Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: justpieceofyou    27/08/2015    3 recensioni
"ci sono persone a cui sarai legato per tutta la vita da un filo invisibile ed indistruttibile. Non importa se ci avete provato mille volte e mille volte è andata male. Non importa se avete litigato,se a volte non vi siete capiti,se la vita vi ha diviso in più occasioni. Qualsiasi cosa accada,qualsiasi siano gli ostacoli che il destino vi pone davanti,troverete sempre,sempre il modo di restare. Nonostante tutto. Perché siamo fatti per stare con pochi,e certi legami sfuggono alla corrosione del tempo."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SAY SOMETHING.

 
Eccomi tornata con il terzo capitolo  di ‘Say Something’. Innanzitutto devo premettere che era nato in una maniera completamente diversa. Avevo l’intenzione di farvi capire,scrivendo un vero e proprio intero capitolo dalla parte di Robert. Poi ho cambiato idea,quello sarà il successivo. Credo che questo capitolo sia necessario e spero di non essermi sbagliata.
Mi scuso per il ritardo ma ho avuto la febbre con tanto di influenza e sto ancora prendendo l’antibiotico (per cui potete capire che avevo bisogno di riposo e ho dovuto interrompere tutto).
Grazie a chi continuerà a seguirmi,
vi abbraccio.

 
Kristen.
Mi svegliai alle sette,disturbata dal suono del campanello. Chi poteva essere a quest’ora? Doveva essere Riley,mi aveva riportato Joy subito e magari si era dimenticata qualcosa,presa dalla fretta.
Non appena aprii il portone però,vidi l’ultima persona che mi aspettavo di trovare fuori da casa mia:lui era lì.
“posso entrare?”mi chiese,non appena capì che non avevo intenzione di iniziare la conversazione. Non mi mossi di un millimetro.
“Kristen,ti prego. Ho bisogno di parlarti.”
Entrò senza neanche attendere la mia risposta,mentre io chiudevo la porta.
“che vuoi?”
“senti,so di aver sbagliato una valanga di cose. Sto cercando di mettere chiarezza,lentamente,ma ho bisogno del tuo aiuto,non posso farcela da solo. So che chiederti la fiducia è impossibile,solo non ostacolarmi. Voglio solo cercare di essere un padre quantomeno accettabile.”
Ero sorpresa dalle sue parole,sembrava essere tornato il Robert di un tempo.
“quindi?”mi chiese,attendendo una risposta.
“ok,non ti ostacolerò,solo per il fatto che era oramai un anno che non facevi un discorso del genere.”
“è un complimento?”mi domandò curioso.
“direi di sì. Sembrava avessi tredici anni fino ad ieri ed ora … hai recuperato gli anni di maturità che avevi perso?”
“giusto,l’offesa doveva esserci anche nella conversazione civile.”
“stiamo parlando civilmente perché tu sei cambiato,io sono sempre la stessa.”
Il mio tono era volutamente pungente,sapevo che non avrebbe potuto reggerlo per molto.
“vi ho portato la colazione comunque ...” disse,porgendomi un sacchetto bianco contenente dei croissant.
“non posso dare questi a Joy”gli risposi ridendo.
“sotto ci sono i biscotti per lei.”
Rimasi colpita dal suo gesto. Forse aveva davvero intenzione di cambiare.
 
*otto anni prima *
“Kristen,ascoltami. Cambierò per te.”
“noi non possiamo Rob.”
“perché lo dice una casa cinematografica? Io so cosa voglio e non mi arrenderò. Cambierò,ok?”
“no. Non devi cambiare Rob. Io amo ogni cosa di te,ogni tua minima espressione,ogni cosa stupida che esce dalla tua bocca perfetta,ogni minimo gesto della tua mano. Amo te,esattamente come sei. Non devi cambiare.”
Mi sorrise e fu la cosa più bella che avessi mai visto. Mi baciò,nella sua maniera perfetta,dolce e passionale allo stesso tempo.
“non ti lascio più,devi saperlo.” Mi disse,prima di rifondarsi sulle mie labbra.
*  *  *
Il pianto di Joy mi riportò alla realtà.
“posso andare io?”mi chiese Robert sorridendo.
“certo. Io preparo il latte nel frattempo.”
Quando tornò con nostra figlia in braccio,vidi la scena che avevo sempre sognato:lui le accarezzava la schiena mentre lei teneva la testa nell’incavo del suo collo.
“Kris,senti … so che dovrei tenere Joy la sera del 16 gennaio ma non posso e volevo dirtelo già da adesso.”
Non mi aveva guardato negli occhi nemmeno per un secondo.
“come mai?”
“è il giorno del matrimonio..”
Boom. Perché ero così stupida? Sapevo che si sarebbe sposato,ero consapevole di ogni cosa. Anzi no:il mio cervello ne era consapevole,non il mio cuore.
“perfetto. Pensavo volessi tua figlia accanto nel giorno che dovrebbe essere il più importante della tua vita ma meglio così.”
“lei..non lo sa.”
Mi voltai di scatto-“cosa vuol dire che non lo sa?”
“non è a conoscenza dell’esistenza di Joy.”
“mi stai dicendo che ti vergogni di nostra figlia?”
“Kristen ma perché devi sempre vedere il lato negativo? Io ti dico una cosa e tu l’analizzi in maniera sbagliata. Fai di tutto per andarmi contro! Amo Joy più di ogni altra cosa.”
“e allora perché non ne sa niente? Perché glielo tieni nascosto?”
“perché voglio tenere mia figlia per me!”
“non ti fidi di lei?”
vidi il suo sguardo addolcirsi lentamente ed il suo tono diventare amichevole-“non lo so. Mi ha fatto firmare un contratto pre-matrimoniale. Io,io non lo so. E preferisco tenere Joy fuori da questo.”
Mi avvicinai a lui in maniera lenta-“Robert,non sono io a doverti dire come devi comportarti ma fai chiarezza prima di compiere un passo così tanto importante. Sono totalmente sincera adesso e stai per sposarti,non dovresti avere dubbi.”
Mi sorrise-“hai ragione. Allora vado,torno domani.”
Prima che uscisse dalla porta,gli dissi-“sono felice che tu non le abbia detto nulla.”
 
Robert.
La conversazione con lei mi aveva distrutto.
‘fai chiarezza’. La gente continuava a ripeterlo. Tom. Marcus. Lizzie. Mia madre. Mio cugino. Dakota. Riley. Ora persino lei. La differenza consisteva nel modo in cui l’avevano fatto. No,non è vero. Il fatto è che è lei e basta. Che qualunque cosa dica,per me avrà sempre ragione.
‘non dovresti avere dubbi’. Una frase. Difficile persino da analizzare. I dubbi ce li ho per colpa tua,cara Kris … cara te. La mia mente era totalmente confusa. Al terzo bicchiere di birra,mi imposi di smetterla. E lo feci solo perché avevo l’immagine di lei abbracciata a Joy nella testa. Era l’unica cosa nitida.
 
*quattro anni prima*
“Rob … Rob,ti prego. Smettila di bere.”
Ero furioso. Non avevo mai sofferto così tanto,non avevo mai pensato che si potesse davvero sentire il cuore spezzarsi. Eppure mi era appena successo.
“Rob,mi stai ascoltando?”
Nella stanza silenziosa si sentivano solo suoi singhiozzi,lamenti,sentivo il suo pianto. Era decisamente troppo.
“mi chiedi di smetterla di bere,eh? Ma sai perché lo faccio? Te lo dico io,per togliermi dalla testa l’immagine del tuo bacio con quel puttaniere,ecco perché. Non riesco a vedere altro!”
Il suo pianto mi irritava. In quel momento,tutto di lei mi infastidiva.
“Kristen Stewart,mi stai ascoltando?”urlai,mentre lanciavo al muro una bottiglia di Jack Daniel’s.
Vidi le sue gambe stringersi verso il petto,mentre continuava a piangere e ad implorarmi di ascoltarla. Avrei dovuto sprecare il mio tempo a sentire le sue pagliacciate? La persona della quale mi fidavo di più mi aveva tradito. Senza pietà. Ed io avrei fatto lo stesso. La trascinai per un braccio,mentre le sue lacrime aumentavano,e la scacciai fuori di casa. Le tirai un calcio,mentre lei cercava di aggrapparsi alla maniglia,alla porta o a tutto quello che trovava a portata di mano.
No,non la odiavo. L’unico odio che provavo era verso me stesso,che riuscivo ad amarla comunque.
L’aria iniziava a farsi pesante,mi mancava la mia fonte d’ossigeno. L’avevo perdonata. Lo avevo fatto perché senza di lei non ero capace di vivere.
*  *  *
Solo adesso riuscivo a rendermi conto di quanto effettivamente tenesse a me,di quanto mi amasse. Aveva lottato. Contro tutto,contro coloro che le dicevano che avrebbe dovuto farsene una ragione,che non le volevo parlare. Ogni notte mi aspettava fuori dal cancello,dormiva lì con le sue lacrime,e se ne andava quando le dicevo che doveva farlo. Poi tornava,tornava sempre.
Io invece,ero solo uno stupido idiota. Un idiota che lei odiava.
 
“Robert,mi stai ascoltando?”mi chiese per l’ennesima volta.-“stavo appunto dicendo che il mio vestito sarà nero.”
“nero?”chiesi con un sorriso scettico.
“Beh,io sono d’accordo. Sarà un funerale non un matrimonio!”si intromise Lizzie,prima di chiedermi-“Joy dov’è?”
Guardai mia sorella,mentre lei mi fissava spaventata. Sapevo che prima o poi qualcuno non sarebbe riuscito a mantenere il segreto,vivere di nascosto era snervante.
“chi è Joy?”
“nostra cugina. Non verrà al matrimonio perché cambia spesso residenza,per via del suo lavoro. Mi ha chiamato prima e mi sono dimenticato di avvisare Lizzie.”risposi,preso dal panico.
Vidi lo sguardo di mia sorella tranquillizzarsi lentamente,poi uscì dalla porta.
 
‘non è vero che il vero amore non ha dubbi. Non è vero che chi si ama non cade,non piange,non perde. Solo che l’amore vero poi si rialza,si guarda negli occhi e si asciuga le lacrime,si prende per mano e ricostruisce. Non è vero che l’amore regala solo sorrisi,che è perfetto,che non ferisce mai. L’amore,quello vero,cade,sembra svanire,si logora e si sporca ma è amore e va avanti. L’amore,quello vero,non è quello perfetto. È quello che,in tutte le sue imperfezioni,prende coraggio e resiste. Anche alla paura.’
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: justpieceofyou