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Autore: Sofia_Ariel    04/09/2015    3 recensioni
“Ancora con questa storia del Brolin! Tu.. Tu sei peggio di quelle fan maniache!”
“Si, assolutamente!” rispose Katie ridendo di gusto. “Sono una Merthur e Brolin shipper accanita! E questa è una missione che devo compiere per tutte le ragazze del fandom che la pensano come me!” concluse con aria teatrale.
Eoin rise ancora di più e le mise sotto il naso il suo bicchiere ormai mezzo vuoto.
“No, tu sei ubriaca.. ubriaca e pazza!” le soffiò l’amico all’orecchio, mentre la ragazza rideva e si svuotava in un sorso il bicchiere.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bradley James, Colin Morgan, Eoin Macken, Katie McGrath, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quanti di noi non hanno fatto almeno una volta pensieri impuri giocando al Twister? Io l’ho sempre visto come un ottimo espediente per situazioni imbarazzanti… Dunque.. perché non far sì che siano i nostri amati Brolin i protagonisti di questa avventura?
Prendetela come una storiella senza pretese, fatta per divertire, sperando di riuscire nell’impresa!

Buona lettura lettori :D








 Il nuovo spettacolo di Rupert si era appena concluso con un discreto successo; la platea sembrava reagire bene all’opera appena vista, e i suoi ex colleghi di lavoro non potevano che esserne fieri. Il successo di un caro amico era sempre ben gradito!
La prima a balzare in piedi fu Katie, che immediatamente spronò il resto del gruppo ad imitarla. Angel fece strada agli amici fino a raggiungere il camerino di Rup, poi bussò.
“Amore! Ci sono visite!” cantilenò la ragazza felice.
Il giovane malcapitato aprì la porta del camerino e si ritrovò letteralmente sommerso da una matassa indistinta di corpi. Quando riemerse da quel mega abbraccio (abbraccio per dire! In realtà era più simile a una presa di rubgy soffocante), Rupert potè distinguere oltre la soglia il sorriso smagliante della sua fidanzata e le risate di Colin e Katie, mentre sul pavimento, ancora uno addossato all’altro, il resto dei cavalieri di Camelot.
“Ragazzi piani o me lo ammazzerete!” esalò Angel tra una risata e l’altra.
“Oh andiamo Angie, non te lo sgualciamo mica il tuo bel pulcino” pigolò Eoin togliendosi il braccio di Tom di dosso. “Preoccupati piuttosto per me, sono appena stato investito da cento chili di muscolo!”.
“In un modo o nell’altro voi due finite sempre uno sopra l’altro, chissà perché!” scherzò Adetomiwa, provocando altre risate.
“In onore dei vecchi tempi!” aggiunse Brad, riferendosi alla famosa ship ‘Pergwaine’.
“Non fatevi sentire da Laura, sarà anche minuta ma gelosa com’è vi metterebbe tutti nel sacco!” s’intromise con voce squillante Katie.
“A proposito Tom, come mai non l’hai portata?”
“Ha detto che si sentiva stanca.. inoltre questa sera ceneremo insieme, a quanto pare ha qualcosa di importante da dirmi”.
“Uuh ahia amico! Spero non ci siano guai in vista!” fece con finta preoccupazione Alex.
“Speriamo di no!” disse Tom ridendo. “Rup, ha comunque insistito nel farti i più grossi auguri di questo mondo per la tua prima, e si scusa per non essere potuta venire.”
“Amico, figurati! Ringraziala tanto!” rispose Rupert dopo aver ricevuto una pacca sulla schiena da Tom, che ora si scusava di non potersi trattenere oltre.
Il giovane muscoloso dunque salutò con un gesto della mano tutti i presenti e si congedò.
“Aaah sono già le otto! Quindi andiamo a mangiare?” esordì Eoin sfregandosi le mani come un bambino.
“A dir il vero.. Io e Angel avremmo organizzato una serata un po’ più intima…” iniziò timidamente Rupert.
“E io ho promesso a Kaya che sarei stato con lei” ammise Alex.
“Ragazzi che palle! Non riusciamo più a fare una serata insieme come si deve!” si lamentò l’irlandese.
“Beh, io e Katie volevamo mangiare qualcosa a casa e magari uscire a bere qualcosa.. chi vuole unirsi è sempre ben accetto!” si inserì con voce calma Colin.
“Grandioso! Io ci sono!” accettò immediatamente Eoin.
“Ottimo Cols! Eoin.. ci aggiungiamo alla coppietta?” chiese Brad, una punta di acidità nella sua voce.
“Oh andiamo finiscila con questa storia!” rispose Katie nascondendo un sorriso dietro la mano, mentre al suo fianco Colin si irrigidiva imbarazzato.
Il resto del gruppo si guardò quasi a disagio, finché Angel non tossì per rompere il silenzio.
“Ehm-ehm.. dunque, vogliamo andare? Rup?” chiese teneramente.
“Certo! Ragazzi, grazie ancora per essere venuti! Il vostro appoggio è stato fondamentale! Mi raccomando non perdiamoci!”
“Ci vediamo alla prossima no? Sicuro toccherà ad una prima di Colin” aggiunse Alex.
“Non si ferma mai il piccolo Dumbo, probabile!” concordò Brad facendo nascere una risata generale.
“Quanto ti odio James!” scosse il capo il povero Colin.
“Bene, noi andiamo, Edun ti unisci a noi si?” chiese Eoin.
“Certo, ma solo per cena che domani ho il volo presto” disse con voce sconsolata Adetomiwa.
“Ripeto, che palle!” sbuffò il giovane in pieno stile-Gwaine.

***

La cena era trascorsa come ci si poteva aspettare: alla fine si erano rifugiati nel piccolo appartamento di Colin e avevano ordinato thailandese. Bradley ed Eoin si erano sfidati a provare i piatti più speziati e piccanti che il menù offriva, e poco ci mancava che dalle loro orecchie uscisse fumo stile teiera umana impazzita. Mentre le loro facce andavano a fuoco e la tosse di entrambi non accennava a placarsi, Adetomiwa si gustava il suo buon “Tom Yum Kung”, ovviamente senza smettere di ridere davanti al teatrino dei due amici, in buona compagnia di Colin, che assaporava una tipica “Som Tam” vegetariana e Katie che invece si era lanciata su un insolito “Khao Pad”.
Dopo fiumi di acqua e abbondanti bicchieri di birra, i nostri cinque eroi della serata si spostarono in salotto. Brad stava curiosando, come sempre, tra le cose del suo collega quando non estrasse, con faccia trionfante, una scatola perfettamente quadrata, colorata di blu, verde, rosso e giallo.
Colin lo guardò in un misto di esasperazione e terrore.
“No, Brad, non puoi far sul ser-..”
“TWISTEEEEEEERRRR” saltò giù dal divano Eoin correndo ad appropriarsi del gioco di società.
Col si schiaffò una mano in faccia.
“Dio no!”
Katie rise divertita e lo trascinò in piedi.
“Figo! E’ da troppo tempo che non ci rigioco! Avanti Morgan, so che anche tu in fondo vuoi giocarci.” Lo sfidò la donna alzando le sopracciglia.
“Certo, talmente tanto che lo avevo accantonato tra le cose da buttare!”
“Grandioso, giochiamo?” si aggiunse Adetomiwa.
“Ehi ma tu non dovevi andare a nanna presto?” gli ricordò Eoin.
“Beh.. per un quarto d’ora di risate assicurate non vale la pena andarsene a dormire” rispose lui con un occhiolino.

I tre ex cavalieri si diedero da fare affinché la stanza fosse priva di mobili, così che Katie potesse stendere il grande tappeto da gioco sul suolo. Colin li guardava, seduto sul divano e le gambe accavallate, con atteggiamento del tutto noncurante.
“Grazie dell’aiuto, signor Morgan” lo rimproverò Bradley con quel suo cipiglio sarcastico da finto offeso.
Colin rispose con una scrollatina di spalle facendo scuotere la testa del biondo.
Il gioco ebbe inizio: Colin girava il tabellone (almeno quello, erano riusciti a convincerlo a farlo), e gridava i comandi ai quattro ragazzi, che già stavano in posizione di partenza.
“Katie, mano destra rosso!” esclamò con enfasi il vecchio Merlino, mentre la ragazza si chinava.
“Brad, piede destro verde!”.
Dopo neanche una decina di comandi, i quattro giocatori già si ritrovavano irrimediabilmente avvinghiati uno all’altro, in un incastro scoordinato ed instabile.
“Katie mano sinistra giallo!”.
La ragazza sbuffò per lo sforzo e si allungò fino a raggiungere il traguardo. Adesso, si trovava perfettamente a cavalcioni su uno gioioso Eoin, che era praticamente del tutto sovrastato da tutto quel ben di Dio che era il seno di Katie.
“Io AMO il Twister!” disse il ragazzo sognante, facendo ridere tutti talmente tanto che il groviglio di corpi rischiò di crollare.
“Eoin attento a quello che fai” lo minacciò con fare scherzoso lei.
“Colin, non dovresti difendere la tua ragazza da tale esuberanza?” chiese Brad, il collo teso per via della posizione assurda in cui si trovava (esattamente con un braccio sotto la schiena di Adetomiwa e una gamba vicina a quella di Eoin).
Colin stava per controbattere ma Katie lo fulminò con lo sguardò. Colin si ammutolì, non capendo a fondo le intenzioni della ragazza. Sembrava volesse in tutti i modi assecondare le stupidaggini che quell’idiota continuava a ripetere; era da un po’ di tempo che Brad si era convinto che tra lui e Katie ci fosse del tenero, cosa assolutamente non vera e del tutto priva di fondamento, e la cosa più assurda era che Katie gli desse corda.
“Avanti Col, continua” gli disse con voce angelica.
“Oooook… Ehm, Ade, a te. Piede sinistro rosso!”
Il ragazzo allungò il più possibile il piede, che però andò a finire sulla mano di Eoin che la ritrasse istintivamente, trascinando per terra l’allegra brigata ormai crollata definitivamente. Colin scoppiò a ridere per quel finale disastroso, e tutti quanti finirono con l’imitarlo.
“Ragazzi.. ragazzi.. aiuto!” riuscì a dire Adetomiwa tra le risate, mentre si alzava da terra. “E’ ora che me ne vada..”
“No no non puoi andartene! Dobbiamo smaltire tutta la birra che ci è rimasta!” protestò Eoin.
“Se non ne avessi comprata a litri!” fece notare Katie.
“Shh, la birra non è mai troppa. Così come il whiskey! Col, è vero che ci offri un po’ della tua scorta?”
Eoin sapeva infatti che l’ultimo cugino che era venuto a trovare il suo amico a Londra lavorava in una prestigiosa distilleria irlandese, e l’aveva omaggiato con i migliori tra i suoi prodotti.
“Si, e poi come torni a casa? Un cicchetto di quello e non ti reggi in piedi!” lo punzecchiò Colin.
“Oh avanti non essere tirchio!”
“Mentre voi discutete, io me ne vado ragazzi, buon proseguimento di serata!” disse il ragazzo dalla carnagione scura, facendo l’occhiolino a Colin e salutando tutti, per poi chiudersi la porta alle spalle.
“Insomma questo whiskey?!” riprese Brad.

***

Alla fine, ad un bicchiere di birra ne era seguito un secondo e poi un terzo, e ad un assaggino del super acolico ne era seguito un altro.
Avevano acceso la radio ad alto volume e tutti e quattro i ragazzi ridevano felici, erano ilari, di quella ilarità senza pensieri tipica di chi alza un po’ troppo il gomito. L’orologio segnava la mezzanotte passata e i giovani non avevano alcuna intenzione di riposare.
“A RUPERT!” gridò Eoin alzando il bicchiere di birra con uno scatto che fece rovesciare parte del liquido sul pavimento.
“No no.. abbiamo già brindato a lui!” ricordò Katie, “Al mio Colin!” gridò la ragazza.
Colin rideva, beato, con la testa ovattata dalla sbronza e dalla musica. Non si rese neanche conto che Katie gli aveva gettato le braccia al collo e lo aveva baciato all’angolo della bocca.
“WOOH WOOH!” gridò Eoin, fiondandosi sui due e iniziando a saltellare come un matto. Nella foga trascinò con sé Brad, che fino a quel momento aveva condiviso la gioia dei ragazzi ma che ora era diventato improvvisamente serio, quasi.. arrabbiato.  Colin lo notò con la coda dell’occhio, ancora un sorriso sornione sulle labbra, che scomparve immediatamente quando vide il biondo allontanarsi, voltandogli la schiena e dirigendosi verso il piccolo balconcino.
Colin si distaccò in fretta dall’abbraccio degli amici e seguì il suo asino reale, faticando per mantenere una traettoria il più dritta possibile.

“Ehi, dove diamine sono andati quelli?! Seguiamoliii!” e Eoin provò a lanciarsi verso di loro, ma Katie lo trattenne per un braccio.
“No no non faremo nulla di tutto questo, o i miei piani andranno in fumo!” disse risoluta la donna.
Eoin la fissò negli occhi per lungo tempo, poi scoppiò a ridere.
“Aaah, sei proprio una stregaccia! Allora tu e Colin.. è tutta un’esca!” sputò fuori l’irlandese, che finalmente aveva capito.
“Esatto! Quelle due patate hanno bisogno di darsi una mossa, non possono continuare per tutta la vita a bisticciare come due colombe e non concludere niente. E quindi mi sono data da fare io!”.
“Ancora con questa storia del Brolin! Tu.. Tu sei peggio di quelle fan maniache!”
“Si, assolutamente!” rispose Katie ridendo di gusto. “Sono una Merthur e Brolin shipper accanita! E questa è una missione che devo compiere per tutte le ragazze del fandom che la pensano come me!” concluse con aria teatrale.
Eoin rise ancora di più e le mise sotto il naso il suo bicchiere ormai mezzo vuoto.
“No, tu sei ubriaca.. ubriaca e pazza!” le soffiò l’amico all’orecchio, mentre la ragazza rideva e si svuotava in un sorso il bicchiere.

--

Bradley era poggiato con i gomiti alla balaustra del balconcino, mentre l’aria fredda di quella notte londinese gli faceva lacrimare gli occhi.
Colin lo vide, e gli si avvicinò silenzioso. Restò per qualche istante a rimirar la notte davanti a sé, la mente assente.
“Diventi sempre malinconico quando bevi” gli fece notare il moro, facendo finta di ignorare una lacrima solitaria che silenziosa sfuggì dagli occhi chiari dell’amico.
Bradley provvide subito a scacciarla con un gesto secco del pollice.
“E’ il vento” provò a giustificarsi, con voce flebile.
Seguirono altri istanti di silenzio, intervallati unicamente dalle risate sguaiate che provenivano dai due all’interno dell’appartamento.
“Allora, le cose con Katie..” ruppe il silenzio Brad.
Lui era così: un’animo fragile ed insicuro rivestito da uno scudo di indifferenza dietro cui si proteggeva. In quei momenti in cui perdeva il controllo, la sua maschera crollava per lasciare posto al vero Bradley. Ed ogni volta che Colin lo vedeva in quelle condizioni, non avrebbe voluto far altro se non nasconderlo dentro di sé e scacciare dal suo volto tutta la malinconia.
“.. si fanno serie” concluse a fatica.
“Brad..”
“Va bene.. va bene così. Dopotutto, non mi devi niente, sono stato io ad allontanarti e va bene così, solo che.. insomma è Katie. Non pensavo che sarebbe mai potuto accadere. Lei non va bene per te, tu.. tu non vai bene per lei. Siete troppo diversi, non capisce le tue battute e.. Tu.. tu sei Colin, lei è troppo esuberante per te e.. ” sospirò. “E pensavo che fossi sempre stato mio” sussurrò a voce talmente bassa che Colin non fu sicuro di averlo sentito davvero o di esserselo solo immaginato.
“Brad ascoltami. Non so come quest’assurdità sia iniziata, né come e perché si sia diffusa tra di noi, ma io e Katie siamo solo amici.. come lo siamo sempre stati. Usciamo spesso insieme, ma.. andiamo non la vedo in quel modo.. E’.. Katie! La nostra amica pazza, la nostra sorella di set e confidenze! Sta.. puoi stare tranquillo” disse ingoiando a vuoto.
Mentre parlava, Bradley si era girato verso di lui e ora una nuova luce brillava nei suoi occhi, una luce di gioia, del tutto inopportuna certo, ma luminosa come una stella.
“Ah.. perfetto” disse solo il biondo. Catturò il suo sguardo, ed entrambi sentivano una fitta di adrenalina percorgliergli tutto il corpo.
“Io..”
Senza sapere come si erano avvicinitati, si sorridevano e…
“RAGAZZI! Katie vuole una rivincita al Twister!”
I due ragazzi si allontanarono di colpo e rientrarono, Brad con un sorriso vittorioso sulle labbra.

Eoin aveva insistito nel brindare alle streghe pazze, e i ragazzi lo avevano assecondato senza porsi troppe domande. Altro alcol che scorreva in loro e che li rendeva sempre meno lucidi.
“Lo sapete che se giochiamo a Twister in queste condizioni dureremo si e no tre secondi?” fece notare Colin.
“Questo è il bello!” esclamò Katie, leggermente fuori di sé.
“Ok il cartellone lo giro io e in contemporanea gioco.. Si sa, in quattro è più bello!”
Eoin si appropriò del cartellone ed iniziò ad ordinare i passi e le mosse da fare.
Già dopo quattro mosse tutti ridevano e mettevano mani e piedi a caso, per il puro gusto di infastidirsi e stuzzicarsi a vicenda.
“Braad! Mano destra gialla!!” lo richiamò Katie, obbligando il biondo ad avvicinarsi in maniera spaventosa a Colin, ed esattamente al suo fondoschiena, che ora era a contatto col braccio del ragazzo.
Il moro impallidì imbarazzato, mentre il gatto e la volpe della serata, rispettivamente Eoin e Katie, ridevano come due bambini.
“Eeeehm.. Colin! Guarda un po’ è uscito piede sinistro rosso!” esclamò l’irlandese come se davvero fosse un problema.
L’ex Merlino gli lanciò un’ occhiata dubbiosa mentre si apprestava ad eseguire gli ordini, finendo, CASUALMENTE, a strusciare col gomito sui gioielli della famiglia James.
Il biondo sobbalzò così violentemente che quasi cadde trascinandosi tutti per terra, e di nuovo i ragazzi risero.
Katie si allugò dalla sua posizione per scompigliare i capelli corvini dell’amico, accompagnando il gesto con un “bravo Colin!”, ma l’amico reagì allungandosi ancora di più e premendo con più forza sul pacco di Brad.
Questi lo guardò con occhi fiammeggianti, mentre il pomo d’adamo scendeva e saliva vertiginosamente.
Eoin approfittò della situazione e spinse il biondo in avanti, facendolo precipitare su Colin che cadde all’indietro mentre il fiato gli si spezzava dall’improvviso peso di Brad.
Senza sapere chi aveva iniziato, i due si ritrovarono con le labbra incollate.
Brad iniziò a muoversi sopra di lui, mentre con le mani cercava di arrivare dappertutto: sui capelli, sul collo, sotto la maglietta.
Colin da parte sua gli si avvinghiò con le gambe alla vita, mentre dettava il ritmo del bacio, facendolo oscillare tra frenesia e lento logoramento. Sotto di loro il tappeto da gioco si spiegazzava e iniziava a rompersi.
“Meno male che voleva buttarlo!” Esclamò Katie tra le risate, mentre non riusciva a staccare gli occhi dai due amici, soddisfatta com’era.
Eoin la prese dalle spalle per trascinarla fuori di casa.
“Ragazzi, è stato un piacere! Fatevi sentire e.. NON fate i bravi questa sera!” salutò Eoin, raccogliendo le sue cose e chiudendosi con qualche difficoltà la porta dietro di sé.

***

“Avanti ragazzina, vantati pure!” le soffiò Eoin mentre passeggiavano in strada, in cerca di un taxi che li riportasse a casa.
Katie sorrise a trentadue denti e gli battè una mano sulla schiena con fare sapiente.
“Vedi caro mio, quando una donna vuole qualcosa, la ottiene. E quando la suddetta vuole far mettere insieme due suoi amici beh, non c’è pseudo eterosessualità che tenga! Ah a proposito!” la ragazza prese dalla borsa il suo smartphone ed iniziò a pigiare freneticamente.
“Riesci a messaggiare in queste condizioni?!” chiese scettico Eoin, che navigava nella sua sbornia.
“Sshh è importante. Devo aggiornare il mio blog su Tumblr!”
“Coosa?! Hai intenzione di sputtanarli davanti a tutto il mondo?!”
“Ma certo che no stupido” disse la ragazza tagliente, “Scriverò su di loro la mia nuova fan fiction, ovviamente in anominato. Sai quante fans farò felici!”
“Sei psicopatica ma adorabile, lo sai sì?”
“Psicopatica, adorabile e regina dello shipping, sì”  confermò Katie con un sorriso malandrino.



                                                                                            --- THE END ---



L’idea di una fanfiction con Katie protagonista era da un po’ che mi bazzicava in testa e sono felice di essere riuscita finalmente a stenderla!
Ditemi che anche voi amate quella donna, è veramente un amore *O* E Eoin che sì, lo immagino praticamente come Gwaine <3
Lasciatemi una recensione anche piccola, almeno per farmi sapere se avete gradito o no, mi farà enormemente piacere! :D E grazie dell’attenzione! :3


 
  
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