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Autore: hemwings    24/08/2015    6 recensioni
|Newtmas|High School AU|
Quando Teresa decide di fare piani non è mai una buona idea, soprattutto se Minho pensa che lo sia.
**
Sapeva che non avrebbe dovuto sfidare Alby, dopotutto era membro del consiglio scolastico e vantava di una certa notorietà all'interno della scuola. Sicuramente avrebbe potuto chiamare chiunque per far uccidere Thomas e nasconderne il cadavere, ma se aveva intenzione di rubare il suo migliore amico, allora poteva anche andare a fancaspio. Newt era suo, suo e basta.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Newt, Teresa, Thomas, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Step 5. Glares.
or: when they catch Thomas looking at Newt and Teresa says her little brother is in love. (And Newt has a secret admirer).
 
Ogni volta che chiudeva gli occhi, Thomas vedeva Newt scendere agilmente dal tetto e andare via, lo sguardo indignato di chi si sentiva preso in giro. Ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva la sua figura scura, avvolta da un pesante cappotto nero, correre per la strada deserta, illuminata solo dalla luna e da un lampione malfunzionante.
Si passò una mano tra i capelli già scompigliati e bagnati dal sudore, fermandosi un attimo per riprendere fiato. Alzò lo sguardo sugli spalti e vide i capelli neri di Teresa prima di essere colpito su una spalla da una manata.
“Dai Thomas, mancano pochi giri” lo avvertì Minho, superandolo. “Non distrarti!”
Thomas si fermò definitivamente. Ricontrollò nuovamente Teresa e vide che stava discutendo con Newt.
Newt, con cui non parlava da ormai un mese.
Newt, che aveva detto ai loro amici di stare con Alby.
Il suo Newt.
Minho gli si affiancò nuovamente e alzò gli occhi anche lui. “Thomas sei un idiota” disse e Thomas non capì il perché.
 
La pausa pranzo era diventata l’ora più noiosa per lui. Aveva smesso di passarle in biblioteca per evitare Newt e si era unito agli altri, ma aveva preso la brutta abitudine di non seguire le conversazioni dei suoi amici e guardarsi attorno. Il suo sguardo si posava troppo spesso su Newt e Alby.
“Ehi Thomas, che stai guardando?” la voce di Gally lo fece voltare di scatto, facendolo arrossire.
“I-io… niente”
“Stavi guardando Newt?” chiese ancora il ragazzo, cercando di non ridere.
“No!” rispose l’altro, arrossendo ancora di più.
Al suo fianco, Teresa e Brenda ridacchiarono.
“Il mio fratellino è innamorato!” esclamò sua sorella, abbracciandolo.
Ci fu un minuto di silenzio. Thomas sentì gli occhi di Minho, Brenda, Ben, Gally e Frypan su di lui.
“Non sono il tuo fratellino” sbottò. “Hai solo qualche minuto più di me”
Nessuno disse niente ma tutti i presenti si accorsero che Thomas non aveva negato di essere innamorato.
 
“Ditemi che non sono stata l’unico ad accorgersene” disse Frypan, sedendosi dietro a Ben. Erano a lezione di chimica e Thomas era l’unico a non essere presente.
“Che cosa hai notato esattamente?” chiese Gally. “Che stava fissando Newt, che stava uccidendo Alby con lo sguardo o che non ha negato di essere innamorato?”
Ben scoppiò a ridere, contagiando Teresa.
“Ehi” intervenne Minho, appena entrato in classe. Aveva un sorriso a trentadue denti. “Per caso siete passati dall’armadietto di…”
“Ciao ragazzi!” il ragazzo fu interrotto dalla voce di Newt. “Di che parlavate?”
“Di Thomas”, “Di regali di Natale” dissero Frypan e Teresa contemporaneamente.
“Parlavate di Thomas? Cosa c’è, sta uscendo con qualcuno?” chiese il biondo, cercando di nascondere la punta di gelosia nella voce.
“Oh, Newt, adoro quando cerchi di farci capire che non ti interessa più nulla di Thomas” esclamò Frypan. “Dimmi, come va con Alby?”
“Va tutto bene” rispose Newt freddamente. “Ci si vede in giro”
 
Solo quando uscirono dall’aula di chimica capirono cos’aveva cercato di dire Minho. Newt, dietro di loro, aveva assunto un’espressione confusa solo alzando lo sguardo sul suo armadietto. L’anta metallica, infatti, era completamente ricoperta di post-it colorati.
“Ma che cacchio…” disse il biondo, staccandone uno. Lo guardò con attenzione poi lo girò, notando tre parole scritte con l’inchiostro nero. Le sue sopracciglia si aggrottarono ancora di più.
“Chiunque sia dovrebbe smetterla” disse, staccandone altri. “Non è divertente”
Teresa si fece avanti e recuperò un altro post-it. Da un lato c’era un ‘Newt’, mentre dall’altro era stato scritto, in lettere microscopiche, ‘titanio, americio ossigeno. Torio’.
La ragazza era perplessa. Perché qualcuno avrebbe dovuto scrivere degli elementi chimici su dei post-it e poi attaccarli sull’armadietto di qualcuno? Sapeva forse che Newt era una schiappa in chimica e si offriva di aiutarlo?
“Probabilmente è una persona troppo timida per offrirti aiuto a voce” propose Brenda, che aveva letto il messaggio da dietro la spalla di Teresa. Sicuramente anche lei aveva avuto lo stesso pensiero dell’amica.
“Non ho bisogno di aiuto da uno sconosciuto” disse Newt. Sembrava arrabbiato, quasi furioso. “Sono perfettamente capace di cavarmela da solo”
Prese gli ultimi due post-it e li accartocciò, buttandoli nel cestino.
“Un po’ nervoso oggi, Newt?” chiese Ben. “Litigato con qualcuno?”
“No, ma stamattina a letteratura ho trovato uno di questi bigliettini” rispose il biondo, porgendogli un foglietto bianco. Nella stessa scrittura precisa e geometrica c’era scritto: ‘È l’amore, non la ragione, che è più forte della morte (Mann, Th). 90’
“Qualcuno qui ha un ammiratore segreto!” esclamò Minho divertito.
“Non ditelo ad Alby” disse invece Newt, rimettendosi il biglietto in tasca. “Lui non deve saperlo”
“Hai idea di chi sia?” chiese Brenda.
Il biondo scosse la testa. “Non riconosco la scrittura, quindi non lo conosco” disse. “Ma deve essere per forza nel corso avanzato di chimica e nella mia stessa classe di letteratura”
“E tutti noi conosciamo l’unica persona che risponde a questi requisiti” intervenne Ben, sorridendo.
Newt scrollò le spalle, indifferente. “Per quanto ne so potrebbe essere un pive del primo anno che si è fatto aiutare da qualcuno più grande”
Il suono della campanella li fece tornare alla realtà.
Tutti si separarono.
 
L’unica persona che aveva scienze con Newt, oltre a Frypan, era Thomas. Era almeno un mese che non si parlavano, quindi Newt non fece troppo caso a lui quando entrò in aula. Era, ovviamente, circondato da ragazzi che ridevano e gli si strinse lo stomaco nel pensare che fino a qualche mese prima anche lui era lì in mezzo a scherzare con Thomas.
Si sedette al suo solito posto, quello vicino alla finestra e si guardò in giro, sicuro che avrebbe trovato un altro bigliettino. Infatti, quasi come se l’avesse chiamata con il pensiero, una pallina bianca atterrò sul suo banco. All’improvviso gli vennero in mente tutte quelle lezioni che non aveva seguito per colpa di Thomas che continuava a lanciargli bigliettini e cartacce tra i capelli e dentro i cappucci delle felpe per catturare la sua attenzione. Gli mancava fin troppo, Thomas.
Afferrò la pallina di carta con mani tremanti, curioso di sapere che cosa aveva da dirgli quello sconosciuto. La calligrafia gli sembrava piuttosto familiare ma era fin troppo precisa per essere di uno dei suoi amici. Sempre con lo stesso inchiostro nero c’era scritto: ‘Il mio muscolo più importante ha involontariamente cominciato a battere per te. 253°C’
Le sue sopracciglia si aggrottarono dalla confusione. Stava scherzando, per caso? Che cavolo di dichiarazione era, quella?
Si voltò verso i suoi compagni, cercando qualcuno che lo stesse guardando ma tutti erano concentrati sul professor Janson.
Passò tutta l’ora di scienze a cercare di capire chi fosse quel misterioso ammiratore. Aveva capito che era un amante della chimica, che probabilmente aveva letteratura e scienze con lui e che doveva essere uno fissato con lo studio.
Prima o poi avrebbe fatto un passo falso, si disse.
 
All’ora di arte si aspettava di tutto. Quando suonò la campanella che segnalava l’inizio dell’ultima ora si ritrovò a correre per vedere se il nerd, come lui e Frypan avevano cominciato a chiamarlo quando gli aveva spiegato l’accaduto, gli aveva lasciato qualche messaggio nell’aula di arte. Non appena entrò, notò che era il primo ad arrivare. Guardò attentamente ogni angolo della stanza, finché un quadro non catturò la sua attenzione. Tra tutti quelli appesi alle pareti, quello era il suo preferito. ‘Il bacio’ di Gustav Klimt era la tela più grande ed era posizionata al centro della parete. Sotto di essa era stato attaccato un foglio in fretta e furia. Non c’era scritto niente, c’era solo raffigurata una lampadina stilizzata. Probabilmente il nerd pensava che il quadro si spiegasse da solo. Con grandi falcate raggiunse il foglio e lo staccò, aprì il suo zaino e lo infilò dentro, insieme a tutti gli altri foglietti che aveva ricevuto quel giorno. Di nuovo, guardò quello che ancora non riusciva a capire e si chiese cosa significassero quegli elementi chimici. Quindi, in attesa dell’inizio della lezione, recuperò il post-it giallo e la tavola degli elementi.
Fu un lungo lavoro, che continuò anche con l’arrivo dei suoi compagni. Era davvero una schiappa in chimica. Alla fine di tutta quella faccenda avrebbe sicuramente chiesto a qualcuno di aiutarlo.
Quando finì di trovare l’ultimo elemento guardò il foglio.
titanio, americio ossigeno. Torio.
Ti Am-O. Th.’      
Newt inarcò le sopracciglia. Th? Cosa significava? Ricontrollò la tavola. Il simbolo chimico del torio era Th. Posò gli occhi sul numero atomico. Novanta. La sua temperatura di ebollizione era 253 gradi centigradi.
E per finire la lampadina. Non era mai stato bravo neanche in scienze ma sapeva benissimo da chi era stata inventata. Anche quella doveva essere un firma.
Ma certo, come cacchio aveva fatto ad essere così stupido? Tutti quegli indizi portavano ad un'unica persona.
Thomas.
 


 
Salve bella gente!!
Si, so che avevo detto che non avrei postato ma ho deciso di farlo lo stesso perché venerdì me ne vado via –di nuovo e quindi mi sono messa in testa di concludere questa storia prima della mia partenza. (Questo vuol dire che l’epilogo ci sarà tra qualche giorno, probabilmente mercoledì)
Allora, oggi vi mostro la parte nerd della mia vita. Cioè, ho scritto questo capitolo con la tavola degli elementi costantemente sotto gli occhi e comunque penso di essere l’unica poveraccia che a lezione di chimica si mette a formare parole con i simboli chimici. (disprosio lantanio azoto, comunque) Si, a me piace chimica e mi piacerebbe ancora di più se non avessi una prof scema. (LOL)
Okay, spero che questo capitolo non sia stato troppo stupido e che non abbiate capito subito tutti gli indizi.
Tra l’altro, il bacio di Klimt è davvero uno dei miei quadri preferiti (insomma, è uno spettacolo) e quindi boh, non sapevo che altro metterci quindi ho voluto inserire un pensiero implicito di Thomas, ossia che vuole baciare –di nuovo Newt. Aw che dolce.
Ringrazio Summer38, VI99, EaterOfCarrots, Anonimadelirante, simonasaretta2002, shezza (♥) e sgranocchiandotacchino che hanno recensito lo scorso capitolo e chiunque abbia letto silenziosamente, messo tra i preferiti, seguiti e ricordati.
I ringraziamenti veri al prossimo capitolo, intanto spero vi sia piaciuto questo e che lasciate qualche commento positivo o negativo. ♥
Un bacio,
-hemwings ♥
  
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