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Autore: Sevvina    30/08/2015    1 recensioni
* SPOILER SEASON THREE FINALE *
Voglio fondermi con te; tra il sudore e il sangue, le parole e i silenzi, le braccia e i respiri.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hannibal Lecter, Will Graham
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ CAN’T LIVE WITHOUT YOU ~

Ho perso. Nel momento in cui accetto la tua mano per rialzarmi, so di aver perso. Ho perso contro quest’amore troppo forte che ha messo in ginocchio anche me, alla fine. Ha perso quella versione di me stoica e impassibile in tua presenza, la quale ha sempre negato la parte più oscura di sé a favore della parte propensa al bene. Quel bene è sulla bocca di tutti, eppure nessuno lo sceglie veramente. Ho a lungo negato a me stesso i sentimenti più nocivi, o fatto resistenza alla malata attrazione tra noi, ho urlato e mi sono opposto a ciò che stavo inevitabilmente diventando. Tu, in principio, vedesti in me quello che sono ora, come tutti i bambini portano già in sé la vecchiaia, tutti i lattanti la morte[1]. Mi sono adattato, mi sono evoluto, sono divenuto l’uomo che non si regge sulle proprie gambe e che viene sostenuto in piedi da te. Le ferite non fanno più male di questa sensazione profondamente sconvolgente e nuova. Ammetto che m’ero gettato un pugno di sabbia negli occhi, per non guardare il mio vero riflesso allo specchio dell’anima: quello che hai sempre cercato di far uscire allo scoperto, quello che hai sempre persuaso, stuzzicato, al quale hai rivolto le tue più curiose e ammaliate attenzioni. Ora quella parte che ho rifiutato a me stesso esce allo scoperto sotto la luce della luna, che ci benedice in nome dell’amore che brucia nei nostri cuori fin troppo mutilati, bisognosi di un sicuro riparo dalle stilettate. Questo Will coperto di sangue tra le tue braccia e che non ha la forza di sostenere il tuo sguardo, ha visto. Ha visto la bellezza, la quale si è mostrata interamente per quella che è, senza veli né censure. E’ l’amore che ci permette di vederci per quelli che siamo, finalmente dopo tante parole che hanno mirato alla testa e azioni che hanno colpito il corpo, dopo addii e riunioni, stavolta l’amore è uscito di prigione e mi fa soltanto pensare che tutto quello che vedo è bellissimo. Questo amore non conosce bene e non conosce il male; è una mano che salva, e una mano che uccide: salva la mia anima e l’affida alle tue cure, unico essere che vede la meraviglia dove gli altri vedono la crudeltà, ma uccide la razionalità, uccide ogni briciola di sanità, uccide le regole, cancella i confini, non tiene conto di ciò che è moralmente accettabile e ciò che non lo è. Ma mi direi che il bene non esiste, ma esistono solo le azioni che si compiono in nome dell’amore; e se è per amore allora le azioni sono giuste. Sento la giustizia nel nostro abbraccio benedetto dalla luna, sento finalmente la libertà di essere con te; tu che non sei più dietro di me, al buio, a sussurrarmi all’orecchio ordini e persuasioni, ma davanti a me, ad accogliermi. Respiro amore dalle tue labbra, sicurezza tra le tue braccia, casa ascoltando il tuo cuore battere in sincrono col mio.
Per te, Hannibal, non deve essere mai cambiato niente. Non hai mai fatto mistero dei tuoi sentimenti, hai sempre scelto le parole che Amore ti suggeriva, sperando di sortire, prima o poi, l’effetto desiderato in me. Per me hai rinunciato alla tua cara libertà, hai rinunciato alla dignità affinché sapessi dove trovarti. Nel momento in cui tengo la testa appoggiata al tuo petto, rivelo a me stesso, stupito, come la tua influenza ha funzionato, come mi hai veramente cambiato, come sei riuscito a farmi dipendere dalla tua persona, come hai ottenuto quello che volevi avendomi qui, ora, con te, con la mia volontà di esserci. Voglio fondermi con te; tra il sudore e il sangue, le parole e i silenzi, le braccia e i respiri. Sento che insieme non siamo altro che peccatori sanguinanti, che hanno trovato pace all’inferno; ma in ogni peccato c’è la grazia che solo noi vediamo, chiudendo gli occhi, reclinando la testa e immergendoci nella tranquillità del torrente. Sto ancora abbracciando il diavolo dalle corna di cervo, che mi tiene stretto a sé col potere dell’amore; abbraccio la parte oscura della luna, senza la quale, quella luna che ci guarda adesso non giudicando alla maniera degli esseri umani, non esisterebbe affatto. Come non esisterei io, senza te.

[1] Citazione dal libro “Siddharta” di Herman Hesse.
§ Sevvina §

 
  
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