.

“Yuya, che ci fai qui?Yuya!Yuya!”

Nessuna risposta. Yuya guardava fissa davanti a se, gli occhi vacui, le mani che reggevano il collo del cavallo.

“Yuya, qui c'è una strega, è pericoloso!Yuya,ascoltami ti prego!”

Le scosse un braccio. Yuya girò lentamente la testa verso di lei.

“Mayu...”

La terra tremò violentemente. Da tutte le giostre provenivano sbuffi di fumo, mentre le luci si accendevano e spegnevano. Dietro di sé Mayu udì la risata agghiacciante di un clown.

“Mayu, corri via da lì! É la strega!” gridò allarmata Nori.

Terrorizzata, Mayu corse da Nori. Dietro di lei, le gambe, le braccia e la testa di Yuya cominciarono a tremare convulsamente, mentre emetteva un sibilo sinistro.

“Dietro di me!” intimò Nori a Mayu, che obbedì. Yuya chinò indietro la testa, dalla sua bocca uscì una strana nube nera, dall'aspetto denso e viscoso. La nube prese subito forma: testa e corpo di un leone ringhiante, coda da serpente e, sulla schiena, un'altra testa, stavolta di capra, che aveva occhi di fuoco. Somigliava ad una Chimera, ma era molto più spaventosa di quelle che conosceva Mayu. Di colpo si resero conto di trovarsi nell'antro della strega, che aveva preso la forma del parco giochi.

“No...no...no!” ripeteva Mayu, piena di terrore.

Sentì un forte scoppio. Intorno alla strega c'erano almeno cento cannoni.

“Fuoco!” gridò Nori, azionando quello davanti a lei.

Tutti e cento esplosero in fragorosi botti, colpendo la strega con inaudita potenza. Questa urlò. La testa di capra rivolse i suoi occhi roventi verso Nori, mentre quella di leone sputava un getto di fiamme verso di lei. Nori fece appena in tempo a prendere Mayu e a scansarsi, quando anche la coda di serpente si scagliava verso di loro, spalancando la bocca e mostrando i lunghi denti appuntiti.

“Nori...lì c'è Yuya!”

Appena dietro la strega, c'era Yuya, riversa a terra.

“Dobbiamo andare a prenderla!”

“Non se ne parla!” tuonò Nori.

“Ma di questo passo lei....ATTENTA!”

Un altro getto di fiamme le quasi sfiorò. La testa di leone ruggì possentemente, pronta ad attaccare di nuovo.

“Resta qui” le intimò Nori, posandola a terra.

Spiccò un grande salto mentre sotto i suoi piedi si materializzavano decine di cannoni.

“Fuoco!”

Mayu tossì, le narici invase da tutto quel fumo. Guardò dietro la strega, la cui attenzione era rivolta unicamente su Nori.

Doveva salvare Yuya. Forse era possibile non farsi scoprire, sgattaiolando silenziosamente dietro le giostre... fece qualche passo verso la giostra con le tazzine, ma la testa di serpente, sensibilissima ad ogni odore e suono, si girò repentinamente verso di lei.

Mayu rimase paralizzata, la testa quasi le scoppiava per l'ansia e la paura che stava provando. Riusciva soltanto a pensare:- Sto per morire, per morire, sto per morire!-

La testa di serpente scattò verso di lei, con le fauci aperte.

Mayu cadde a terra, si raggomitolò più serratamente che poteva e aspettò la fine.

Un rumore di spada, e di qualcosa che di grande che veniva tagliato. Mayu alzò lentamente gli occhi. La testa del serpente giaceva mozzata a terra, ricoperta del suo stesso sangue bluastro.

“Ehi, tutto ok?” disse una vocina.

Giselle era sospesa in aria, nella sua mano una falce grande almeno cinque volte il suo esile corpicino, e adornata di rose.

Qualcosa trapassò a grande velocità la testa di leone, procurandogli un grande buco nel collo. Era Holy.

Nori diede il colpo finale alla capra, e l'antro scomparve.

Automaticamente, Mayu corse da Yuya, con le gambe irrigidite e doloranti dalla paura.

“Mayu...” ripeté piano Yuya, prima di svenire.

“La Strega/Chimera si era impossessata di lei. C'è mancato poco che si trasformasse anche questa ragazza, sarebbe stato un bel problema!” disse Giselle, con tono comprensivo.

“Tranquilla, non ricorderà nulla.” la rassicurò Holy.

Dopo una breve pausa, Mayu disse a Giselle:” Io accetto. Farò tutto quello che è in mio potere per sconfiggere la Strega Nera. Non posso tollerare questi esseri malefici. Diventerò una maga per questo!”

La voce tremava per il furore di quelle parole che l'avrebbero segnata a vita.

Finalmente niente più frasi tutte attaccate!Questo capitolo l'ho scritto tutto d'un fiato, perché per una settimana non riuscirò a pubblicare,ma tornerò, piena di ispirazione ( forse XD )Appena tornata vorrei avvicinarmi a finire questa storia, che sta diventando lunghetta. Hope you like it e buon ferragosto a tutti!
   
 
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