1: Funky hats.

 

Will amava accompagnare Riley a fare shopping, anche se fingeva di odiarlo.

La ragazza vagava per Chicago senza smettere di dire quanto fosse diversa dall'Islanda; entrava nei negozi e provava di tutto; spendendo cifre folli. Will si limitava a starle vicino e a sorridere, perché per lui era sufficiente guardarla ritrovare pian piano la voglia di vivere.

«Ecco, prova questo» le disse, calcandole in testa un enorme cappello nero a tesa larga, con due piume viola che svettavano in cima.

Riley si guardò nello specchio, il cappello le cadeva sugli occhi, ma lo adorava lo stesso.

GuardòWill con occhi dolci.

«E va bene» disse lui sbuffando « te lo compro!»

Lei lo ringraziò con un bacio, e Will si rese conto di voler accompagnare Riley a fare shopping per tutto il resto della propria vita.

 

2: Of movies and pop-corn.

 

Sun non andava mai al cinema. Ma chissà come, camminando per le strade di Seoul, le era venuta l'improvvisa voglia di sedersi in sala al buio e mangiare pop-corn.

Arrivata alla biglietteria del cinema più vicino si rese conto che c'era lo zampino di Capheus.

«Dai» le disse sorridendo «non sono mai stato in un vero cinema.»

La sala era buia e quasi deserta. Sun si accomodò in ultima fila, con Capheus accanto a lei.

La serata passò con Sun che criticava lo stile di combattimento degli attori e con Capheus intento a svuotare tre secchielli di pop-corn, gli occhi lucidi incollati allo schermo.

 

3: Parks and polaroids.

 

Quella vacanza a San Francisco aveva fatto proprio bene a Lito ed Hernando.

Trascorrevano le giornate facendo i turisti, oppure con Nomi e Amanita nel loro appartamento.

Quel giorno erano al Golden Gate Park, e Nomi e Lito si erano allontanati un po' mentre Hernando e Neets erano seduti sul prato a discutere di quanto entrambi amassero le vecchie polaroid.

Nomi e Lito li osservavano da lontano.

«La amo»

«Lo so» rispose Lito. «Riesco a sentire quello che provi per lei. Ed è meraviglioso.»

 

 

 

4: Open market.

 

Kala lo stava trascinando in giro per il mercato da almeno un'ora. L'odore forte dei cibi preparati al momento gli aveva fatto venire il mal di testa. Ma lei continuava imperterrita a girare tra le bancarelle ed assaggiare questo e quello.

«Assaggia» gli disse voltandosi verso di lui e porgendogli quella che ad occhio e croce sembrava una crocchetta di patate*.Wolfgang, stanco e ormai rassegnato a far da cavia, aprì la bocca. In effetti non era male.

Lei lo guardò in cerca di approvazione, quindi si apprestò a comprarne altre e a continuare il suo giro.

 

*= si tratta di Aloo Bonda, piccole palline di patate condite con spezie.

Angolo autrice:
I prompt sono presi da http://annaiese.tumblr.com/ , io mi sono limitata a svilupparli.