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Autore: Elly Priest    05/09/2015    1 recensioni
I carrelli di trenta fucili mitragliatori schioccarono all’improvviso.
“Fermi e mani in vista!”
Il ragazzo la guardò con gli occhi verdi per l’ultima volta, appoggiò la fronte su quella di Taly e percepì la sua paura. Sospirò tremando.
-Mi dispiace, Taly…
Prima che lei dicesse qualcosa, Joel la spinse giù per la scogliera.
Poi l’impatto con l’acqua e il buio più totale la avvolse.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Corri.
Taly si guardò le spalle, il viso sporco di terra e fuliggine.
-Sono troppo vicini, Joel…
Il ragazzo le prese il viso tra le mani e la baciò. Un atto disperato per un momento disperato.
-Fidati di me!
Joel intrecciò le dita in quelle di Taly. La notte li avvolgeva, mentre cercavano una via di fuga.
I passi risuonavano nella strada lunga e senza fine. Joel non sapeva se fossero alle loro spalle, o se fossero lontani, ma continuava a correre.
Taly avanzava aggrappandosi alla mano del ragazzo, l’ adrenalina che scorreva violenta nelle vene. L’umidità si attaccava alla pelle come una pellicola, il freddo si faceva più pungente.
La luna andava e veniva, nascosta dietro le nuvole e la visibilità era nulla a tratti. La foresta e il cielo non erano dalla loro parte quella notte.
Joel si fermò all’improvviso guardandosi in torno. Niente, attorno a loro non c’era nulla, solo fitto verde. Una radura circondata dagli alberi che oscuravano la vista da ogni parte.
-Merda!
Trovare un percorso era impossibile e Loro potevano essere ovunque.
Guardò la ragazza, stanca e spaventata. Tirò fuori la Glock dalla cintura e caricò i colpi. Posò un coltello da caccia tra le mani di Taly che lo prese confusa.
-Taly, devi dirigerti a Nord…
La ragazza sbarrò gli occhi, afferrò salda il braccio di Joel.
-No, io non ti lascio qui!
Da lontano iniziavano a sentire delle grida. Taly sentì il sangue gelarsi nelle vene.
-Taly, è l’unico modo…
-No, non lo è! C’è sempre un’ alternativa…
La ragazza si riprese dalla paura, decisa a non lasciarsi dominare dal panico, anche se tremava dal freddo e dallo spavento. Scrutò nella vegetazione.
-Taly…
Corse verso la foresta e finalmente lo vide.
-Joel, qui c’è un sen…
Uno sparo.
I proiettili fischiavano nella radura, per fortuna una pallottola fu attutita dallo zaino salvando la vita di Joel. Rotolò a terra, ma si rialzò subito.
-Vai, Taly! Corri!
 Uno scatto di corsa e raggiunse la ragazza. Taly seguiva il sentiero quasi invisibile tra gli alberi e la terra. Percepiva solo che stavano procedendo in salita.
Dopo una cinquantina di metri sentiva i polpacci esplodere, il respiro bollente che bruciava nella gola come acido.
Scivolò nel fango cadendo all’indietro, ma Joel la prese in tempo.
-Tutto a posto, Taly! Continua a correre!
Joel procedeva dietro di lei, la sosteneva nella salita che si faceva sempre più ripida. Sparava qualche colpo alle loro spalle per intimidire gli inseguitori, ma sta volta erano davvero vicini: il rumore degli anfibi sul terreno era molto forte, le voci erano ben distinte.
In un’ ascesa che sembrò infinita, Taly arrivò in cima uscendo dalla vegetazione.
La ragazza si bloccò all’improvviso e quasi scoppiò a piangere.
-No…
Due colpi di pistola, caricatore finito. Joel buttò via la pistola scarica e raggiunse la ragazza, vide ciò che avevano davanti e si pietrificò anche lui.
-Oh, cazzo!
Una scogliera si apriva sotto i loro sguardi: trenta metri di parete rocciosa che cadeva a capofitto nel mare nero d’inchiostro,  la superficie dell’ acqua era un pozzo senza fondo. L’oblio più totale, un salto nel buio.
Gli schizzi arrivavano fino ai loro visi sporchi di fango e sudore.
A un passo da loro c’era lo strapiombo, dall’altra parte erano circondati.
La ragazza si girò verso Joel, gli occhi verdi che si riempivano di lacrime. Il ragazzo le posò una mano sulla guancia mettendole sulle spalle lo zainetto che lui trasportava.
-Trentatre gradi Nord e quarantaquattro Est.. Taly, ascoltami!
Un grido dalla foresta.
Li ho trovati! Sono lassù!
-Segui il fiume, trova rifugio sugli alberi e nelle grotte…
-Joel, non…
Il ragazzo la prese per le spalle e le stampò un bacio sulle labbra.
-Trova l’acqua e non fermarti mai! Devi contattare François, lui ti verrà a prendere…
Taly percepì una forte luce dietro le spalle di Joel, le si strinse lo stomaco. Le infilò qualcosa il tasca e le posò una mano sulla guancia.
I carrelli di trenta fucili mitragliatori schioccarono all’improvviso.
Fermi e mani in vista!
 Il ragazzo la guardò con gli occhi verdi per l’ultima volta, appoggiò la fronte su quella di Taly e percepì la sua paura. Sospirò tremando.
-Mi dispiace, Taly…
Prima che lei dicesse qualcosa, Joel la spinse giù per la scogliera.
Il tempo si fermò per un secondo: Taly cadeva all’indietro, le braccia verso di lui, Joel con sguardo grave che la guardava cadere. Le labbra screpolate mimarono due parole che lei non sarebbe più riuscita a sentire.
-Ti amo.
Poi l’impatto con l’acqua e il buio più totale la avvolse.
   
 
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