Il gelido freddo soffia tra i miei
argentei capelli.
Questi si alzano, danzano lentamente
sul
mio viso, picchiettano fastidiosamente la mia pelle avorio e mi
offuscano la
vista, mentre guardo il grigio cielo che si estende sulla mia terra.
Il Frejlord.
La mia mente offuscata da mille
pensieri, da mille volti. I
volti del mio popolo, il mio fedele, il mio eterno.
Esso mi segue da
che il mio cervello li
ricorda. Ripone delle speranze in me, delle speranze per il mio futuro.
Un
futuro da sovrana, portatrice di luce e di prosperità.
Vivono da sempre questa speranza come se fosse l’unica retta
via, come l’unico
teatro davanti ai loro occhi. Un lieto fine raggiungibile.
Ma freddo e difficile.
Sono certa di voler fare qualcosa per queste anime in cerca
di futuro, ma
non sono sicura delle mie azioni. Io, regina del Frejlord, spirito
libero dall’arco
ghiacciato , pronta a difendere la mia terra e il mio popolo.
Ma non da sola. No. Ho bisogno di loro.
Ho bisogno della loro fiducia. Ho bisogno che in loro nasca lo spirito
combattivo di poter riuscire a raggiungere questo traguardo, in questi
giorni
bui e torbidi.
Qui e oggi, con i polmoni freddati e il mio arco in mano, i miei occhi
che danzano
sul panorama nitido e pallido in fronte a loro giuro solennemente di
combattere, con unità e con gentilezza. Con
lealtà e trasparenza. Con
sacrificio e speranza.
Insieme a coloro che mi appoggiano, che mi mandano avanti e mi
sostengono.
Per il mio popolo.