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Autore: funny1723    27/08/2015    0 recensioni
Dal testo:
"Will non era mai stato un grande cuoco, anzi, però sapeva che al contrario Hannibal andava pazzo per la buona vecchia cucina casalinga (e per i cuochi), così aveva deciso che per una volta avrebbe potuto fare un'eccezione."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hannibal Lecter, Will Graham
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PEANUTS

Will non era mai stato un grande cuoco, anzi, però sapeva che al contrario Hannibal andava pazzo per la buona vecchia cucina casalinga (e per i cuochi), così aveva deciso che per una volta avrebbe potuto fare un'eccezione. 
Aveva passato tutto il giovedì mattina fra ricette dai nomi francesi e dall'aspetto assurdo in cerca del pasto perfetto da servire allo psichiatra la sera seguente. All'inizio, aveva quasi pensato di servirgli semplicemente una buona tagliata di vitello, ma gli era bastata un'ora in cucina con Hannibal a vederlo preparare la colazione per cambiare idea e per avvilirsi notevolmente.
Era rimasto rapito dall'eleganza che Hannibal aveva nel tagliare, spellare, cuocere e frullare. C'era qualcosa di incredibilmente erotico nelle sue movenze, nel suo sguardo rilassato, ma attento, nella cura che dava ai particolari.
Aveva ancora i brividi al ricordo delle meravigliose fragole ripiene di mascarpone che gli aveva preparato sere prima; il solo pensiero che a farle era stato Hannibal aveva mandato il povero Will in estasi totale. E poi c'era lo sguardo del dottore nel vederlo mangiare. Dio, quello sguardo! Era così...animale, quasi fosse lui la pietanza.
Comunque sia, era ormai venerdì mattina e Will non sapeva ancora cosa fare. Preso dalla disperazione, decise infine di buttarsi su un'insalata seguita da una vellutata di patate, poi come secondo filetto alla Woronoff ed infine una torta sacher (unico dessert che sapeva fare). 
Passò così tutta la mattina e gran parte del pomeriggio hai fornelli, bruciandosi almeno sei volte, ma ottenendo una cena abbastanza rispettabile. 
Quando la sera Hannibal arrivò e Will da bravo cameriere gli illustrò cosa avrebbero mangiato, lo psichiatra non riuscì a trattenere un sorriso.
"Will, non serviva ti sforzassi tanto per me" disse prima di baciarlo con trasporto, come a volerne saggiare le carni. Il cuore di Will batteva come una furia.
Hannibal prese posto a tavola mentre il padrone di casa scomparve in cucina a prendere l'antipasto. 
Will sembrava pendere da ogni boccone di Hannibal, guardandolo con eccessiva attenzione, premurandosi che gli piacesse. Certo, da parte sua Hannibal era particolarmente sadico nei confronti del riccio; mangiava con estrema lentezza, evitando accuratamente ogni espressione che potesse tradirne le emozioni. La verità però era che Hannibal Lecter era, per probabilmente la prima volta in vita sua, commosso. Will aveva cucinato per lui. Will!! Quello stesso uomo che gli aveva ribadito milioni di volte la sua totale incapacità ai fornelli, il nervoso che anche solo l'idea di cucinare gli suscitava. 
Quando finirono l'insalata, Will fece per alzarsi ed andare a prendere il primo, ma, prima che potesse raggiungere la cucina, fu agguantato dal dottore.
"Grazie, Will Graham" gli sussurrò sul collo, sapendo quanto lo amasse, un attimo prima di posarvici un leggero bacio e...svenire! Will allarmato provò a scuoterlo, a chiamarlo, a schiaffeggiarlo, ma niente, il dottore non si riprendeva!!
Andato nel panico, Will chiamò il 911. Era la prima volta che gli capitava di vedere Hannibal così indifeso, come se da cacciatore fosse diventato preda. 
L'ambulanza arrivò quasi subito, il collo e le labbra dello psichiatra si erano gonfiate. Will gironzolava attorno ai paramedici come una madre che proteggeva un cucciolo ferito.
"Sapete cos'ha? Non è colpa mia vero? Non è morto?!" Erano saliti tutti (Will compreso) in ambulanza.
"Il suo amico ha avuto una reazione allergica, per fortuna siamo arrivati in tempo. Sa cosa può averla scatenata?" Will riflettè attentamente, ma era più che certo che Hannibal non gli avesse mai parlato di un'allergia...
"No, no, mi spiace, non ne ho idea."

Hannibal si riprese poco dopo il loro arrivo in ospedale. Aveva ancora le labbra gonfie e faticava a parlare, ma almeno non sembrava più morto o sul punto di morire. Will era steso sul letto accanto a lui, carezzandogli delicatamente i capelli e seguendo il contorno del suo viso con la punta delle dita. "Mi hai fatto prendere un colpo" disse dopo un po'.
"Scusa."
"Perchè non mi hai detto di essere allergico alle arachidi?" chiese il riccio imbronciato.
"Perchè hai messo delle arachidi nell'insalata?" ribattè Hannibal con voce roca.
"C'era scritto in una ricetta che ho trovato online..."
Gli disegnò una ragnatela di simboli sulla guancia, premendo i polpastrelli con più intensità dove sentiva l'osso sporgere. Hannibal rise.
"Hai cercato una ricetta per preparare un'insalata?"
Fece una smorfia di dolore ed aggiunse: "Sai Will, alcuni scorpioni, quando si corteggiano, cercano di uccidersi a vicenda...Devo dunque supporre che tu mi stia corteggiando?"
Graham arrossì violentemente e borbottò un insulto particolarmente colorito sul dove poteva mettersi gli scorpioni ed il corteggiamento. Hannibal rise di nuovo.
"Facciamo così, la prossima volta che vuoi prestarmi le tue attenzioni, che ne dici di un mazzo di fiori o di una scatola di cioccolatini?"
Will avrebbe voluto rispondergli ancor peggio di prima, ma nel vedere la dolcezza del sorriso di Hannibal, nom riuscì a fare altro che sorridergli di rimando.
 
   
 
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