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Autore: _ter87_    24/08/2015    2 recensioni
quella voce ormai le faceva venire i brividi. Non la associava più all'amore della sua vita, ma al suo incubo peggiore. Deglutì, girandosi lentamente dopo aver preso il contenitore per la torta e stringendolo al petto guardò verso il ragazzo.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Cheerilee, Discord, Fluttershy, Rainbow Dash, Un po' tutti
Note: AU, Lime, Otherverse | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
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<< Fluttershy, Fluttershy! >> al sentirsi chiamare, la ragazza si ritrovò a sospirare forse per la centocinquantesima volta solo in quel giorno, e come da copione 'arrivo, Discord..' rispose, dirigendosi subito dopo vero la stanza dalla quale proveniva la voce.

Fluttershy era una ragazza strana, vista dall'esterno, ma per chi la conosceva bene era la ragazza più dolce e gentile del mondo. Non aveva mai detto di no a nessuno in vita sua e non era mai stata in grado di essere cattiva con le persone, nonostante queste spesso lo fossero con lei. Amava gli animali e proprio per questo forse, intorno a lei c'era sempre una strana aura positiva che ti portava a pensare che in fondo chi se ne importava delle disgrazie del mondo, quando c'era Fluttershy che te le faceva dimenticare con un solo sorriso?

E questo lo aveva pensato anche Discord sei anni prima, quando l'aveva incontrata la prima volta. La ragazza, che da poco aveva tinto i propri capelli di un rosa pallido, possedeva una pasticceria ereditata dalla zia morta qualche anno prima, pasticceria nella quale lavorava all'epoca in cui aveva conosciuto il ragazzo.

Lui, semplice cliente, un bel giorno aveva fatto il suo ingresso all'interno della locale per ordinare una torta per il compleanno della sorellina, compiva 12 anni. Lei lo servì con la solita gentilezza che la contraddistingueva e tra i due fu amore a prima vista. Era molto gentile con tutti, proprio come lei, e come poteva la ragazza lasciarsi scappare una persona così simile a lei, così..perfetta, per lei? Si fidanzarono. Il primo anno filò tutto liscio, l'amore era sempre più grande e andavano sempre più d'accordo. I più parlavano addirittura di matrimonio e lei non poteva esserne più felice! Gli affari alla pasticceria poi, andavano sempre meglio e ben presto riuscirono addirittura a comprarsi una casa tutta per loro! Con il tempo, anche Discord -ormai suo fidanzato ufficiale- finì con il lavorare alla pasticceria complice anche la malattia della zia di lei, e fu in quel periodo, che le cose cambiarono...

 

Quattro anni prima da quando questa storia prende vita, successe il primo fatto strano. Quel giorno erano nel retro bottega, la ragazza intenta a preparare per l'ennesima volta la crema chantilly. Le prime due l'aveva bruciata completamente..non sentì il ragazzo entrare, finché;

<< Ehi, Shy..lo sai che questo vestito ti sta d'incanto >> non era la prima volta che le faceva certi complimenti, ma lei arrossiva sempre come fosse il primo. Quella volta non fu da meno e quando lui le si avvicinò lei fu ben felice di lasciarsi abbracciare. Era sempre così tra loro due, tanta dolcezza e mai un litigio..

Quel giorno però, le cose iniziarono ad andare in modo diverso. La mano destra di lui scivolò lentamente lungo il suo fianco fino a posarsi poco più in su del suo fondo schiena. E fin qui nulla di strano, in fondo era pur sempre il suo fidanzato! Sentì una strana sensazione crescere sempre più all'interno del suo stomaco però, quando quella mano scese fino a sfiorarle pesantemente il fondo schiena e ci mise solo qualche istante per capire si trattasse di timore, sentimento a lei non sconosciuto affatto. Girò appena il viso per guardare il suo ragazzo, il suo bellissimo ragazzo a sua detta e tentò di allontanarsi, fallendo miseramente. << Ehi, Discord..lasciami andare, dai. Dobbiamo lavorare, lo sai.. >> provò lei, ma lui non rispose. Continuò invece la sua camminata, finendo con il posare anche l'altra mano sul suo sedere. Lo strinse appena, piegando in contemporanea il viso fino a sfiorarle il collo con le labbra e sussurrare su di esso;

<< Ho voglia di te, tesoro.. >> la ragazza deglutì, cercando di sorridere e mostrarsi calma di fronte a tutto quello quando in realtà, dentro si sentiva completamente in subbuglio. Non si era mai comportato in quella maniera lui, o meglio..lo aveva fatto, ma mai in modo così esplicito ed insistente pur conoscendo il carattere debole della ragazza. Ancora lei tentò di sottrarsi cercando di usare la scusa dei clienti, ma fu proprio in quel momento che il suo incubò iniziò.

<< Ti ho detto, che ho voglia di te. Ora. >> disse lui, improvvisamente con voce grave, arrabbiata. La spinse con forza contro il muro, facendole sfregare il viso -sul quale si fece subito un taglio- contro la fredda pietra. Le scappò un lieve lamento per il dolore ma non ebbe nemmeno il tempo di pensare a cosa stava succedendo, che si trovò il ragazzo su di se..

Essendo Fluttershy un tipo estremamente dolce e gentile, non abituata a tenere il muso a nessuno, due giorni dopo quel primo episodio non ci badava già più. 'Sarà stato lo stress' continuava a pensare, 'forse i pochi soldi che stiamo facendo..'.

Ad ogni modo gliela perdonò, e per lei la cosa finì lì. Non poteva sapere la poverina, che quello era solo l'inizio...

Passò una settimana. Quel giorno avrebbero chiuso prima perché fuori c'era una pioggia che Dio la mandava. Lei era in magazzino per mettere via le ultime creme già preparate in modo da tenerle pronte per il giorno dopo, quando un rumore poco lontano da se la fece spaventare. Una porta chiusa con forza, probabilmente colpa del forte vento che tirava. Ma qualche istante dopo, ecco Discord fare il suo ingresso con tanto di chiavi intorno al pollice che giravano, mentre lanciava sguardi fissi e decisamente poco gentili alla ragazza di fronte a se. Si rialzò in piedi lei, dirigendosi verso di lui sorridente con ancora una pentola di crema all'uovo in mano, ignorando completamente il suo cipiglio. Era molto ingenua..ma a sedici anni cosa ci si aspetta da una ragazza rimasta sola troppo presto?

Sapeva distinguere il bene dal male, ma le riusciva meglio quando si trattava di estranei. Non avrebbe mai immaginato di doversi difendere proprio da lui, nemmeno tra un milione di anni e senza posare nemmeno la pentola 'ciao, amore' lo salutò, sporgendo il viso in avanti per poterlo baciare. Lui non ricambiò, la guardò invece seriò ed incrociò le braccia al petto. << Non hai ancora finito qui sotto? >> disse con la stessa voce ferma di poco prima, guardandosi poi intorno. << E hai visto le condizioni di questo posto? Non ti avevo detto di pulire? >> 
In un attimo l'espressione di lei cambiò. Da felice divenne confusa, triste, infine spaventata. Indietreggiò di qualche passo a quel punto, lasciando che i suoi lunghi capelli rosa le coprissero il viso per metà e guardò verso il pavimento, alzando il piede sinistro e strofinando la punta contro di esso. 
Aveva solo sedici anni, quando Discord le tirò il primo schiaffo della sua vita, facendola finire seduta sul pavimento con una mano a tenersi la guancia destra ed un espressione sconvolta in viso. Subito le si formarono grosse lacrime salate che tentò di ricacciare dentro, ma ovviamente quelli caddero provocando solo altra rabbia nel ragazzo che -non contento di averla appena colpita- la spintonò con una gamba sorridendo soddisfatto quando la vide distesa per terra.

<< E vedi di finire in fretta, devi pulire anche la pasticceria >> le disse poi, calciando via il suo braccio che stava tentando di afferrargli una gamba, forse per ritirarsi su.

Rimasta sola, Fluttershy -o Shy che dir si voglia- lasciò che il braccio le ricadesse sul pavimento e poggiando anche il palmo dell'altra mano su di esso si diede la forza necessaria per rialzarsi in piedi e poter così eseguire gli ordini del suo fidanzato..iniziò dalla crema all'uovo caduta sul pavimento nello scontro, raccogliendola un po' con il cucchiaino che aveva sempre con se un po' con i fazzoletti. Avrebbero fatto almeno due torte con quella crema..che spreco. Ma era stata colpa sua, era troppo lenta, Discord aveva ragione a trattarla così.

Sospirò durante tutto il tempo mentre ripuliva la crema e fu solo in quel momento che notò una macchiolina rossa sporcarle la spallina del vestitino a fiori azzurro che portava.

Aveva solo sedici anni, quando perse per la prima volta del sangue a causa sua..

Da quel momento, ad ogni occasione possibile Discord iniziò a colpirla. Che siano stati essi calci, schiaffi, semplici spinte..a causa del suo essere maledettamente fragile ogni colpo era un nuovo livido, una nuova ferita nel suo cuore. E avrebbe voluto scappare da lui, lasciare tutto e rifarsi una vita cercando di essere più felice, ma per la povera ragazza quelli erano solo sogni purtroppo. E allora, ogni notte si svegliava per il bruciore alle ferite, per il sapore metallico del sangue in bocca quando magari una di esse si riapriva e piangeva..piangeva per ore chiusa in bagno cercando sempre di non farsi sentire da lui perché altrimenti sarebbero stati guai grossi.

La sua vita divenne un vero incubo dalla quale non vedeva via di fuga, e sarebbe finita davvero così la sua vita? Nessuno sarebbe corso a salvarla? Poi 'cosa dici, Fluttershy' si rispondeva sempre lei, 'a chi vuoi che interessi una come te?'. Passarono in quel modo altri due anni ed in quel tempo imparò a mentire. Ad ogni cliente che entrava e 'cosa hai fatto al viso?' le chiedeva, lei rispondeva sempre con: "sono caduta dal letto anche stanotte..". Avrebbe potuto fare l'attrice perché tutti le credevano sempre, in pochi restavano sospettosi perché tutti si fidavano delle parole della dolce e gentile Fluttershy. Con quei suoi vestitini a fiori dal colori chiari che perfettamente combaciavano con il colorito della sua pelle sarebbe stata in grado di farla a chiunque, e la sua vita continuò nella menzogna e nel dolore, finché un bel giorno..
Era una bella giornata di sole, quando fece il suo ingresso in pasticceria una ragazza vestita di tutto punto per la palestra. Lunghi capelli dai colori dell'arcobaleno tenuti su da una coda perfetta. Un ciuffo dello stesso colore a decorare un viso pulito con un leggero filo di mascara agli occhi. Al naso portava un cerotto, da lontano non si vedeva..ma era uno di quelli terapeutici. Lei pensò si fosse fatta male allenandosi. Pantaloncino e maglietta abbinati ad un paio di pattini azzurri con delle finte ali attaccate dietro forse per decorazione e maglietta in vita. Alle braccia portava una specie di guanti tagliuzzati neri, simili a quelli portati dai motociclisti e al braccio destro aveva -lungo il braccio- una stoffa rosa, sicuramente uno scaldamuscoli. Sembrava una tipa davvero in gamba, tutto quello che lei, Fluttershy, non era. Quando entrò all'interno del locale sembrò quasi come se un raggio di sole le fosse entrato nel cuore ed immediatamente le sorrise, salutandola con i suoi modi come sempre fin troppo gentili. << Ciao, cosa posso prepararti? >> 
<< Ehi, ciao! Mh..è il compleanno del mio capo, un tipo tosto..è il proprietario della palestra all'angolo hai presente? Non avresti qualche torta adatta? Qualcosa che non dica 'mangio un dolce, quindi sono una femminuccia' capisci che intendo? >>
lei annuì immediatamente, sorridendole felice perché proprio quella mattina aveva preparato una torta secondo quel criterio. Una torta dolce, dolcissima, e bellissima da vedere ma che per un ragazzo sarebbe sicuramente stata abbastanza 'tosta' data la forma che aveva; quella di una bellissima Ferrari nera. Ci aveva messo quasi cinque ore per farla, con il cake design non si scherza, ehi, e per fare i cerchioni? Forse la parte più difficile in assoluto dopo il simbolo ufficiale sul parabrezza! Con un sorriso stampato in viso ancora sparì di corsa dietro il bancone, entrando in una stanza dalla quale uscì pochi istanti dopo con una torta tra le mani.

<< Questa l'ho fatta stamattina, cosa te ne pare? >> 
Alla vista di quel capolavoro il viso della ragazza si illuminò e sorrise immediatamente, un misto tra il felice ed il sollevata ed annuì avvicinandosi al bancone per poterla prendere. 'Te la incarto, aspetta' rispose con la sua vocina flebile la pasticciera e di nuovo sparì in magazzino forse a prendere un contenitore...


… << Shy, sei qui? >> quella voce ormai le faceva venire i brividi. Non la associava più all'amore della sua vita, ma al suo incubo peggiore. Deglutì, girandosi lentamente dopo aver preso il contenitore per la torta e stringendolo al petto guardò verso il ragazzo.

<< D-Discord...cosa vuoi? >> il ragazzo rise della sua improvvisa confusione e si avvicinò ancora, dando una spinta al contenitore che cadde in terra, producendo un piccolo tonfo sordo. Da fuori, Rainbow -questo il soprannome della ragazza che aveva 'un nome troppo orribile per pensare solamente di dirlo' parole sue- udì il rumore e con le sopracciglia aggrottate si mosse un po' sul posto, allungando il viso per cercare di capire cosa fosse successo.

<< Ehi, tutto bene lì dentro? Serve una mano? >> aggiunse, avendo notato che il carattere della ragazza era un po'..come dire..da stupida? No, non era stupida, più..ingenua e facilmente impressionabile? Si, decisamente. Magari si era spaventata per qualcosa ed ecco il rumore..

Nessuno rispose, ma pochi istanti dopo ecco uscire un ragazzo da quella stessa porta. In mano aveva il contenitore che probabilmente era destinato alla sua torta e infatti lo posò sul bancone infilandoci dietro il dolce in poche mosse e consegnandoglielo.

<< Sono 13,50 € >> le fece un sorriso tirato e lei aspettò qualche secondo prima di rispondere..cos'era quell'espressione? E dov'era finita la ragazza di poco prima? Si era fatta male?

<< Ehi, la tua amica sta..sta bene? Ho sentito un rumore prima, e non vorrei che a causa mia.. >>

<< Lei sta benissimo, grazie per aver scelto noi e buona giornata. >>.

La liquidò così, in men che non si dica. Ancora a bocca aperta la ragazza recuperò il proprio acquisto e si girò, lasciando il negozio.

 

Appena sentì dal magazzino la porta del negozio chiudersi, inutile dire che il ragazzo si scagliò sulla povera Fluttershy..

<< Hai visto cosa hai fatto? Ha sentito un rumore, lei. Un rumore! Sei un disastro anche nelle cose più semplici, come vivi con te stessa? >> lei, ancora per terra dopo la botta di poco prima chiuse gli occhi, stringendo le mani a pugno sulla gonna del vestito che le copriva ora anche i piedi.

<< S-scusami Discord, io non volevo.. >>

<< Tu non volevi. Tu non vuoi mai, eppure fai sempre qualcosa di sbagliato. Non sei capace in nulla, Fluttershy. Dio, ma perché mi è capitata una come te? >> e lei avrebbe voluto dirgli 'allora lasciami, vattene via e non tornare mai più..', ma non poteva farlo..

Semplicemente si rialzò anche se a fatica, dato il dolore che sentiva alla schiena dove -prima di lui- era stata colpita dallo spigolo del mobile e lo guardò, cercando sempre di tenere lo sguardo basso.

<< Scusami, cercherò di migliorare >> ormai era il suo mantra, sognava di dirlo perfino la notte. Mentre lasciava il magazzino -sempre dopo di lui, sia chiaro, altrimenti sarebbe stata colpita per mancanza di rispetto- ripensò a quella ragazza entrata poco prima nella sua pasticceria. Lei si che sembrava una capace di farsi rispettare, non una buona a nulla come lei..quanto avrebbe voluto rivederla per chiederle cosa mai avrebbe potuto fare per cambiare la propria vita prima che fosse troppo tardi, ma lo sapeva già dentro di se che non l'avrebbe rivista mai più. E allora tornò affranta alla sua solita vita, a mescolare creme e preparare dolci. Non notò nemmeno la macchia di sangue che le si era formata sul vestito ad altezza fianco, ormai non sentiva nemmeno più il dolore!

Quel giorno aveva deciso di provare un dolce nuovo, i cupcake. Ne aveva tanto sentito parlare dalle sue clienti più affezionate. Erano dei dolcetti americani super buoni ma anche super calorici! Rise a quell'ultimo pensiero pensando che con tutto quello zucchero avrebbero di certo fatto gola alla sua vecchia zia, pace all'anima sua..le mancava davvero tanto. Nessuno le voleva bene quanto lei, e non era nemmeno la sua vera zia. Lo aveva scoperto con il tempo, perché lei della sua infanzia aveva ormai perso ogni memoria.

   
 
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