Attenzione: spoiler finale della prima stagione.

Wolfgang non è un umano, né un sense8. Non è un gangster, non è una brava persona.
Appartiene a un mondo tutto suo, che abita completamente da solo da quando Felix ce lo ha lasciato.
In due, era più facile stare su quel confine. In due, non faceva così male.
Kala continua a piangere, tenendosi la collana tra le dita, incapace di guardarsi attorno e vedere i cadaveri, il sangue, il macello che Wolfgang ha portato in quella villa.
Cos’altro può vedere, se non un mostro? Ha ucciso suo padre, suo cugino, suo zio.
L’ha fatto anche per lei, ma come potrebbe lasciarle questo peso sulle spalle?
Wolfgang non appartiene a nessun posto, a nessuna razza, neanche a quella che gli sta allungando la mano.
Li blocca tutti fuori, uno per uno, impedendo loro di raggiungerlo e vederlo così. Con lei, non gli riesce.
Perché più che a sé stesso, vorrebbe appartenere solo a lei.
Kala singhiozza un’altra volta.
Wolfgang prende la decisione per entrambi, perché la tentazione di prenderla per mano e portarla a danzare su quella linea di confine è forte, ma non può fale una cosa del genere. Quindi, fa un passo indietro. Sceglie di stare dalla parte dei mostri, i cadaveri intorno a lui a fargli da testimoni – e il migliore amico in Ospedale come prova definitiva.
“Mio padre era un mostro, e lo sono anch’io. Ecco perché devi sposare Rajan.”
Kala non risponde nemmeno.
Deve essere d’accordo.
Wolfgang risale in macchina, definitivamente solo, con l’unica compagnia del sapore di sangue sulla lingua.