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Autore: Miriam_M    24/08/2015    1 recensioni
Questa è la prima storia che ho scritto, spero vi piaccia, io personalmente la adoro, se mi chiedete se la continuerò vi rispondo che potrei, dipenderà dal vostro feedback dato che ho varie storie in sospeso, vi lascio all'estratto.
Miriam
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GIORNO 1
Prima seduta:
SOGGETTO: Chi sei?
DOYLE: …
SOGGETTO: Mi vuole rispondere?!
A questo punto sembra ricomporsi e parla al dottor Doyle con un linguaggio formale.
DOYLE: Dovrebbe saperlo, oggi è il centenario.
SOGGETTO: Ma di che cosa?
Il soggetto mostra rabbia ed entra in uno stato d’ansia.
DOYLE: Santo cielo! Ci vorrà una vita!
SOGGETTO: Per che cosa!?
Il soggetto si dimostra esasperato.
DOYLE: Cento anni da “Parigi”.
SOGGETTO: Senta non so chi sia, e francamente non me ne importa, il problema è che qualche minuto fa mi trovavo con la mia famiglia, e ora sono in una stanza con un tipo che non ho mai visto in tutta la mia vita, spero che per questo abbia delle spiegazioni!
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Genere: Commedia, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve, ecco a voi la mia storia fantascientifica, c'è la possibilità che la continui, ditemi cosa ne pensate. Vi lascio alla storia.




 IL SOGGETTO



GIORNO 1

Prima seduta:
SOGGETTO: Chi sei?
DOYLE: …
SOGGETTO: Mi vuole rispondere?!
A questo punto sembra ricomporsi e parla al dottor Doyle con un linguaggio formale.
DOYLE: Dovrebbe saperlo, oggi è il centenario.
SOGGETTO: Ma di che cosa?
Il soggetto mostra rabbia ed entra in uno stato d’ansia.
DOYLE: Santo cielo! Ci vorrà una vita!
SOGGETTO: Per che cosa!?
Il soggetto si dimostra esasperato.
DOYLE: Cento anni da “Parigi”.
SOGGETTO: Senta non so chi sia, e francamente non me ne importa, il problema è che qualche minuto fa mi trovavo con la mia famiglia, e ora sono in una stanza con un tipo che non ho mai visto in tutta la mia vita, spero che per questo abbia delle spiegazioni!
DOYLE: Certo che voi Americani siete proprio impazienti!
SOGGETTO: Provengo dall’Italia, parlo italiano, non sono americana.
DOYLE: Come se ci fosse qualche differenza!
SOGGETTO: Cosa vuole intendere?
DOYLE: Tutti voi imparate l’Inglese, almeno dove ci sono i mezzi per farlo, tutti voi volete somigliare a chi vive nella parte che voi chiamate nord-occidentale del pianeta, per motivi a me oscuri dato che il vostro pianeta è sferico, quindi se volete tanto somigliarci, perché non farvi chiamare con il loro stesso nome!
SOGGETTO:…
DOYLE: Per quanto riguarda “Parigi”, è il nome del progetto del quale sono a capo, e che da cento anni va avanti con successo.
SOGGETTO: Su che cosa?
DOYLE:…
Il dottor Doyle si alza ed esce dalla sala. Il soggetto viene sedato e fornito per via endovenosa delle sostanze necessarie alla sua sopravvivenza.
 

GIORNO 2

Seconda seduta:
SOGGETTO: Oddio, ancora!
DOYLE: Voi nuovi siete così noiosi! Se solo vedeste i primi soggetti com’erano laboriosi, timorosi e collaborativi!
SOGGETTO: Dovrei essere collaborativa! Io sono stata rapita e messa in un’ ambulanza! Poi mi sono svegliata con la sua faccia di ***** davanti agli occhi, e si aspetta che stia qui, docile, ad ascoltarla!
Il soggetto usa linguaggio inappropriato e dimostra rabbia. Gli osservatori nella cabina sono spaventati.
DOYLE: Io mi aspetto che mi senta parlare prima di contestarmi! Ha intenzione di farlo, oppure dobbiamo prolungare la sua permanenza?
SOGGETTO: Beh … dica, sono qui.
DOYLE: Credo che di dover iniziare dall’inizio.
SOGGETTO: Grazie a mia sorella!
DOYLE: le ho detto di non interrompermi!
SOGETTO: Scusi.
Il soggetto sussurra parole incomprensibili. Probabilmente offensive.
DOYLE: Il nostro progetto consiste nel testare l’incrocio fra due specie diverse, e constatare se i cambiamenti di qualità e stile di vita nelle generazione influisca sui risultati.
SOGGETTO: Con quali specie diverse?
Il soggetto è spaventato.

DOYLE: Signorina, credevo che dal mio linguaggio avesse compreso.
SOGGETTO: Ma che cosa devo comprendere! Per quanto ne so potrebbe essere un barbone, che si è bevuto un bicchiere di troppo, o peggio …
DOYLE: Giusto atteggiamento. È una qualità di voi nuovi.
SOGGETTO: Può andare avanti, di grazia!
DOYLE: Io sono un Dominio.
Il soggetto ha una faccia indescrivibile.
DOYLE: Provengo dal pianeta Domino, che, si sorprenderà, si trova in ciò che definite il sistema solare, ma che da noi è conosciuto come Ciclan. I nostri due pianeti sono pressoché sulla stessa orbita, e lei non ha idea di quanto siano fastidiose le vostre sonde. Non che sia tanto difficile sostituire le immagini di Domino con quello che c’è dietro, ma abbiamo altro a cui pensare.
SOGETTO: Scusi, ammettendo che sia tutto vero e che lei sia sobrio, perché non vi “lasciate scoprire”. Solo il fatto che siate qui significa che siete più evoluti di noi, ma che senso ha non rivelarsi, potreste tirarci fuori dalla situazione di crisi nel quale il nostro pianeta si trova!
Il soggetto sembra indignato.
DOYLE: Potete tirarvene fuori da soli e sapete anche come, solo che non avete voglia di farlo! E poi crede sul serio che starete tutti impalati, senza far niente? Avete vissuto anni e anni di guerra fredda perché avevate paura gli uni degli altri, se venisse fuori che esistiamo, tempo due mesi e incomincereste a progettare missili atomici.
SOGGETTO: Ma allora perché incrociarci con voi?
DOYLE: Perché siete l’unica specie uguale alla nostra in tutto l’Universo.
SOGGETTO: Quindi anche voi lo chiamate Universo?
DOYLE : Non le sfugge nulla.
SOGGETTO: Da quanto tempo sono qui?
DOYLE: …
Il dottor Doyle si alza ed esce dalla sala. Il soggetto viene sedato e fornito per via endovenosa delle sostanze necessarie alla sua sopravvivenza.

GIORNO 3
Ultima seduta
SOGGETTO: Quante ******* mi racconterà oggi?
DOYLE: Nessuna, oggi tornerà a casa.
SOGGETTO: Davvero! Non dovevo far parte dell’ esperimento?
DOYLE: é troppo giovane, non ci riusciamo con le ventenni, dovremmo riuscirci con lei?
SOGGETTO: Allora perché mi ha portata qui?
DOYLE: Volevo capire come approcciarmi alla nuova generazione.
SOGGETTO: Non sono un campione molto oggettivo, non ho amici e non sto simpatica a nessuno.
DOYLE: La riporto a casa, e d’ora in poi potrà vivere in pace assoluta.
SOGGETTO: Non c’è bisogno che mi illustri le regole, non lo dico a nessuno ciò  che so tanto mi prenderebbero per matta.
DOYLE: Ora vado ad attivare il congegno. Addio.
SOGGETTO: Addio, spero di rivederla,stranamente.

Il soggetto torna sulla Terra e rincomincia la sua vita.


Il soggetto sembra essersi integrato nella vita sul pianeta Terra, nonostante ciò, resta capace di comprendere la sua lingua nativa e di parlarla correntemente. Dal punto di vista della salute sembra riuscire a resistere senza problemi. Dal punto di vista socio-culturale non si integra, come previsto, con chi crede faccia parte della propria specie. Età 14 anni, forza peso sulla Terra 60 kg, altezza 1,76 m, gruppo sanguineo 0 RH positivo, sesso femminile. Si attendono ulteriori sviluppi fisici del soggetto ibrido uomo-dominio.

N.B. il soggetto non è stato capace di riconoscere suo padre.

NOTE AUTRICE IMPORTANTI Piccolo aggiornamento alla storia per comunicarvi che a distanza di mesi è in cantiere il sequel di questa storia, prevedo di pubblicarlo quando avrò terminato l'intera storia, quindi preparatevi ad aspettare anche un paio di mesi, ma quando arriverà avrete il vantaggio di avere un aggiornamento al giorno. Beh che dire gente, mi sembra un ottimo modo per "festeggiare"(?) le 90 visualizzazioni, che per EFP sono briciole, ma io sono felice lo stesso, spero che il suo seguito abbia più fortuna. Vi avviso subito che il seguito ha un taglio diverso rispetto a questo racconto poiché sarà scritto in prima persona. ALLA PROSSIMA  
Miriam 
   
 
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