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Autore: PaperHero    25/08/2015    0 recensioni
La mia prima fan fiction sul sito e spero che fi piaccia. E' la sera di Natale e a casa di Paperino, Paperon de Paperoni riceverà una visita inaspettata che lo renderà felice ...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goldie O' Gilt, Paperino, Paperon De' Paperoni
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Scrooge&Goldie'
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Era arrivato il giorno di Natale nella grande metropoli di Paperopoli. Nei giorni precedenti a quella magnifica e gioiosa giornata, gli abitanti si erano organizzati per il grande cenone natalizio e avevano acquistato tantissimi regali, facendo la gioia dei proprietari dei negozi.                                                                                                  
Dopo tante spese, era finalmente giunto il momento tanto atteso che tutti si stavano godendo circondati dalle persone che amavano ….
-Ah, era tutto squisito, nipote. Non ricordo più quand’è stata l’ultima volta che ho mangiato cosi tanto e di gusto- esclamò Scrooge, alzandosi dalla tavola per sedersi sulla poltrona.                                                                                        
– Bè, potresti scegliere tra le altre sere in cui hai mangiato qui-, ribatté Donald, sparecchiando la tavola, aiutato dai tre nipotini e da Daisy .                                                              
– Dai, Donald. E’ Natale, sii buono- intervenne quest’ultima, suscitando le risate dello zio e la rabbia del fidanzato – E’ lo stesso vale per te, zio- aggiunse, facendo scomparire il sorriso dalle labbra dello zione che borbottò un – Ma io lo sono. Infatti, ho apprezzato la cucina di Donald - a voce bassa  
  -Ma dopo hai riso di lui, Zione- precisò Dewey, trovando l’appoggio dei fratelli e indicandolo         
Scrooge sbuffò e, per togliersi da quella ridicola situazione, propose ai nipoti di aprire i regali che si trovavano sotto l’albero natalizio, situato in un angolo del salotto.                                                        
Con suo grande stupore, i tre rifiutarono e dissero:- Stiamo aspettando un ospite. Dovrebbe essere qui a momenti- proprio in quell'istante si senti suonare il campanello- Oh, è arrivato. Andiamo ad accoglierlo, ragazzi- 
Mentre i tre correvano ad aprire la porta, Scrooge si chiedeva chi mai potesse essere quest’ospite che era cosi tanto atteso dai suoi nipoti.                                                                     
Nel frattempo, in cucina, Donald e Daisy stavano sorridendo: sarebbe stata una bella sorpresa per il loro caro vecchio zio 

-Benvenuta, accomodati, pure in salotto- si senti dire da Huey                                                                                                       
“Benvenuta? Questo significa che è una donna ma chi …?” pensò Scrooge, curioso e avrebbe continuato a rimuginarci su se non avesse visto di chi si trattava …                                              
-Goldie … - mormorò, il becco impastato e sudando freddo.                                                     
Davanti a lui, si trovava proprio la persona che amava di più al mondo, anche se non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce per via del suo orgoglio. Era esattamente come se la ricordava, anche se invecchiata proprio come lui: occhi azzurri e abbaglianti come cristalli di ghiaccio; i capelli, un tempo dorati, erano diventati argentati e raccolti in un’elegante acconciatura. Indossava il suo vecchio abito da ballo blu ed era splendida proprio come allora.   
L’aria era diventata estremamente tesa, imbarazzata e calda nello stesso momento in cui due si guardarono negli occhi. I nipoti, sentendosi di troppo e volendo permettere ai due di rimanere da soli, si dileguarono e corsero al piano di sopra.                                                             
– Vedo che non sei cambiato per nulla, Scrooge- disse lei, avvicinandosi a lui                             
Quest’ultimo, con la gola improvvisamente secca, chiese:- Go … Goldie, cosa ci fai qui?-       
-I tuoi parenti mi hanno invitato a celebrare il Natale con voi e perché volevano farti un regalo speciale che posso darti solo io-, spiegò la papera, guardandolo negli occhi.                                                              
Quegli stessi occhi che, insieme al carattere indomito della donna, l’avevano fatto innamorare e che adesso lo stavano fissando e in cui lui si stava perdendo, facendogli perdere l’uso della parola e della ragione                                     
La Stella del Polo sembrava aspettare qualsiasi gesto dal papero ma, vedendo che non muoveva un passo, si allontanò e in quel momento ebbe un’idea geniale. Sapeva perfettamente come convincerlo 
  -Mi ha fatto piacere, incontrarti di nuovo, Scrooge. Adesso è meglio che vada- disse, con tono triste e girandosi con l’intenzione di uscire da quell’abitazione.                                                                    
Le sue parole ebbero l’effetto sperato e sul suo volto comparve un sorriso che lui non poté notare, dato che gli dava le spalle. Scrooge si riscosse e, con il cuore in gola, sussurrò:- Vuoi dire che te ne ritorni nel Klondike?-                   
Sperava con tutto se stesso che la risposta fosse negativa ma le sue speranze furono distrutte quando lei pronunciò quella breve e semplice sillaba … – Si -                                    
Scrooge rimase paralizzato, No, non poteva lasciarla andare cosi ... non ora che l’aveva davanti agli occhi e che sapeva che l’amava e che l’avrebbe amata per tutta la vita … con lei si sentiva completo come non mai … persino il denaro non aveva avuto importanza quando, nella sua capanna dell’Agonia della Fossa Bianca, avevano fatto l’amore, nel mese che li aveva visti come coinquilini …                                                                                                    
Fu in quel preciso momento che vide tutto più chiaro e decise di far qualcosa, quel qualcosa che avrebbe dovuto fare anni fa ma che non aveva mai fatto.                                           
– Aspetta - esclamò, deciso e serio                                                                                         
Prendendola per le mani, aggiunse con un filo di voce – Mi dispiace per quello che è successo tanti anni fa. Avrei dirti che ti amavo e avrei dovuto aprire quella lettera  ma non l’ho fatto e sai perché? Perché sono stato uno stupido codardo ed ero troppo orgoglioso per ammettere che in questo mondo ci fosse una persona che amavo e che mi amava a sua volta. Non ti chiedo di perdonarmi perché non lo merito, ma sappi che ti amo e che ti amerò per sempre. Non sai quante volte di notte il mio pensiero correva a te durante tutti questi anni-                                                                                                          
Colpito e affondato. Goldie aveva seguito in silenzio il discorso del magnate ed era rimasta colpita: nonostante fosse sicuro e deciso, aveva sentito chiaramente il pentimento e il rimorso che provava.                                                                                                                             
Rimase per qualche istante zitta e poi, girandosi tra le braccia di Scrooge per poterlo guardarlo negli occhi, rivelò:- Scrooge, io ti avevo già perdonato anni fa. Anch’io ti amo e non vedevo l’ora che tu ti dichiarassi. Sapevo che ci sarebbe voluto del tempo dato che entrambi abbiamo un carattere testardo e orgoglioso. Ammetto che ci sono rimasta male all’epoca ma non lo diedi a vedere. Ero e sarò sempre la fredda e la glaciale Stella del Polo anche se tu sei stato l’unico in grado di sciogliere la mia corazza e a entrarmi nel cuore. Adesso, ascoltando le tue parole, ho capito che ti sei pentito e che in tutti questi anni hai provato rimorsi per la tua scelta. Sono felice per questo e ti confessò che ti amerò per sempre- e, lasciandolo sbalordito e imbarazzato, l’abbracciò.                                                      
Ripresosi dallo stupore, circondo la donna con le sue braccia e alzò lo sguardo: erano vicino al camino e sopra di loro c’era …                                                                                       
 -Goldie … - la richiamò lui                                                                                                                                   
-Cosa c’è?- aveva appoggiato la testa sul suo petto e stava ascoltando il ritmo del suo cuore che batteva velocemente proprio come il suo …                                                                                                           -Guarda- disse soltanto, facendole alzare lo sguardo e indicando il vischio sulle loro teste                                             
I due si guardarono imbarazzati e Scrooge, sottovoce, domandò:- Sai cosa significa?-                                 
-Si. Che devi stare zitto e baciarmi- ribattè lei, sempre sottovoce.                                                                     
Scrooge avvicinò il suo volto vicino a quello di lei e, finalmente dopo tanti anni, si scambiarono un bacio carico d’amore. E questa volta, l’iniziativa l’aveva presa il vecchio papero che, almeno con se stesso, dovette ammettere che era grazie ai suoi nipoti se aveva potuto realizzare il suo sogno più segreto e nascosto.                                                  
Quando si separarono, Scrooge chiese:- Vuoi tornare davvero nel Klondike?-                                                         
-No, Scrooge. Come potrei? E poi non avevo intenzione di partire-                                                       
Si allontanò da lei e, alzando un sopracciglio, domandò:- Non avevi intenzione di partire? Ma allora … -   
-Esatto. L’ho fatto per farti dichiarare- sogghignò lei                                                                                             
-Sei proprio una furfante, lo sai? Ma infondo, lo sei sempre stata. Non costringermi a darti un’altra lezione- ghignò Scrooge, incrociando le braccia al petto Sarà anche vecchio, ma era ancora il Re del Klondike e si sentiva ancora come a quel tempo …                                                                                                                                   
-Penso che questa volta correrò il rischio-si arrese Goldie, alzando le spalle e avvicinandosi a lui per baciarlo un’altra volta.                                                                                            
Scrooge la lasciò fare e, dopo essersi staccato per riprendere fiato,sussurrò:-Questo significa che rimarrai qui a Paperopoli con me?-                                                                                                                                                    
-Ovviamente. Che domanda ovvia-                                                                                                            
I due ripresero a baciarsi, incuranti del fatto che Donald e Daisy li avevano osservati fino a qualche minuto prima. 
– Buon Natale, Goldie – gli fece gli auguri Scrooge, sedendosi sul divano e la portò sulle sue ginocchia 
- Buon Natale, Scrooge - rispose Goldie, posando la testa sulla sua spalla e facendosi circondare dalle braccia dell’uomo che amava                                                                                               
Rimasero in quella posizione a  guardare il fuoco e a scambiarsi qualche bacetto ogni tanto.
Finalmente, Scrooge si sentiva felice come non mai e l’emozione era talmente grande che si tramutò in lacrime che però non fece scendere. Infondo, aveva un orgoglio da difendere e per quella sera si era esposto fin troppo ma ne era valsa la pena. Tra le sue braccia, stava la donna più affascinante, orgogliosa e testarda che avesse mai incontrato nella sua vita ed era proprio per questo che se ne era innamorato.                                                                          
Ma ora basta pensare: voleva godersi quel momento di gioia e per una volta Scrooge doveva ammetterlo: adorava il Natale.

                                                                                                                                                     
   
 
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