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Autore: Theautumncolours    03/09/2015    1 recensioni
"È così che ci si sente quando cerchi di fare l'abitudine di chi hai ormai perso.."
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei scappar via da queste notti dai volti tutti uguali ed asettici.
Vorrei rincorrere il pensiero che mi tira disperatamente verso altri orizzonti, nulla di delineato e previsto, qualcosa di impreciso. Ma un'imprecisione che la mente di ogni pensatore formula di tanto in tanto, mentre si sofferma con udito spento su qualche superficie con lo sguardo penetrante e sognatore di altre realtà che appartengono al passato ma che desiderano il futuro. 
È così che ci si sente quando ormai cerchi di fare l'abitudine di chi hai perso, e se l'ho appena scritto come qualcosa di certo e determinato probabilmente è così, oppure è solo la convinzione mista alla rabbia e alla tristezza che porge qualcosa di certo a qualcosa a cui ci hai sperato fin troppo tempo fino a morire disperato.
Perché nessuno di noi due ha voluto cedere questo fottuto orgoglio da tempo ormai stabilito, perché mi fa rabbia solo sapere che ciò si ripete da tempo e ci ricasco ogni volta, in questa dannata trappola che abbiamo costruito insieme e da cui io stessa inizialmente volevo fuggire ma fuggendo ho scoperto di starci correndo perennemente sopra di essa, senza darne una beata e sacrosanta fine.
Ed è proprio una fine che non riesco a sbattere giù, perché non smetto di pensarti e so che ciò ormai non è più ricambiato, se solo avessi dato un senso a quello che ti chiamavi sbaglio probabilmente non starei qui a scrivere stupide lettere di malinconia ma starei sicuramente baciandoti quelle fottute labbra o semplicemente a respirarti e ad ammirarti in tutta quella fottuta bellezza cui non riesco a porre un'altra fine.
Sai, ti ho sognato anche stanotte. 
Non sono mai riuscita a dirti quante volte ti sognassi la mattina dopo, perché ferisce più di tutt'altro sapere che per te sia solo un qualcosa che al momento ti ho dedicato, parte dei miei attimi. O forse no, nottate intere. Già, penso sia una persecuzione ormai sentirti addosso persino quando credo che potrò finalmente smettere di pensarti e darmi tregua per tutta la notte. Perché magari tutto potrà sembrare semplice davanti ai tuoi occhi e Dio solo sa quanto vorrei stare lì e concentrarmi sui tuoi occhi cercando di farmi trasmettere da essi ogni singolo pensiero che nascondi. 
Aspetto la notte e ti ritrovo nel volto di queste righe. Una volta mi dicesti che per calmare ogni fottuto pensiero che mi ronzava in testa non avrei dovuto mai mettermi a scrivere perché così non avrebbe fatto altro che aumentarne il potere su di me in modo che prenda in modo semplicissimo il sopravvento.
Ma a chi non piacerebbe scrivere di qualcosa che ha paura di dimenticare, un giorno impreciso?
Non so nemmeno io cosa provo scrivendo di te, perché so che a te ormai non importa più niente e persino a me non dovrebbe fottermi più niente di niente. E sai, non ho mai avuto quella sicurezza di confermarti come si deve i miei sentimenti perché mi sento un bambino insicuro persino di conoscere se stesso. Non capiresti. Avrei solo peggiorato le cose, ma il desiderio è aumentato lo stesso come avevo previsto. chissà che starai facendo ora, se starai scrivendo anche tu qualche riga alla persona a cui dedichi il tuo tempo. Ormai non fa nemmeno male, di più. Tutto fa più effetto di sera, tutto è reso più intenso dalle melodie che fluttuano in testa che sbattono contro le frasi che sto urlando ad alta voce nella mia testa, tra di esse sento anche il dibattito fra le parti di me che si dividono incitandosi a vicenda chiedendosi se tu debba tornare o restare lì per sempre. Per sempre nell'oscurità chiara dei miei pensieri.
Non ti ho mai visto, non ho mai potuto dare un senso figurale e realistico al tuo volto che mi fissa sullo schermo, non ho mai potuto toccarti, carezzarti, guardarti, sorridere ai tuoi occhi, lasciarti parlare e osservarti mentre ridi. 
Non so quale parte di tutto l'insieme che mi si ritorce contro, nel mio stomaco, sia il più significativo.
Così stanotte ti ritroverò, ci ritroveremo a parlare del più e del meno attraverso la pura immaginazione che questi maledetti sogni riescano a darmi. L'ultima possibilità che ho di vederti, magari. 
Fottiti. 
Non avrei nemmeno il coraggio di starti lontano per quanto ti possa desiderare, ma così non succederà mai. Diamine. È la fine, è tutto finito, 
Questo è ciò che pensi, ma posso vendermi l'anima e scommettere che a me ci pensi, diavolo. Sì che ci pensi.
E quel cazzo di orgoglio che hai nel cuore, quando cederà, sarà già troppo tardi. Ci avrai pensato mille volte, penserai che sia io nuovamente a doverti mostrare qualcosa, se esisto ancora. Ma credimi, mi sono ripromessa che non ti cercherò, forse mai più. 
Cerco di farmene una ragione, aspettando invano che scagli la prima arma.
Nuovamente è passato un'altro giorno, all'apparenza normale. With or without you mi risuona in testa miliardi di volte come se volessi cercare di dare una risposta a quella domanda. Non riesco a trattenere più di quanto possa immaginare la rabbia, le lacrime ed il leggero tremito del nervosismo che mi provochi e che mi hai provocato fino ad ora. Non riesco. Ho provato a dirmi di condividere tutto questo con qualcuno in grado di potermi aiutare, ma so che si stancherebbe di ascoltarmi pronunciare solo il tuo nome per quante volte ho parlato di te alle persone come qualcosa di così prezioso che prima o poi avrei visto. 
E invece non so come cazzo si fa a sparire nel nulla come se niente fosse, come se per te tutto ciò sia normale, come se fossi un'altra persona che ha fatto parte della tua vita. E in preda alla disperazione io continuo a cercarti, e non so più se vorrei perderti o prenderti.
   
 
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