Characters:
Elsa; Hans;
Pairing: Hans/Elsa
Rating: NC-14
Genre: Inrtospettivo; Romantico;
Words: 738
Warning: Fireverse!Hans; leggera violenza;
Promptdi : Karla Rosaria Watson
~ Hans/Elsa; au dove Elsa sposa Hans
Disclaimers: I personaggi di Frozen appartengono alla Disney.
Scritta per l'AU Day della
Winter is Coming Week @We
are out for prompt
Hans la trova alla
finestra della sua stanza, la stessa che, sa, essere stata l'unica compagna ed
unico intrattenimento della Regina – perché Elsa gli ha raccontato della sua
infanzia, delle sue paure, del suo odio verso di lui, dell'amore verso la
sorella e un po' anche del suo perdono, sebbene Hans ancora oggi legga i mille
dubbi che affollano gli occhi azzurri di lei quando lo guarda e gli chiede se la
ama.
Muove un cenno secco alle damigelle d'onore, affinché tacciano e si allontanino.
Un tempo sarebbe stato più gentile nel cacciarle, ci sarebbero state lusinghe,
sguardi languidi e toni dolci, dietro a cui ha ormai smesso di nascondersi.
«Anna è preoccupata per te.»
Si è chiuso la porta alle spalle e da lì guarda la schiena sottile di Elsa su
cui scivola la stoffa bianca di un abito da sposa. Non ha bisogno di chiederle
di voltarsi per sapere quanto le doni: ha la bellezza di un fiocco di neve,
Elsa, quella morbida, che Hans ha sempre amato raccogliere sulla punta della
lingua, sentendola sciogliere sotto il proprio calore.
Elsa non risponde, si mantiene dritta, i pugni chiusi e lo sguardo ostinatamente
oltre la finestra, a cercare un coraggio che, tuttavia, ha sempre avuto dentro,
prigioniero del ghiaccio. È libera ora – di vivere, di amare, di toccare gli
altri – ma non è quello il problema e Hans lo vede nelle scie azzurrine che
iniziano a percorrere le dita sottili della regina, nelle schegge di ghiaccio
magico che nascono dalla loro punta: scivolano fino a terra, rendono l'aria più
rarefatta e mettono a nudo le paure di Elsa.
«Elsa.» Hans l'ha raggiunta e poggia le mani guantate di bianco sulle sue
spalle.
«Regina, per te.» lo redarguisce in un tono duro in cui entrambi la sentono
tentennare.
«Regina.» Lui l'accontenta, paziente (è stato paziente nell'aspettare il momento
in cui avrebbe mostrato di valere più dei suoi fratelli, lo è stato quando ha
programmato la propria vita insieme ad Anna e lo è stato dopo, nell’implorare e
cercare il perdono di Elsa, nel marcire tra le prigioni delle Isole del Sud e
ricevere infine la grazia della regina. Della sua Regina.), con ponderata
lentezza, per non spaventarla, si libera dei propri guanti e calde mani –
bollenti, quasi fossero state intinte nella lava – si poggiano a quelle più
piccole di lei. Gliele stringe gentilmente, sentendo il ghiaccio diventare acqua
calda e poi riformarsi sotto la magia di Elsa, più forte, in spine che gli si
conficcano nei palmi e risalgono le braccia di Hans, coprendole di brividi.
«Come faccio a sapere che non è un altro dei tuoi trucchi, Principe Hans? Che
vuoi sposare Me e non il mio Regno?»
«Perché senza te il tuo regno non ha più alcuna attrattiva ai miei occhi.»
«Bugiardo.»
Il ghiaccio si ciba di lacrime non piante, si arrampica per le spalle di Hans e
gli graffia il collo.
«È troppo comodo, per te, darmi del bugiardo e non guardarmi negli occhi mentre
lo fai.»
Elsa si volta di scatto all'impudenza del Principe, gli occhi lo sfidano a
ripetersi, ma il ghiaccio va sciogliendosi quando incontra i suoi. Hans la
guarda dall'alto – non ha perso la posa regale, né quella fierezza indomabile
figlia un po' della nobiltà in cui è nato e un po' del fuoco che, invece, gli è
nato dentro – le sorride e, sfidando la morsa gelida del ghiaccio, china il capo
per baciarle la punta del naso in una dolcezza giocosa.
«Impudente.»
«Detto da te, mia Regina, è un complimento che accetto volentieri.»
Una goccia alla volta, il ghiaccio si scioglie e il fuoco di Hans gli avvolge le
dita in una vampata che lo aiuta a scaldarsi e svanisce in scintille cremisi,
unite a quelle azzurrine della magia di Elsa.
C'è un broncio infantile, ora, sulle labbra rosse della Regina.
«Ora dovremo trovarti un nuovo abito per la cerimonia.» afferma, celando una
nota di dispiacere, non per l’abito, quanto per le ferite che ha aperto sul suo
corpo.
«Tu dici?»
«Non sfidare la sorte, Principe Hans. Ricordati che non sei ancora Re.»
Hans sospira, si finge offeso, ma non attende di venire congedato; la bacia di
nuovo, prendendosi la sua bocca questa volta, facendola sua più volte.
Quando, più tardi, Anna bussa preoccupata alla porta della sorella, Hans non se
ne è ancora andato, né ha smesso di baciare la sua Regina.