Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: HighByTheBeach    18/08/2015    0 recensioni
"Avete presente quei laghi ghiacciati nei cartoni animati, oppure anche nei film? Quelli in cui basta dare un colpetto ed il ghiaccio inizia a creparsi? Le crepe si diffondono e dopo pochi istanti il ghiaccio si rompe, si sgretola in mille pezzi.
Il mio cuore era un lago ghiacciato."
Brevissima one-shot scrita di getto, sull'onda di un'improvvisa ispirazione. Spero che, nonostante non sia perfetta, vi piaccia.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avete presente quei laghi ghiacciati nei cartoni animati, oppure anche nei film? Quelli in cui basta dare un colpetto ed il ghiaccio inizia a creparsi? Le crepe si diffondono e dopo pochi istanti il ghiaccio si rompe, si sgretola in mille pezzi.
 
Il mio cuore era un lago ghiacciato.
 
E lei di colpetti ne ha dati tanti.
 
E adesso cosa mi rimane? Dove un tempo c’era il mio cuore, adesso c’è un vuoto. Il mio petto è più vacuo e freddo dell’Antartide ora. Ed il cielo è un po’ meno azzurro, il sole è un po’ meno caldo.
 
L’Estate sta finendo, ed io penso già al Natale. Ricordo una canzone che cantavi spesso. Ad un certo punto, la canzone recitava “perché non può essere abitudine Dicembre senza te”. E io ti prendevo in giro, perché per me la Pausini era per le ragazzine. Ma a te piaceva tanto, e se ci penso ora mi ci rivedo in quella frase. Perché non posso immaginare Dicembre senza te. Il Natale era la tua festa preferita, io l’ho sempre odiato, ma tu me lo facevi amare. Perché tu, a Natale, sei felice, e tanto bastava a rendere felice anche me.
 
Quest’anno chi renderai felice?
 
Non me.
 
Perché Dicembre dovrà diventare abitudine senza di te.
 
E allora forse odierò un po’ di più il Natale.
 
Provo a dimenticarti, ma fallisco miseramente. Non riesco a coprire i nostri ricordi neppure sotto chili di cemento armato. Perché continuano a riaffiorare da quel cemento. Splendidi fiori blu come i tuoi occhi. E allora mi aggrappo ad una sola flebile speranza, ovvero che anche tu non riesci a dimenticarmi. E questa sola speranza, per quanto remota, è l’unica cosa che mi trattiene dallo sprofondare nel buio.
 
Spero che quando guardi lui, penserai un po’ a me
Che quando i vostri sguardi si incroceranno, vedrai un po’ dei miei occhi.
Che quando dirai il suo nome, ti confonderai e quasi dirai il mio.
Che quando vi bacerete, sentirai un po’ il sapore delle mie labbra.
Che quando ti toccherà, ti ricorderai del calore delle mie mani. Del mio respiro.
Che quando ti sorriderà, penserai a quante volte mi hai detto “tu sorridi troppo poco”, perché era vero, il mio unico motivo per sorridere alla fine eri tu.
Spero che anche tu, ascoltando quella canzone, penserai a me che ti prendevo in giro.
 
Tu, su quel lago ghiacciato che era il mio cuore, ci hai pattinato così a lungo da renderlo tuo. Il ghiaccio era diventato creta nelle tue mani, e non hai esitato ad esercitare quel potere per frantumarlo.
 
E spero che lui ti darà quello che ti avrei dato io, se non di più. Perché in effetti, quel che potevo darti io era poco, ma per te era tutto.
 
Cosa mi rimane adesso, se non quel vuoto così gelido? E credimi, quel vuoto non è soltanto un’immagine. Lo sento. Sento il freddo nei polmoni, nonostante il sole picchi forte. Perché tu hai picchiato più forte.
 
E allora, l’unica cosa che posso fare è abbandonarmi al dolore, smettere di oppormi. Devo lasciare che i ricordi mi travolgano, e mi polverizzino, sperando che finisca presto. 
Sperando che prima o poi smetterai di farmi male.
 
E a te farà male?
Oppure lui ha già ricucito le tue ferite?
 
Sei lontana dagli occhi, ma rimani dentro il mio cuore. O quel che ne resta.
 
Dovrò ricostruirlo, sai? Dovrò raccogliere i pezzi e rimetterli insieme, e ricostruire quel lago che hai spaccato, facendomi finire nell’acqua gelida, proprio come accade nei cartoni o in quelle assurde commedie. In apnea. A ripensare a noi.
 
A noi che eravamo perfetti, e che ora siamo il nulla.

 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: HighByTheBeach