Capitolo I
(SinisterKid)
- Hai capito? - chiese con aria arrogante,
sbattendo il bastone su cui si reggeva sul vetro della cella di stasi che aveva
di fronte. – Hai capito cosa devi fare?
Il Soldato d’Inverno abbassò il fucile e rivolse uno sguardo privo
di espressione alla lunga fila di uomini privi di coscienza che l’HYDRA si
aspettava che lui addestrasse a dovere. Notò che il numero di americani era
aumentato di parecchio nelle ultime settimane: reduci di guerra, ragazzini del
ghetto, invalidi pronti ad essere perfezionati. In poche parole, gli scarti di
cui l’America voleva solamente sbarazzarsi. Il Soldato annuì prima che il suo
superiore potesse nuovamente inveire contro di lui. Gli ordini non vanno
contrastati e alle domande va data una risposta, gli avevano ripetuto più volte
e altrettante volte egli avrebbe dovuto ripeterlo ai suoi sottoposti
attualmente dormienti.
- Aizzare un esercito di americani contro la loro maledetta madre
patria sarà la nostra mossa vincente e del tutto inas …
- Herr Reinhardt, ne abbiamo trovato un altro – proclamò
solennemente un agente circondato da un gruppo di uomini che sorreggevano un
corpo apparentemente deceduto.
Il Soldato D’Inverno e Werner Reinhardt si girarono di scatto.
- Fatemelo vedere, stolti – tuonò il superiore. – e non osate mai
più interrompermi durante una conversazione.
La vittima venne mostrata, priva di gambe e dell’orecchio sinistro,
con il torace marchiato da varie cicatrici. Sembrava inutilizzabile per
qualunque mansione, ma sulle labbra del grande capo era già apparso un sorriso
compiaciuto che lasciava poco all’immaginazione. Il Soldato faticava a
comprendere tale entusiasmo e si limitò a seguire la discussione e ad aspettare
nuovi ordini.
- Gambe bioniche, decisamente sì. Con un paio di gambe bioniche,
questo rifiuto umano diventerà il nuovo fiore all’occhiello dell’HYDRA – disse
Reinhardt scrutando attentamente la nuova recluta. Si rivolse al Soldato che lo
seguiva come una guardia del corpo – Peccato che tu abbia perso solo un braccio,
saresti potuto essere molto più efficiente con un paio di arti artificiali in
più. Vedrai cosa sarà in grado di fare questo qui.
Gli agenti annuirono, compiaciuti a loro volta. Sentendosi
minacciato, il Soldato alzò appena il fucile verso di loro, senza farsi vedere.
- Da dove l’avete pescato? L’avete identificato?
- L’abbiamo salvato in tempo dal fiume Hudson. Supponiamo sia stato
aggredito dalla Vedova Nera, Herr Reinhardt.
Reinhardt sgranò gli occhi, incredulo, per poi scoppiare a ridere
rumorosamente. Il Soldato aspettava solamente l’ordine di sterminare chiunque
in quella stanza.
- Questo sarebbe un agente dello S.H.I.E.L.D.? Vorreste farmi
credere che un agente dello S.H.I.E.L.D. sia stato fatto fuori da una donna?
- Agente David Hoffman in persona, uno dei collaboratori più stretti
della direttrice Carter, Herr Reinhardt.
Reinhardt fece una smorfia udendo quel nome. L’odio per quella donna
era talmente forte da competere solamente con quello provato per il dannato
Capitan America.
- E a proposito della direttrice Carter, i nostri infiltrati hanno
confermato quello che sospettavamo: quella cagna sta indagando su di noi,
malgrado i nostri stiano tentando di dissuaderla.
- Ma davvero? – fece sarcasticamente Reinhardt che da tempo non
aspettava altro che un pretesto qualsiasi per far fuori Peggy Carter. – Suppongo
sia giunto il momento di agire, amici miei.
Si voltò verso il Soldato D’Inverno, pronto ad obbedire agli ordini.
- Soldato, sai esattamente cosa fare. HAIL HYDRA!
Si alzò un coro unanime, mentre il Soldato D’Inverno restò in
silenzio.
- HAIL HYDRA!