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Autore: PaperHero    08/09/2015    0 recensioni
La storia è ambientata qualche mese dopo gli avvenimenti di Buon Natale, Paperone. I nostri amici sono sulle tracce del tesoro di Magger ma, dopo averlo trovato, accade l'imprevedibile ...
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goldie O' Gilt, Paperino, Paperon De' Paperoni
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Scrooge&Goldie'
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Capitolo 2.La lezione, il risveglio e il ritorno

Prima di lasciarvi al capitolo, volevo ringraziare coloro che hanno inserito questa storia nelle seguite e che hanno semplicemente letto. Mi fa piacere e ora vi lascio alla lettura di questo secondo capitolo. Buona lettura!

 

 

 

Scrooge, animato dalla rabbia verso il suo nemico, continuava imperterrito a camminare, incurante delle ferite che continuavano a sanguinare ma senza fargli male per via dell'adrenalina. Arrivato, si avvicinò alla tenda, anzi più che altro era una vera e propria reggia, di Famedoro e, impugnando la spingarda, sbirciò all’interno. Lo spettacolo che si ritrovò davanti agli occhi gli fece montare ancora di più la rabbia: Famedoro si stava godendo il tesoro di Magger gettandoselo addosso mentre rideva e ripeteva:- Scrooge è morto e adesso sono io il papero più ricco al mondo!-                                                                                                                                                         
-Questo è da vedere, Famedoro. Ci vuole ben altro per liberarsi di Scrooge McDuck. Cuordipietruccio – l’interrupe, entrando e facendo morire le risate del papero che ora era spaventato e stupito.                                                                                                                                                      
– Scrooge! Sei … vivo. Com’è po … possibile?- balbettò Cuordipietra – Dovresti essere morto sepolto dalla roccia- aggiunse, con faccia preoccupata.                       
– Già. Ma come vedi, sono salvo e ora difenditi perché sarò il tuo incubo-, ghignò Scrooge, godendosi la scena e puntando l’arma verso di lui                            
Famedoro incominciò a tremare e si ricordò di quella volta in cui Scrooge, dopo avergli sparato dodici colpi, l’aveva fatto diventare un pollo gigante e fatto arrestare. E ora come ora aveva la netta impressione che sarebbe accaduto un’altra volta …
Mentre Scrooge si occupava di lui, Donald e nipotini si stavano prendendo cura di Goldie: per fortuna aveva solo ferite lievi e, dopo averle disinfettate, l’avevano medicata e lasciata riposare.                                                                                                                                   
Certo che lo zio ha fatto un buon lavoro non l’avrei mai detto … aveva pensato Donald, quando aveva controllato le sue condizioni                  
Due ore più tardi, la papera si svegliò e, per prima cosa, si guardò intorno. Anche se ancora mezza addormentata, capi di essere nella tenda dove dormivano lei e Scrooge. 
Proprio in quel momento, Louie entrò con in mano una scodella di quella che doveva essere la zuppa del minatore. Al solo pensiero, fece una faccia disgustata ma era troppo affamata per fare la schizzinosa e fece finta di niente.          .                                                                                                          
– Finalmente, ti sei svegliata. Come ti senti?- le chiese, sorridendo                                                    
-Sto bene. Cos’è successo? Ricordo solo che io e Scrooge siamo rimasti coinvolti nell’esplosione della caverna. Ma da li è tutto buio …. – rispose Goldie, passandosi una mano tra i capelli per calmarsi                                                                                                                                  
Odiava non sapere quello che gli succedeva ma, in verità, si ricordava benissimo del calore provato mentre era tra le braccia di Scrooge che l’aveva protetta appena in tempo con il proprio corpo … Scrooge! Dov’era finito? Vuoi vedere che … non poteva essere … aveva la pelle troppo dura per …     
-Stai tranquilla, lo zio sta benissimo apparte qualche ferita. Dopo averti portato qui, è andato a dare una lezione a Famedoro - la rassicurò Louie, interrompendo i suoi pensieri         
La papera tirò un sospiro di sollievo e si diede della stupida per aver pensato subito il  peggio. 
 – Vostro zio è pazzo- commentò, scuotendo la testa ma sorridendo leggermente mentre prendeva la ciotola.
 Le sue parole fecero sorridere Louie che decise di lasciarla sola e usci.

Trascorsero altre due orette durante le quali Goldie era rimasta nella sua tenda immersa nei suoi pensieri e Donald aveva mandato i nipoti in cerca di cibo. Anche lui era stufo di mangiare la zuppa del minatore e desiderava mangiare qualcosa di diverso e lo stesso valeva per i nipotini. Stava per accedere il fuoco quando vide ritornare Scrooge con un sorriso soddisfatto sul volto    
- Finalmente sei tornato, zio. Che fine ha fatto Famedoro?-                                                                                                               
- Oh, diciamo che stava meglio prima- il suo sorriso si allargò ancora di più mentre ripensava al rivale legato come un salame e tremante davanti a un piccolo esemplare di lupo grigio.                  .                                                                                                                                           
La sua espressione trionfale, però, spari, lasciando spazio a una sofferente. Ora che l’adrenalina che aveva in corpo si era esaurita, aveva incominciato a sentire il dolore provocate dalle ferite che, anche se avevano finito di sanguinare, bruciavano. Senti le gambe cedergli e sarebbe caduto a terra se il nipote non l’avesse sorretto, passandogli un braccio sulle spalle e uno sui fianchi.                                                                                                                                                                
– Ora vuoi farti curare quelle ferite, zio?- chiese Donald, preoccupato                                                      
-Penso di non aver altra scelta, nipote- si arrese Scrooge, sospirando                                                     
 I due entrarono nell’abitazione e trovarono Goldie seduta sulla sua branda ma, appena senti il fruscio della tenda, rivolse loro lo sguardo.  
 – Scrooge! Stai bene?- domandò, abbracciandolo di scatto e facendo allontanare Donald che preferì lasciarli soli e usci..
Al papero scappò un gemito di dolore e solo allora, allontanandosi un poco da lui, la Stella del Polo si ricordò che era ferito     
-Scusa Scrooge. Siediti che ti medico quelle ferite- esclamò quest’ultima, con tono di scuse e prendendo il kit d’emergenza.

   
 
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