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Autore: AbbyGrace    18/08/2015    2 recensioni
Alexandra Caroline Grey camminava per i corridoi vuoti di quell'ospedale che per tanto tempo era stato la sua casa....quel posto che ora chiamava paradiso. L'ultimo ricordo che aveva era Mark che le diceva di amarla e che le raccontava come sarebbe stata la loro vita insieme....Mark...l'amore della sua vita...la stessa vita che era stata spezzata qualche settimana prima dalla coda di un'aereo...sperava che stesse bene, almeno lui doveva rimanere vivo.
--Questa è la mia prima storia, le recensioni sono ben accette. Buona Lettura!
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, George O'Malley, Lexie Grey, Mark Sloan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione, Contesto generale/vago
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  Destinati ad essere

Alexandra Caroline Grey camminava per i corridoi vuoti di quell'ospedale che per tanto tempo era stato la sua casa....quel posto che ora chiamava paradiso. L'ultimo ricordo che aveva era Mark che le diceva di amarla e che le raccontava come sarebbe stata la loro vita insieme....Mark...l'amore della sua vita...la stessa vita che era stata spezzata qualche settimana prima dalla coda di un'aereo...sperava che stesse bene, almeno lui doveva rimanere vivo. Ricordava bene il viso del suo amato che la guardava negli occhi mentre lei stava morendo, le loro mani intrecciate, la loro storia le era passata davanti in pochi secondi...dalla prima volta quando gli disse di "chiudere il becco" e lui le rispose che era una codarda, fino alla fine...loro erano destinati a stare insieme. Ricordava la luce che si affievoliva sempre di più, fino a spegnersi, ricordava il buio, poi la luce improvvisa, quella luce che somigliava tanto a quella della sala operatoria, si, era propio quella! Si alzò e vide delle persone intorno a lei, mise a fuoco i visi e per prima vide sua madre.
-M-mamma?-
-ciao tesoro-. Susan Grey le sorrise e l'aiutò a scendere dal tavolo operatorio.
-che ci fai qui? Tu sei morta!-. La guardò negli occhi poi si girò verso le altre persone e si fermò su un viso familiare....un viso di cui era stata innamorata, ora però era diverso, si, George O'Malley era diverso con i capelli rasati, la divisa da militare e lo sguardo fiero. La verità la investì in pieno, anche lei era morta!
-Lexie va tutto bene?-. George le si avvicinò preoccupato. Lei lo guardò, lo prese per un braccio tirandolo in un'abbraccio spaccaossa. Il suo amico nonché ex-coinquilino rise e ricambiò l'abbraccio, dopo un po' si ricordarono che non erano solo e si staccarono l'uno dall'altra.
-Quindi sono morta...-
-Si, siamo tutti morti...chi prima chi dopo....ma siamo morti...finalmente siamo scesi dalla giostra- Fu una donna bionda che non conosceva a parlare. Era vestita da chirurgo, Lexie si accorse che tutte le persone lì erano vestite come ciò che erano state in vita...lei aveva la divisa azzurra degli specializzandi, la donna vide il suo sguardo confuso e continuò il suo discorso.
-Sono Ellis Grey-
Lexie sgranò gli occhi, la madre di Meredith le stava davanti e da ciò che aveva notato andava d'accordo con sua madre, come facevano due persone così diverse, due mogli dello stesso uomo ad andare d'accordo? Decise di pensare ad altro.
-Quindi l'ospedale è una specie di paradiso?-
-Si, una specie-. Susan la guardò ancora, le era mancata tanto sua madre, le era mancato non poter parlare con lei dell'ospedale quando iniziò la specializzazione in chirurgia, voleva parlarle dei suoi amici, di Meredith, ma soprattutto voleva parlarle di lui...il suo Mark....
Dopo un paio di giorni aveva accettato l'idea di essere morta davvero, aveva riso e scherzato con George, aveva raccontato tutto a sua madre, aveva discusso di medicina con Ellis Grey ed aveva conosciuto Liz Fellon, Dylan Young e Denny Duquette. Ma aveva un dolore al petto, all'altezza di quel cuore che non batteva più, sapeva cos'era...le mancava Mark....
Ora si ritrovava a camminare da sola per quei corridoi pensando al suo arrivo lì, quando all'improvviso vide George correre verso di lei.
-Che succede?-
-Lexie devi venire subito...c'è qualcuno per te- O'Malley sorrideva e la piccola Grey presto ne avrebbe scoperto il motivo.
 
 
Mark si svegliò nella camera di terapia intensiva in cui era stato in coma per circa un mese, all'inizio pensò di essersi svegliato dal coma, allora perché non c'era nessuno? Dov'era Callie? Si mise a sedere e si guardò intorno...tutte le macchine erano spente, si guardò i vestiti aspettandosi di vedere il camice da paziente, ma si accorse di avere addosso la divisa blu notte da strutturato. Si alzò da quel letto e uscì dalla stanza, anche il corridoio era vuoto. Cos'era successo? Il mese era passato? Gli avevano staccato la spina? Ma allora perché si ritrovava da solo in ospedale? Questa era la sua punizione per tutte le brutte cose che aveva fatto in vita?
Mentre si poneva tante domande un attacco di panico lo travolse e cominciò a camminare più veloce ma all'improvviso si fermò.
-EHI! C'È QUALCUNO QUI??-. Urlò a gran voce cercando di attirare l'attenzione di qualcuno, quando era in vita aveva pensato che ci sarebbe stata Lexie ad aspettarlo dall'altra parte...la sua Lexie...quanto le mancava, ogni volta che pensava a lei una morsa dolorosa gli stringeva il cuore.
-Sloan?-. Mark si girò verso la persona che lo aveva chiamato
-O'Malley? Allora sono davvero morto!-. George lo guardò e sorrise pensando che finalmente ora Lexie sarebbe stata felice.
-perché sorridi? Sei contento che io sia morto? Capisco che non eravamo tanto amici ma non credevo mi odiassi a tal punto-.
George rise, guardò il chirurgo plastico poi parlò.
-aspettami qui torno subito-. Detto questo il più giovane degli O'Malley corse via.
Sloan decise di ascoltarlo e si sedette su una sedia della sala d'aspetto sbuffando.
 
 
Lexie guardò George confusa.
-allora Grey ti muovi o vuoi rimanere lì impalata?-. Il ragazzo vestito da soldato la guardò in attesa.
-Non sono in vena di parlare con qualcuno George lasciami in pace-.
A quel punto il giovane la prese per un braccio e ricominciò di nuovo a correre trascinandosela dietro e ascoltando le imprecazioni della ragazza. Arrivato fuori dalla sala d'attesa della terapia intensiva si fermò e la lasciò.
-Che ci facciamo qui?-. Lexie era sempre più confusa
-Entra e vedrai-. O'Malley sorrise poi si allontanò lasciandola sola.
La piccola Grey sbuffò alzando gli occhi al cielo ma la curiosità la stava divorando. Aprì la porta e lo vide, seduto su una sedia, bello più che mai, Mark Sloan era lì davanti a lei, non si era ancora accorto di essere osservato. Lexie rimase lì, incapace di proferir parola, non riusciva a muoversi....
 
Mark alzò lo sguardo e scattò in piedi appena la vide, Lexie era lì, a pochi metri da lui, sempre bellissima, quello non era un sogno. Si guardarono negli occhi per parecchio tempo, poi lui fece un passo verso la ragazza, lei fece lo stesso, i due si ritrovarono a pochi centimetri di distanza, i suoi occhi azzurri si erano persi in quelli verdi di lei, entrambi avevano un sorriso stampato sulle labbra.
-Mark...tu non dovresti essere qui, dovresti essere con Sofia, Callie e Arizona, con Derek -.
-quando sei morta ho avuto un tamponamento cardiaco, mi hanno aiutato Cristina e Meredith e i soccorsi sono arrivati dopo una settimana...poi sono finito in coma...ma ora non importa...ora siamo insieme piccola Grey-
A quel puntò Lexie si avvicinò e lo baciò. In quel bacio era racchiusa tutta la storia della loro vita insieme, entrambi avevano la consapevolezza che ora non sarebbero stati più soli, perché loro erano....destinati ad essere.
  
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