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Autore: sara chan 92    02/02/2009    3 recensioni
Premetto che ho scritto tutto ciò prima di aver letto il secondo libro perciò...siate clementi e commentati. "Un giorno Ian,dopo tanto tempo ,aveva provato a entrare nel gioco ed aveva percepito qualcosa di strana nella solita realtà dissimulata. Qualche giorno dopo si era accorto che era la cara vecchia realtà;la realtà di Isabeau,la realtà dove il conte cadetto Ponthieau governava il feudo sotto l'insegna del falco d'argento. Purtroppo subito dopo la connessione era saltata."Dal primo capitolo BUONA LETTURA
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 

La mattina era giunta leggera e inaspettata. Suzanne si alzò improvvisamente risvegliandosi da un incubo come ormai da molti giorni.

Decise allora come ogni mattina di raggiungere l’università e salutare il suo prof preferito.

Si alzò,si vestì e montò sul suo skateboard con la musica a palla nelle orecchie e un presentimento nel cuore.

La strada verso l’università era lunga,ma facilmente agibile dal punto di vista del pedone,poiché ricca di marciapiedi;infatti Suzy faceva su e giù dal dislivello con estrema bravura evitando passanti,biciclette e automobili.

In lontananza già dopo l’angolo si scorgeva l’alta e imponente torre dell’abbazia di Saint Geromè che ospitava da ormai un decennio la nuova facoltà di Storia Medievale Francese di Parigi.

Passò ancora qualche minuto su e giù dal marciapiede fino a raggiungere un ampio spiazzo che annunciava l’approssimarsi dell’università. Già all’inizio di questo un giovane alto,moro e abbronzato si distingueva dai visi pallidi tipicamente francesi.

<> urlò Suzy.L’unica che si ostinasse a storpiare ancora il nome del povero professore,o meglio l’unica a cui fosse permesso farlo.

Solo da qualche mese Ian era arrivato in Francia per lavoro e subito il primo giorno si era imbattuto in una ragazzina sui sedici anni che bazzicava per le vie vicine all’abbazia. Subito era rimasto colpito dal piccolo genio quale era quella ragazza che avrebbe potuto già fare l’università se non fosse stato per la sua ripugnanza all’ubbidire alle regole.

<> disse Ian vedendola arrivare.

<> sbottò la giovane << Jean non c’è mai una volta che tu riesca a salutarmi con gioia. Sono o non sono la tua Best Friend?!>> chiese ironica lei facendo riferimento alle origini americane del giovane.

<< Lo sai che lo dico solo per il tuo bene>> disse lui rassegnato <>disse mentre la sua espressione esasperata si apriva in un sorriso.

<> chiese curiosissima lei.

<> disse con la sua pronuncia francese ancora troppo americana.

<> esclamò lei in segno di gioia,mentre l’amico le si accostava e indicava tre personaggi lontani.

<> urlò verso gli amici il giovane.

I fatti che accaddero dopo furono la routine. Ogni settimana infatti i tre venivano a trovare l’amico,ma fino a qualche giorno prima quando la giovane aveva notato la somiglianza tra jean del medioevo e l’attuale e Ian si era fidato di lei,il giovane temeva a farle incontrare gli amici.

<> la salutarono i due ragazzi con cortesia,mentre la giovane fece un leggero inchino.

Dopo le dovute presentazioni  e una buona colazione Ian decise di condurli a casa.

<> chiese ai giovani davanti a lui.

<> rispose Jodie per tutti

<> chiese Suzy

<>rispose malinconico lui.

Nè Ian nè Daniel infatti non erano riusciti spiegare il perchè  della strana connessione a Hyperversum.Un giorno Ian,dopo tanto tempo ,aveva provato a entrare nel gioco ed aveva percepito qualcosa di strana nella solita realtà dissimulata. Qualche giorno dopo si era accorto che era la cara vecchia realtà;la realtà di Isabeau,la realtà dove il conte cadetto Ponthieau governava il feudo sotto l'insegna del falco d'argento. Purtroppo subito dopo la connessione era saltata.Daniel entrato con lui,aveva supposto che qualcosa di loro era rimasto  dall'altra parte per sempre insieme ai loro ricordi. Per Ian era rimasto molto di più e proprio per questo aveva atteso quel momento per molto tempo.Ora, insieme ai suoi compagni e la nuova aggiunta, sarebbe tornato dalla sua amata.Non sapeva ancora come avrebbe giustificato la sua assenza o spiegato a Isabeau cosa era successo quella maledettissima sera,ma la cosa che più gli premeva era rivederla,tutto sarebbe stato secondario.Suzy era molto curiosa di vivere quella strana avventurà così pericolosa eppure così eccitante e sperò che dopo tutti gli studi il software avrebbe funzionato. Era fatta così infondo,le cose nuove la stimolavano,indipendentemente dai rischi e non avrebbe mai detto di no  a un amico. I racconti di Ian non avevano fatto altro che nutrire la sua curiosità e ora i personaggi di cui tanto aveva sentito parlare da Ian sarebbero finalmente stati davanti a lei. Avrebbe conosciuto il borioso Etienne de Sancerre,lo schivo Henry de Bar e il coraggioso,se pur giovane,Henry de GranPre. Quest'ultimo aveva suscitato grande interesse in Suzy,forse dovuto al fatto che Ian,provando profonda amicizia nei suoi confronti,ne aveva sempre parlato in tono di gratitudine e profonda ammirazione. Ma ora l'avventura stava nuovamente per incominciare.

Giunti a casa i tre si misero davanti allo schermo,mentre Suzy programmava le ultime cose.

<> chiese la giovane ed esperta programmatrice.

Neanche il tempo di annuire che i tre si ritrovarono meravigliati davanti a Cheataux-Argent.

Meravigliate videro la giovane annuire.

<> chiese scherzosa lei e insieme agli altri si avviarono verso il castello.

Nel tragitto scoprirono che la scomparsa di Jean era passata come una missione di cui nessuno conosceva lo scopo e il termine,così Ian ebbe qualcosa in meno di cui preoccuparsi.Riuscirono anche a comprendere che era passato si e no un mese.

Giunti di fronte all’entrata del castello le guardie si inchinarono di fronte a Ian e lo lasciarono passare.

Lui intento a pensare alla sua bella non riflette neanche e iniziò a correre.

Apri due, tre , infinite stanze ,poi si diresse nella stanza dei banchetti e davanti a lui vi era l’oggetto della sua ricerca e non solo;Isabeau era infatti circondata da signori e servi e tra loro Jean riconobbe il “fratello” e gli amici,tutti gli amici.

Isabeau visto il suo sposo gli corse incontro seguita dai cavalieri.

<> sussurrò lei saltandogli al collo <> le sussurrò il giovane di rimando schioccandole un dolce bacio sulla fronte e facendo scivolare la mano sulla leggera pancia della donna.<> spiegò alle lacrime dell’amata.

Intorno a loro intanto Daniel,Jodie e Martin stavano salutando Donna,Etienne de Sancerre,Henry de Bar e infine Henry de GrandPré.

Il Conte de ponthieu osservava in disparte la scena,ricevendo cenni di saluto dai giovani e successivamente dal fratello,ma la sua attenzione era attirata da una giovinetta che attenta e in disparte,come lui, osservava la scena sorridente.

Jean notò il suo sguardo e ,compresa la sua tacita domanda, si avvicinò a Suzy.

<> iniziò con fare onorevole << Elle s’appelle Suzanne de Grent>> presentazione accompagnata dall’inchino riverente della giovane.

Tutti la accolsero con calore e per la sera fu indetto un magnifico banchetto.

 

 

 

 

 

 

 Il banchetto non iniziò prima che le giovani donne non si furono rinchiuse nelle loro stanze per risistemarsi e Isabeau aveva necessità di riposare,nonostante fossero solo i primi mesi.

Jodie,Donna e Suzy si riunirono invece in un'unica stanza a parlare e  sistemarsi con gli abiti da cerimonia.

Jodie optò per un verde scuro come colore,Donna per un rosso acceso e infine Suzy,staccandosi con riluttanza dai propri calzoni da giovinotto,un oro fino.

Donna chiese in breve le novità del loro mondo,mondo che ormai non le apparteneva più ed entrambe le giovani la accontentarono.

Poi andarono ognuna nella propria stanza a lavarsi,promettendo a Donna che avrebbe curato lei la loro acconciatura.

Suzy era una ragazza bassa,minuta,dagli occhi color nocciola e,cosa inusuale per il tempo,dai capelli corti e castani;proprio per questo per i suoi capelli non era necessaria molta cura e si trastullò maggiormente nel bagno.

Appena uscita dal bagno e asciugatasi,senza dare la soddisfazione di aiutarla ai servi, si diresse verso il proprio vestito.

Indossò con molta fatica l’abito che le calzava a pennello:era un abito d’orato lungo fino a terra.Il busto era fasciato poi dai una cinta color crema che faceva aderire maggiormente la seta alle forme giovani della ragazza.

Esitò nella scelta delle scarpette e infine optò per un paio di scarpe da ballo d’oro.

Molti differenti erano invece i vestiti delle altre femmine;Jodie indossava una tonaca verde che era stretta da un rigatura appena sotto il seno,mentre Donna indossava un abito lungo da sera in fine seta rossa.La più bella tra tutte era però Isabeau che ,nonostante la piccola pancia, indossava un vestito blu cobalto che in vita scendeva largo nascondendo a tutti le proprie gambe.

Verso le sette il banchetto iniziò e le donne ,già a tavola, aspettavano i maschi evidentemente presi da discussioni di guerra.Qualche minuto dopo arrivarono anche i giovani.

Ian guardò la sua bella e poi Suzy.Diede un bacio a Isabeau e le sorrise amoroso.

“Siete riuscite a togliere le braghe a Suzy madama” disse lui

La bionda sorrise compiaciuta “Ne sono soddisfatta  e non sono l’unica” sussurrò al marito.Ian si voltò subito verso Suzy che parlava vivacemente,come suo solito, con il conte de Pontieu e de GrandPre;quest’ultimo,nonostante fosse attento alla conversazione,non aveva occhi che per la giovane dama.D’altronde anche Suzanne  era rimasta molto affascinata dopo aver saputo del grande compito dell’uomo nonostante la sua giovane età.

Dopo qualche minuto tutti si misero a tavola e il banchetto iniziò realmente.

Il tavolo era imbandito di ogni prelibatezza possibile e tutti erano allegri e spensierati.Suzy aveva fatto amicizia con il conte che la vedeva come una giovane figlia.

Henry invece appena aveva parlato con la giovane aveva sentito il cuore battere più forte e ogni volte che le gote della ragazza si coloravano di quel rossore di imbarazzo,il suo stomaco faceva le capriole.

La sera si concluse felicemente e tutti si rifugiarono nelle proprie stanze stanchi e allegri.Isabeau e Ian passarono metà del tempo a parlare con voce sommessa e così anche le altre coppiette. Suzy pensava a Henry e Henry pensava a lei.Chissa cosa sarebbe potuto nascere se solo lei non avesse dovuto tornare al suo tempo?


Chiedo perdono per l'averla postata solo ora.,ma l'ho fatto per far felice Romy01 che ha commentato l'altra e che tra l'altro ringrazio.

L'ho scritta un po' di tempo fa ancor prima di leggere il secondo libro perciò è un  pezzo di secondo libro alternativo XD

Chiedo clemenza e prossimamente pubblicherò altri capitoli

Un ultima precisazione l'ho scritta a quattro mani con un mio amico che però rimarrà nell'anonimato come "The Ghost Writer" 

Baci

Sara

p.s.=ora è a posto!!
   
 
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