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Autore: ChicaFeliz    30/08/2015    1 recensioni
Ciao a tutti, sono ChicaFeliz e un pò di tempo fa ho cambiato casa e tra dei vecchi scatoloni ho trovato una cosa strana, un vecchio diario. Indovinate un pò a chi è appartenuto? A Mia Colucci l'integrante della famosa band Erreway e siccome sono una brava persona ho deciso di condividere qualche pagina con voi.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mia Colucci
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23/11/2003
Caro diario,
E' già passata una settimana dall'ultima volta che ho messo su carta tutte le mie preoccupazioni e dubbi. Le cose sono andate un pò meglio di quanto immaginassi. Papà all'inizio era arrabbiatissimo, non la smetteva di urlare e minacciare Manuel di morte. Mi ha detto delle cose terribili ma quella che mi è rimasta più impressa è stata l'ultima frase, il suo tono era così freddo e distante quando ha pronunciato quelle quattro parole che mi hanno perforato l'anima -Mi hai deluso profondamente- forse è stato il suo sguardo a ferirmi di più, era così triste e cupo come se mi volesse dire "dove ho sbagliato, credevo di averti cresciuta bene, non sono più orgoglioso che tu sia mi figlia". Ok forse sarà stata solo una mia impressione me da quando ho memoria mio padre non mi ha MAI guardata in quel modo, nemmeno quando ho disegnato la mia casa dei sogni sul suo importantissimo contratto, o quando ho rotto il suo preziosissimo vaso antico. Si, mi puniva e mi sgridava ma dopo un pò passava tutto e lui tornava ad essere il mio papino adorato. Questa volta è stato diverso, non mi ha rivolto parola per una settimana, ma da un lato lo capisco probabilmente anche io al suo posto avrei reagito allo stesso modo, o almeno credo. Ora le cose vanno un pò meglio, ha ricominciato a parlarmi anche se è ancora freddo, credo gli serva più tempo. Peccato che non sia lo stesso per Manuel, ogni volta che viene a prendermi gli lancia certe occhiatacce, almeno non vuole più ucciderlo o forse lo vuole ancora ma perlomeno non glielo grida più in faccia. Forse con Manuel ha bisogno di molto più tempo. Spero che le cose si sistemino. Fortunatamente Manuel mi da sempre forza, è sempre pronto ad ascoltarmi e consolarmi. Però devo dire che ci sono state altre cose positive in questa situazione, sapevo già che Sonia mi avrebbe difeso a spada tratta, quello che non immaginavo è che lo facesse anche Marizza. Dopo la litigata, conseguenza della bella notizia appresa, papà ci ha cacciati tutti fuori dal suo studio. Io non vedevo l'ora di andar via mi sentivo mancare, non ce la facevo davvero più a reggere quell'atmosfera. Così ho ringraziato il cielo e sono corsa fuori seguita a ruota da Manuel e da una Sonia molto, ma molto incazzata che tentava di tranquillizzarmi. Credo che se in quel momento avessi visto la scena al di fuori sarei scoppiata a ridere era una situazione tragicomica. C'era Sonia che borbottava parole come "stupido di un Culocci" "invece di starle vicino" "povera Mia" e tra un borbottio e l'altro mi sorrideva dicendomi di stare tranquilla e che tutto sarebbe andato bene, Manuel al mio fianco che si era mangiucchiato tutte le unghie delle mani, temevo che in assenza di un' altro anti stress avrebbe iniziato a divorare le mie, ma anche lui non smetteva di ripetermi di stare calma , che era solo un momento e che non mi avrebbe mai lasciata sola. Strano a dire ma in tutto quel caos l'unica davvero calma ero io, e so che sembra assurdo esserlo dopo una litigata del genere, ma passato il brutto momento mi sono sentita libera, certo ero ancora molto scossa ma mi ero tolta un peso. Ora la notte riesco a dormire, sono più serena mi sento molto meglio ad aver confessato tutto. Insomma in tutto quel trambusto non mi ero proprio accorta che Marizza fosse rimasta dentro, me ne sono resa conto solo quando ho sentito la sua voce provenire dallo studio di papà, non urlava ma era molto alterata e gli ha detto queste esatte parole "Franco capisco che questa per te non sia la notizia più bella del mondo, ma tu sei suo padre ed è tuo dovere stare vicino a tua figlia sopratutto nei momenti duri. Perchè non so se ti sei reso conto che qui la parte peggiore l'ha avuta Mia, è lei che si ritroverà mamma a soli diciassette anni, è lei che dovrà affrontare gli sguardi e i commenti della gente quando la vedranno col pancione, ed è sempre lei che dovrà rinunciare alla sua adolescenza. E so già cosa stai per dirmi, l'ha voluto lei poteva stare più attenta, ed è vero qui nessuno sta mettendo in dubbio che Mia abbia commesso un errore, ma pensa che ci sono cose di gran lunga peggiori, ci sono ragazze che alla sua età devono lottare contro malattie orribili e nel peggiore dei casi nemmeno se la cavano e i genitori sono costretti a guardare senza poter far niente per aiutare i propri figli. Tu invece hai l possibilità di facilitarle un pò le cose, lei ha bisogno del tuo sostegno. Franco è un bambino, non un mostro e un bambino è sempre una cosa bella. Su ora cambia faccia che non è morto nessuno, diventerai nonno, vedrai che quando nascerà gli vorrai subito bene, e poi avrai qualcun altro con cui essere super protettivo, un pò troppo per i miei gusti, ma sono sicura che sarai un nonno fantastico." Giuro che ricordo ogni singola parola che ha detto e per evitare di dimenticarle in seguito ho deciso di trascriverle quì, non dimenticherò mai quello che ha fatto per me. Mio padre è rimasto senza parole, e a quel punto sono stata certa che la mia sorellina aveva fatto breccia. Lui si è preso il suo tempo per riflettere, un pò troppo per me, ma ora sta cercando a poco a poco di recuperare il rapporto con me. Come ho già detto gli serve tempo, devo solo essere paziente e tutto tornerà come prima. Quando Marizza è uscita dallo studio avevo gli occhi lucidi per l'emozione avrei voluto abbracciarla fortissimo, ma mi sono trattenuta la conosco fin troppo bene ha bisogno di mantenere la sua facciata da dura, infatti appena uscita ha chiesto in modo molto brusco che cosa ci facessimo ancora lì, e se avessimo ascoltato qualcosa, ho preferito mentire e dirle che agiati com'eravamo non c'eravamo nemmeno accorti che lei fosse ancora dentro, il che in parte è vero. Sono sicura che abbia apprezzato, infatti con la sua solita gentilezza mi ha intimato di smetterla con i miei soliti piagnistei, di sparire da li e ha anche aggiunto che per il momento sarebbe stato meglio lasciare in pace mio padre e che quando fosse stato pronto sarebbe venuto lui da me. Nonostante tutto non mi sento soddisfatta, vorrei trovare un modo per ringraziarla, senza che se ne accorga, potrei andare da lei e abbracciarla all'improvviso senza una ragione apparente, ma se lo facessi so che mi prenderebbe per pazza, ho anche pensato di regalarle qualche gioiello, o i mie vestiti nuovi tanto a me non staranno più, o anche il mio profumo preferito, ma so che se facessi una di queste cose molto probabilmente mi darebbe un pugno in faccia e mi darebbe della stupida oca. E quindi sono a punto da capo...forse potrei portarle la sua colazione preferita a letto, lei adora fare colazione a letto, e se si insospettisce le dico che le donne incinte amano preparare colazioni per i loro familiari o qualche altra stupidaggine del genere. Uffa perchè doveva capitarmi una sorellastra così orgogliosa. Vabbè qualcosa mi inventerò, ora vado a prepararmi che tra un pò Manuel passa a prendermi per portarmi al cinema e a cena.
Mia, speranzosa in un futuro migliore.
   
 
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