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Autore: Forgivnessinblu    22/08/2015    2 recensioni
Allora forse avrei avuto il mio angolo di pace, il mio angolo felice e in qualche modo sarebbe stato vero, avremmo avuto un futuro contro la logica perfetta del libro. Insieme. *Caleb se non dovessi farcela di a Quattro che… non volevo lasciarlo.*
Sospirai, restare non è per tutti. Tris non era morta, lei era con me, sarebbe sempre stata con me.
***
Come reagisce Shailene alla morte di Tris? Io un'idea me la sono fatta!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: Bondage
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Ancora.


 
Il corpo di Tris Prior era fermo immobile, spento. Appariva sul monitor, le luci ovattate, quasi lontane a darle una forma indistinta, sfocata. Lo vedevo negli occhi di Quattro, il vuoto. Theo era sempre stato un bravissimo attore, stringeva della ragazza bionda nel film, che poi non ero altro che io.
C’erano state molte voci su Shailene Woodley, scontenta del finale, arrabbiata e in qualche modo delusa. Ed era vero, ma tutti avevano indirizzato questi sentimenti verso la Roth dando per scontato che il motivo del mio malumore fosse l’autrice della saga di Divergent. Ma io, non ero in collera con la Roth, trovavo geniale il fatto che avesse fatto morire il mio personaggio, era la cosa più logica visto la filosofia di vita della Divergente che amavo tanto. La amavo così tanto che la rabbia che provavo era tutta per lei. Sì, perché mi aveva lasciata, aveva lasciato Quattro e tutte le persone che credevano in lei e nel suo coraggio. Era stata coraggiosa fino la fine, ma il problema era questo: la fine. Lei aveva finito, ma io no. Io non ho finito, ancora. Quante persone sarebbero state capace di lasciarla andare se non ci riuscivo nemmeno io?
Per un attimo lo sguardo di Theo si spostò, fissandomi. All’ improvviso mi sentii nuda, tra di noi si era creata una certa complicità ed era inutile, mi conosceva bene, dovuto in qualche modo all’ alchimia che avevamo sul set, perfettamente compatibili. Annaspai, restituendogli lo sguardo anonima. Era l’ultima scena da girare, quella sulla sky-line. Mi strinsi lo stomaco, gli stuntman stavano facendo il loro lavoro, ma le emozioni sarebbero state quelle di Theo, di Quattro, il mio Quattro, il suo Quattro.
Andrà tutto bene, mi ripeteii, Tris sta bene, ovunque sia. Starai bene anche tu, sarai scritturata per altri film e magari non dovrai più sopportare la morte del tuo personaggio. Perché la verità è che, ogni volta che muore il tuo personaggio, muore un po’ anche una parte di te. Tris? La cercai nella mia mente, riluttante. Quella parte di me era muta.
Mi voltai, Theo si sarebbe arrabbiato se non avessi assistito, a quella che probabilmente sarebbe stata la scena più importante che aveva recitato nella saga? Era calato il sipario, la Roth mi sorrise genuina, ed io ricambiai tristemente. No, Theo non se la sarebbe affatto presa. Ordinai un caffè dallo Starbucks all’ interno dello studio, anche se non era esattamente come stare in uno Starbucks della città.
“Stai bene?”
Meredith, la cameriera mi fissò con un sorriso educato, sorrisi tristemente anche a lei, mentendo. Buttandomi distrattamente sul cappuccino con panna che avevo ordinato. Mi rigirai una ciocca di capelli tra le dita, ancora insaguinati, dalle ferite mortali che avevano ucciso Tris solo quella mattina. Forse era il caso di farmi una doccia. I capelli di Tris erano sempre stati color del grano al tramonto, e li amavo. Ecco cosa farò per te, Tris, terrò questi capelli per un po’. Non li taglierò, non li tingerò. Qualcuno dietro questo gesto, rivedrà te. Per me, sarà invece un segno di rispetto, porterò il tuo lutto fino a che non smetterà di fare male.
Mi alzai come un’automa dirigendomi verso il mio camerino, la doccia, avrei dovuto affrontarla l’ acqua prima o poi, così le ultime tracce del mio personaggio sarebbero scivolate via.
“Shailene!” non vi badai e proseguii dritta, attraverso la porta.
“Tris!” gridò Theo con un sorriso, correndo verso di me, mi voltai sorridendo. Avevamo preso l’ abitudine di chiamarci con i nomi dei nostri personaggi anche nella realtà. Non lo facevamo in pubblico, solo tra noi. Era un modo per tenere viva la storia che avevamo recitato con tanta passione e amore.
“Vado in doccia, a più tardi.” Mugugnai, stringendo la maniglia della porta.
Con un passò colmò la distanza che ci divideva, afferrandomi una ciocca, portandomela dietro l’orecchio. La mano profumava di pulito, di buono, un profumo caldo che nelle giornate di pioggia a volte, serve più della cioccolata calda.
“Stai bene?” chiese angosciato, fissandomi intensamente. Arrossii, ogni volta che mi guardava in quel modo non riuscivo a farne meno, mi ricordavo sempre che mi aveva vista nuda e la cosa mi imbarazzava.
“Meglio di te comunque, le mie ceneri sono su Chicago? Penso che Tris avrebbe voluto restare con te.” Osservai, stringendo la maniglia di ferro, la mano indolenzita iniziava a protestare.
Theo ridacchiò, spalancando la porta che tenevo chiusa, rifugiandosi all’ interno del mio camerino.
“Io credo che Tris avrebbe voluto rimanere con te.”  Dichiarò, facendo sgusciare fuori una fialetta di vetro, dentro c’erano le ceneri di Tris, le mie finte ceneri. Sorrisi, stringendola tra le mani.
“Grazie Quattro.” Ridacchiai, abbracciandolo. Mi veniva naturale, la schiena di Theo ormai non era altro che un’ estensione delle mie braccia.
“Per fortuna che non hai preso il siero, se tu la avessi dimenticata io ti avrei ucciso.”
Il mio Theo e il suo Quattro ridacchiarono con la risata che amavamo tanto.
Quella stessa sera, avevo indossato l’ abito per la cerimonia per la chiusura del sipario, avevamo girato tutte le scene, non ci restava altro che festeggiare. La musica era alta e c’era ogni genere di cibo e vivande, salutai qualche collega, dirigendomi verso le scale per il tetto.
“Che c’è? Non starai mica pensando di buttarti vero?” Avevo i capelli al vento e dietro di me, Quattro mi fissava divertito.
“No, sto solo cercando un buon punto di osservazione.”
C’era qualcosa di divertente, ma anche di tremendamente sbagliato nel nostro gioco. Theo mi afferrò da dietro, stringendomi. Le labbra vicine al collo.
“Mi a piaciuta da matti quella scena.” Sogghignò, fissando la città in lontananza.
Era piaciuta molto anche a me, mi aveva sfiorato il fianco e subito un brivido mi aveva percosso il corpo. Alchimia. Feci spallucce, facendomi stringere.
Divergent, era stato in assoluto il mio capitolo della saga preferito, Theo stava con quella famosa attrice ed io, inizialmente lo guardavo in modo un po’ diverso da come un attore, vede un collega. Poi, me ne ero fatta una ragione, era solo una cotta e lui era felice. Ma ora era single, e una parte di me per quanto piccola voleva voltarsi e baciarlo, nella realtà. Allora forse avrei avuto il mio angolo di pace, il mio angolo felice e in qualche modo sarebbe stato vero, avremmo avuto un futuro contro la logica perfetta del libro. Insieme. *Caleb se non dovesi farcela di a Quattro che… non volevo lasciarlo.*
 
Sospirai, restare non è per tutti. Tris non era morta, lei era con me, sarebbe sempre stata con me.
Speravo solo che anche tutti gli altri lo capissero. I fan della saga, le persone che avevano creduto in lei, sarebbe sempre stata con loro.
Credo che alla fine, siamo tutti divergenti, chi più e chi meno. Nessuno è una cosa sola e la parte difficile nella realtà è che non esiste alcun test, chi sei devi scoprirlo da solo, esattamente come ha fatto Tris Prior. Non esistono le fazioni, ma esistono valori e qualità: a quali appartieni devi scoprirlo tu.
Sorrisi, al buio e alla città, voltandomi verso Theo, mi abbandonai contro il suo petto. Ascoltando il respiro regolare del suo cuore. I suoi occhi color cioccolato al latte incrociarono i miei, tenendomi sospesa. Mi sentivo nuda, ma non importava più, ero dove dovevo essere, come dovevo essere. Accarezzai il viso di Theo, sorrise tiepido, appoggiando la fronte alla mia.

“Ancora un bacio, ancora una parola, ancora uno sguardo. Ancora.”
 
 


***

Stanotte ho finito di leggere l' ultimo libro della saga, ho voluto leggelro dopo moltissimo tempo da Insurgent, perchè avevo paura del finale
e avevo fatto bene, dannazione!
Ho fatto fatica a dormire e tutta la notte ho pensato, non puà finire così.
Ma finirà comunque così, anche se ho letto di una petizione su change.org per cambiare il finale.
Perciò ho voluto scrivere il punto di vista di Sheilene sulla faccenda, ed ecco qui quattro pensieri buttati giù alla rinfusa che magari non mi sono usciti nemmeno bene.
Comunque se siete arrivati fino a qui, grazie infinite per aver letto!
-L.
 
 
 
 
  
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