New York. Nuka York. La Città Che Non Dorme mai è stata trasformata nella Città dal Sonno Eterno. Le bombe atomiche colpirono la città senza pietà trasformandola in una landa di macerie e caos. I pochi sopravvissuti continuano a condurre una "vita" combattendo tra di loro, per il cibo e l'acqua. Ma a differenza delle altre città qui le bande si fanno chiamare Branchi come gli animali. Il più forte è quello dei Nazca, una società tribale che costringe i propri membri a rigidi e perversi rituali per entrare a far parte del branco, la loro sede è nel Madison Square Garden nel Queens dove sembra esserci un KREG che ha trasformato la zona in una giungla, il loro capo si fa chiamare Rex Truncatis e guida il suo branco con una violenza spaventosa. A Brooklyn un'esercito di Ghoul sta per attraversare il ponte crollato per prendere il controllo della città uccidendo tutti i "pellelliscia", guidati da Daniel Stone l'ultimo presidente di New York prima della caduta delle bombe. Nel Bronx intanto si stanno preparando i Kanava, un gruppo di pazzi drogati che considera i Ghoul razze inferiori e li schiavizza, il loro capo è un folle tossicodipendente chiamato Ken Hall. A Staten Island una carovana che trasportava una donna misteriosa verso il Madison Square Garden è stata attaccata sono tutti morti sia i predatori che i guidatori, tutti tranne la donna che a quanto pare sembra riuscita a scappare o forse è stata rapita. A Liberty Island sulla cima della Statua della Libertà, Jeff continua a mandare il suo programma radio dove farnetica dicendo che nessuno di noi esiste realemente e siamo tutti frutto di un "videogioco". Oggi sarebbe un'ordinaria giornata di follia a Nuka York, gli uccelli beccano il cadavere di qualche povero idiota, gli Yao Guai continuano a decimare le mandrie di bramini e i Nazca saccheggiano tutto ciò che li capita a tiro. "Il sole stava sorgendo era l'alba di un'altra noiosissima giornata, perché non iniziarla con del buon Scotch?" pensò tra sè Jake mentre le sue labbra facevano conoscenza per l'ennesima volta, con il collo della bottiglia. Si trovava al Bar di John sulla 24esima strada proprio sotto il loro appartamento, infatti Jake viveva in società con il suo miglior amico Drake. Si erano conosciuti a New Vegas, uniti dall'infinito debito verso il casinò The Tops decisero di lavorare per loro come assassini, notata la loro armonia e ripagato il debito decisero di mettersi in società come mercenari. Da allora girano gli Stati Uniti di città in città in cerca di clienti tra di loro vigono solo 3 regole : si fa sempre 50 e 50, non chiedere mai al proprio compagno del suo passato e il 30 percento del guadagno va speso in armi. I due vivevano in traquillità e si equilibravano alla perfezione. L'istinto selvaggio di Jake e l'amore per le armi a distanza ravvicinata o addirittura disarmato veniva colmato con la fredda ragione di Drake e la sua abilità come cecchino con tutte le armi da fuoco, l'unica categoria che nessuno dei due riusciva a padroneggiare erano gli esplosivi, cosa che quasi costò un braccio a Drake. Ne passarono di tutti i colori, da quella volta che a Jake venne in mente di fumarsi una sigaretta all'interno dell'Hangar degli esplosivi dell'Enclave a Raven Rock, a quando Drake si era messo in testa di crescere un uovo di Deathclaw in modo da trasformarlo in una sorta di bramino da soma. E proprio in quel momento Drake entrò spalancando la porta del bar. -E così fai colazione senza di me?!- con una mano salutò il barista John, Jake si voltò verso l'amico e gli rispose -Non sono sicuro che a quelli della tua età sia permesso bere alcolici- Drake si sedette vicino all'amico e li rubò la bottiglia dalla mano -Sei ubriaco ancora prima che il sole sorga, complimenti ha batto il record per la person più pateticita della zona contaminata.- Jake si riprese la bottiglia e disse -Sono davvero felice di aver superato il record, voglio dedicare questa vittoria a quel grandissimo rompipalle del mio socio Drake. Grazie per avermi rotto i coglioni così puntualmente fino ad indurmi all'alcolismo.- Drake rubò una seconda volta la bottiglia -Non è colpa mia se sei un ubriacone. Piuttosto dovresti cercare clienti siamo quasi al verde.- Jake rubò la sua bottigli per l'ennesima volta -Lo sto facendo. Non hai visto il cartello fuori ? Ah cerca di rubarmi un'altra volta il mio Scotch e te lo ritroverai sulla testa insieme ai cocci e a frantumi nel tuo cranio.- Drake si mise a ridere -Jake... è tuo il cartello fuori ?- Jake fissò l'amico dritto negli occhi -Si è mio.- Drake si mise a ridere di gusto -Sappi che lo hai attaccato al contrario, la parte scritta va messa in vista non contro il muro!- Drake riprese a ridere e Jake fissò il muro davanti a se con uno sguardo vuoto -L'ho fatto apposta, magari qualcuno nota che è al contrario e incuriosito lo gira e lo legge, quindi sorpreso dalla nostra, pardon mia genialità ci cerca.- Drake smise di ridere e si asciugò le lacrime -Si, sicuramente affiderà la sua vita ad un idiota che non è neppure in grado di attaccare un cartello. Andiamo non ci troverà mai nessuno !- Proprio quando ebbe finito quella frase dalla porta entrò una donna dai corti capelli neri e con indosso una lunga tunica lacera con motivi tribali tipici dei Nazca. -Ho... Ho bisogno di mercenari.- Lo sguardo che Jake rifilò a Drake era di una sfrontatezza assurda.-E fu così che il povero ubriacone smentì ancora una volta l'intelligentone e la sua stupida presunta infallibile sapienza.- Concluse Jake tronfio.