Disclaimer: tutto appartiene alla Ikeda - per me solo divertimento e nessun lucro.
Nelle Pagine di un Taccuino Nero
Nelle pagine di un taccuino nero, prendo appunti sulle cose che perdi, svanite lì dove finiscono i guanti spaiati (il caldo dell’estate, mi sfiori e sussulto, ma tu non lo noti - lo sa solo il bicchiere e una macchia di limonata sul tuo di sinistra ), i bottoni del giustacuore (una lotta, proprio lì, di fianco alla fontana - noi, dopo, bocconi sull’erba, le dita sul polso a cercatti, il braccio che non ritrai, mi illudo, per scelta), le nostre iniziali, bambini, scritte nel respiro condensato sui vetri di casa (mancava sempre il disegno di un cuore - nel mio, di cuore, sappilo, c’era), la sfilza di sorrisi sfuggiti per caso, che m’invento miei e solo miei (confondo sempre il desiderio e l’illusione – mi hai vinto, sono tuo prigioniero).
Nelle pagine di un taccuino nero prendo appunti sulle cose che perdo, svanite lì dove finiscono le monetine che avevo nella tasca (una corsa sulla strada di ciottoli, caldo d’estate), le parole sofferte e non dette, gli istanti in cui io so che ti amo (tu, persa altrove, lo ignori), i baci sognati e mai dati, i desideri diventati omissioni (nemmeno parole – mi arrendo, non ho nemmeno un’arma da consegnare).
Piccoli debiti e piccoli crediti mai riscossi – la riga si tira in fondo, mi dicono. Non ho fretta (tutta una vita rimasta in sospeso - alzo le mani ed aspetto).