SCIENCE

Dean Winchester non voleva credere alle sue orecchie quando il coach Singer, un uomo di mezza età tutto d'un pezzo, gli aveva detto che se non si fosse dato da fare per migliorare i suoi voti in chimica si sarebbe potuto scordare per sempre di giocare alla finale di football. La cosa lo faceva davvero andare su tutte le furie, lui era il quoterback dopo tutto!!
Ma non era la discussione con il coach o i suoi brutti voti che lo facevano arrabbiare davvero, non solo o comunque non in quel preciso istante. No, perchè se c'era una cosa che a Dean scocciava anche più che rischiare di perdere una partita era il dover chiedere aiuto. Se poi la persona di cui necessitava era Castiel allora le cose non facevano che peggiorare. Castiel da parte sua era un classico studente modello: andava bene in ogni materia, non faceva così schifo a ginnastica da poter essere preso di mira, faceva parte del consiglio degli studenti e, purtroppo per Dean, era anche il suo nuovo compagno di laboratorio. 
La prima volta che avevano dovuto lavorare insieme Cas non aveva praticamente spiccicato parola e Dean, per cercare di smorzare un po' l'imbarazzo e la noia aveva fatto qualche battuta fuori luogo sulla loro insegnante, una tipetta tutta pepe che aveva un passato in polizia ed una storia con il coach Singer. Cas non aveva riso. Mai. Ed il biondo si era prima avvilito e poi irritato per la mancanza totale di sarcasmo dell'altro. 
Tornando a chimica ed ai disastrosi voti del Winchester va detto che il tutto era migliorato però dall'arrivo del moro ed anzi i due dopo qualche settimana passata a scambiarsi niente più che monosillabi, erano diventati abbastanza amici da decidere di studiare insieme per il test finale. 

Per Cas la casa di Dean era decisamente troppo grande solo per lui e suo fratello minore, Sam, con mobili troppo asettici e stanze troppo vuote, eppure appena aveva visto il salotto si era sentito stranamente stringere il petto da una sensazione di piacevole sollievo, come quando si torna a casa dopo un lungo viaggio. Era una stanzetta tutto sommato piccola, con un tavolo di legno in un angolo pieno di macchie da fondo di bicchiere, un divano mezzo rotto di un rosso fiammante, una televisione, una libreria impolverata ed un quadro raffigurante una bellissima donna dai capelli biondi con sotto una targa che diceva "Ehi Jude don't make it bad, take a sad song and make it better". Mary Winchester probabilmente, si disse.

Col passare del tempo (neanche venti minuti, per intenderci) Cas aveva capito che Dean e lo studio non erano fatti l'uno per l'altro: il ragazzo si distraeva anche con il più piccolo rumore, borbottava, si lamentava, gironzolava per la stanza e, per farla breve, faceva di tutto fuorchè aprire un libro.
Alla fine Castiel si vide costretto, per il bene dei suoi nervi, a proporre di fare una pausa. Dire che Dean si mostrò entusiasta è dire poco. 
"Hai sete? Vuoi una birra?" chiese il padrone di casa dirigendosi in cucina.
"Mmh no grazie, è un po' presto per iniziare a bere per me." rispose l'altro posando i libri per terra accanto a sè. Non aveva finito di risedersi che si ritrovò schiacciato fra il divano ed il corpo atletico di Dean.
"Ehi, ma che-?" Arrosì violentemente.
"Sono inciampato sui tuoi libri."
Le labbra del biondo erano davvero vicine, tanto che Castiel poteva sentirne il respiro caldo uscire. Non aveva mai notato quanto fosse effettivamente bello. Con una mano strinse un braccio del giocatore di football, attirandolo ancora un po' a sè. Il cuore di entrambi batteva alla velocità della luce. Cas guardava ossessivamente dalle labbra di Dean ai suoi occhi e viceversa e lo stesso faceva Dean con Cas. I loro nasi si sfiorarono e così le loro labbra un attimo dopo. Era un tocco lieve, delicato, un po' incerto che presto divenne un bacio affannoso ed urgente. Le labbra di Dean premevano con forza su quelle del moro, costringendole ad aprirsi per lui. Cas fra un ansito ed un altro mordeva leggermente il labbro inferiore del Winchester che intanto si era sistemato meglio sul suo corpo, in modo da potervisi muovere contro liberamente. 

Dean era certo di stare per venire quando una terza persona nella stanza si schiarì rumorosamente la voce. Il ragazzo si staccò bruscamente da Castiel che ancora teneva gli occhi chiusi e si girò verso lo schienale del divano. Lì, appoggiato sornione alla pelle rossa del sofà, c'era Sam Winchester che guardava la scena sogghignando e mangiucchiando un lecca-lecca alla ciliegia che di sicuro gli aveva regalato Gabriel.
"Allora ragazzi, vedo che avete studiato un sacco eh? Lasciatemi indovinare, chimica vero? Anche se vedo pure qualche principio della fisica qui..." disse prima di ritrovarsi un libro di scienze dritto dritto in mezzo alla faccia.