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Autore: Pixel    16/08/2015    6 recensioni
Quanti graffi gli aveva lasciato sulla pelle, quanta rabbia si era fatto gettare addosso quella notte.
[...] era stato degradante per lui, ma andava bene così.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Raven Reyes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.3

"A parte qualche raro sfogo violento
e che non dormo da due notti fa,
deciderò quando verrà il mio momento se andare via o stare qua"

 

Vorrebbe che il crepitio del fuoco riuscissero a farlo rilassare, non sopporta le voci e i chiacchiericci festosi che ha intorno. Che sciocchi. Lui sa che non c'è motivo di festeggiare. La tranquillità non è un lusso che può concedere, non a se stesso. La calma prima della tempesta, l'ha sempre odiata. Ma dopotutto il leader è lui, e se si obbliga alla perenne apnea è per permettere a loro - ai suoi- di poter godere di un attimo di respiro.

 

Intorno a un altro falò, sicuramente meno solitario del suo, Finn, Clarke e Raven, appaiono fastidiosamente sereni - che splendido quadretto - pensa - cosa ci fai li in mezzo? - Bella, più bella di tutte, più bella del fuoco. Vorrebbe incenerirsi in lei, Bellamy. Ma per la prima volta nella sua vita, il fuoco non vuole bruciarlo. Lo fa impazzire.

 

~

 

Raven non lo sa. Non sa perché sta ancora lì in mezzo. Dovrebbe sentirsi sola, ma qualcosa le impedisce anche di indugiare nella sua solitudine come vorrebbe. Forse è colpa del legame sinergico che la lega a Clarke, o del filo da cui Finn non la vuole liberare. O lo sguardo di Bellamy, che, non sa neanche lei perché, sta decisamente tirando la corda.

 

 

Lo sente. Lui sta dietro a un altro fuoco, lui sta sempre dietro a un altro fuoco. Lo sente mentre la guarda, la indaga, la reclama, non capisce il perchè. Non si parlano da quella notte, da quando si sono salvati la vita.

É tipico di loro sbattersi la porta in faccia ancora prima di aprirla.

Però lo sguardo di Bellamy oggi non sta rispettando i patti. Oggi insiste, vuole qualcosa da lei. Raven vorrebbe alzarsi e urlargli contro di smetterla, che lei non ha ninete da dargli. Non ha niente per essere guardata in quel modo. Invece resta lì e nasconde gli occhi, non vuole che Bellamy li veda.

 

~

 

Sa di star infrangendo i patti, ma non ce la fa oggi a non gurdarla così. Potrebbe alzarsi e raggiungerla, ma non pensa di farcela, annegherebbe prima di colmare quella distanza e lui è Bellamy Blake, non è ancora pronto ad affondare, non davanti a tutti.

Lei nasconde gli occhi, non lo guarda, proprio come quella volta.

Lui è scorretto, lei è spietata.

 

~

 

Clarke e Finn si completano i respiri, addormentati sotto a un cielo nero che li ha abbandonati laggiù, su una terra ostile.

Raven non trova spazio, non trova pace. Non si inganna con rabbia e nostalgia.

Lo ama ancora molto, ma non è che un dato di fatto, come la sua insonnia.

Ripensa che potrebbe farlo, scappare. Crede davvero che potrebbe farcela questa notte, a non guardarsi indietro.

 

~

 

Un fucile, un dannato fucile non può essere poi così difficile da trovare appena dopo una battaglia. Maledetto Blake, pensa.

Quando entra in quella tenda Raven muore un po'. Se solo avesse tempo inizierebbe a cercare quel pezzettino di sé stessa che ha lasciato tra le lezuola quella notte. Tra quelle lenzola che adesso avvolgono il corpo di Bellamy. É ancora sfreggiato, è ancora bello, ha gli occhi chiusi, profondi anche così.

Stupida, si rimprovera. Vede l'arma gettata per terra, tira un sospiro di sollievo, temeva di doverla strappare dalle braccia del ragazzo. Indugia solo un secondo dopo averla raccolta per controllare che sia carica, poi si volta e va svelta verso l'uscita.

 

~

 

Adesso che è sola, che è forte, che nessuno la può fermare, si accorge di quanto sia buio la fuori. Ma deve farlo, deve farlo perchè non ha abbastanza ragioni per non farlo, tutto qui.

È armata e ha terribilmente bisogno di scappare, il primo passo lo fa per questo. É sola e non riesce più a dormire, la pace o la morte, qualcosa riuscirà a trovarla, il secondo passo lo fa per questo. Una mano davanti alla bocca le impedisce di urlare, qualcuno la sta immobilizzando, il terzo passo non lo fa per questo.

- Non urlare, stupida. - le sussurra all'orecchio. Respira rabbiosa. Potesse muoversi lo ucciderebbe con le sue mani.

La mano piano scivola per lasciare la bocca libera, e la tentazione di morderla, così, tanto per fargli male, Raven non la reprire.

Non urla, non le da neanche la minima soddisfazione, bastardo.

- Lasciami Blake.

- Cammina.

 

~

 

Lui le strappa l'arma e la getta al suo posto. Si trovano di nuovo in quella tenda, insieme, con molta più rabbia e più odio della prima volta.

- Adesso lasciami, eroe. - lo apostrofa lei. Lui la libera dalla sua presa bruscamente. Sono uno di fronte all'altra adesso. Raven, ancora una volta, non trattiene il suo impulso, lo colpisce. Gli tira un pugno in piena faccia e per un secondo ha la soddisfazione di aver fatto male a quel gran bastardo di Bellamy Blake. Lui si copre ancora il viso e lei pensa che quello sia il momento giusto per andarsene, ci prova. Ma il ragazzo ha i riflessi di un cacciatore, la intrappola. Per terra, come due animali, si ringhiano addosso.

- Entri nella mia tenda, rubi le mie armi e sei ancora viva. Ma colpiscimi un'altra volta Raven..

- Cosa vuoi fare? Vuoi picchiarmi? - mostra i denti – vai Blake, fammi vedere cosa sai fare.-

- Zitta. - quasi le ruggisce addosso. Un ruggito spaventoso e sofferente.

 

È un fascio di nervi scoperti, lei lo vede e sadicamente ne approfitta, immobile sotto di lui trova il modo di fare male – cosa vorresti fare adesso, Bellamy? Non importa, vero. Tanto tu non sei mai capace di fare quello che vuoi. -

 

Sono vicini, così dolorosamente vicini, ma lei, lei ancora riesce a non guardarlo negli occhi.

- Ti faccio male? - Non risponde, lui stringe un po' di più i polsi – ti faccio male, Raven?-

- si.

La libera, alza le mani in alto, si arrende, lui.

 

 

~

 

È quasi l'alba quando si ritrova nel suo letto. È furiosa, confusa.
Ma della sua voglia di scappare da lì, se ne è del tutto dimenticata. Pensa invece al fatto che le fa male il petto.
Lo odia quel suo maledetto cuore che sta battendo, così, troppo forte.



Angolo autrice
Che vergogna! Personate l'immenso ritardo, ma una serie di cose che si accavallano mi hanno impedito di pubblicare prima. Spero che non vi siate dimenticati di me, ma sopratutto, spero che non vi siate dimenticati di lo..i Belleven!
Ma cosa sta succedendo tra questi due?
Una cosa è certa, la parola d'ordine di questa storia è: Confusione!
Un po' troppa? cosa ne pensate?

Mi piacerebbe sapere la vostra opinione sulla scena finale tra i due, sapere cosa vi ha trasmesso, se avete dei dubbi (in caso sarei felice di risolverli)
Cosa vi aspettate adesso?
Grazie a chi è arrivato fin qui! :)
Pixel.

  
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