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Autore: TimeKeeper    09/09/2015    1 recensioni
La luce del sole al tramonto, si rifletteva violenta sulla zampakuto della donna, tingendo la sua lama di rosso amaranto. Gli occhi di lei erano fissi, il suo braccio era immobile e risoluto, pronto a colpire al minimo movimento: non aveva paura, non temeva la morte, desiderava solo la vittoria.
«Chi è là?» chiese ad alta voce, senza abbassare la guardia.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gin Ichimaru, Rangiku Matsumoto
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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UNSTOPPABLE
[Bleach]
 
 “La criniera del sole si riversa a terra
Cancellando le orme sul ghiaccio sottile.
Non temere di venire ingannato:
Il mondo sorge già sull’inganno.”
[Tite Kubo, Bleach]
 
Come and lay right on my bed, I’ll try not to make you cry.
 
La luce del sole al tramonto, si rifletteva violenta sulla zampakuto della donna, tingendo la sua lama di rosso amaranto. Gli occhi di lei erano fissi, il suo braccio era immobile e risoluto, pronto a colpire al minimo movimento: non aveva paura, non temeva la morte, desiderava solo la vittoria.
«Chi è là?» chiese ad alta voce, senza abbassare la guardia.
 
If you get inside my head then you’d understand me.
 
Una figura alta e snella uscì dall’ombra della stanza ed avanzò inesorabilmente verso di lei. Sorse dalle tenebre come se ne fosse nata, mentre gli ultimi sprazzi di luce illuminavano i capelli argento e la divisa di shinigami. Raggiunse, camminando lentamente, la giovane donna e si erse davanti alla sua zampakuto sfoderata, senza la minima esitazione.
«Non riconosci nemmeno più il mio reiatsu, Matsumoto?» chiese sottovoce.
La donna allentò dolcemente i muscoli della schiena alla sua vista: «Ichimaru – sospirò, abbassando la lama – Che ci fai nella mia stanza? Mi hai spaventato»
 
Why I felt so alone, why I kept myself from love.
 
Gin Ichimaru sorrise.
In effetti, non era facile poter scorgere un’altra espressione sul suo volto minuto e sottile. Ogni istante della sua vita, lui sorrideva, socchiudendo i piccoli occhi azzurri; ma il suo sorriso non aveva nulla di gioioso o rassicurante, era teso e forzato tanto da assomigliare al ghigno famelico di un felino. Così maligno, così insaziabile, così affascinante.
 
And you became my favourite drug.
 
«Hai qualcosa da dirmi?» chiese ancora Rangiku Matsumoto, ritirando la zampakuto nel fodero.
Con uno shumpo istantaneo, Gin si portò a pochi centimetri dal viso della donna, così vicino da poter distinguere il lampo della sorpresa nei suoi occhi azzurri.
«Non avresti dovuto rinfoderare la tua zanpakuto, Matsumoto – le sussurrò, sempre più vicino – Molto, molto male»
 
So let me take you right now and swallow you down.
 
«Ichimaru, cosa stai facendo?» chiese lei, ormai obbligata contro il muro dal corpo dello shinigami.
Gin, posò lentamente una mano sulla bocca di lei e le intimò il silenzio.
Era bella e ingenua, la giovane Rangiku; lo era sempre stata, fin da quando era bambina. Avrebbe potuto ucciderla ora: nessuno avrebbe mai sospettato di lui, che era stato il suo unico amico fin dall’infanzia. Avrebbe potuto schiacciarla con un solo colpo letale, ora che era disarmata ed indifesa, e compiere il piano diabolico che da tempo stava progettando.
Avrebbe potuto…
 
I need you inside.
 
La mano sinistra dell’uomo, che aveva posato sulle labbra di lei, scivolò dolcemente fino alla guancia e la carezzò con la punta delle dita. La pelle serica di Rangiku era invitante e dolce, come i petali di un ciliegio; i suoi grandi occhi azzurri brillavano, anche ora, che il sole era ormai tramontato.
«Gin… - disse piano lei, trattenendo un sospiro – Che cosa stai…»
 
If we had this night together, then we’d be unstoppable.
 
Avrebbe potuto ucciderla, avrebbe dovuto farlo; eppure la sua mano non accennava a staccarsi dal viso di lei. Il suo nome, pronunciato da lei, aveva un suono così sereno e calmo. Da quanto tempo non l’aveva più chiamato per nome? No, avrebbe dovuto smetterla, avrebbe dovuto afferrare la sua zampakuto e finirla.
Avrebbe dovuto…
 
Do you think that this is right or this is really wrong?
 
Con uno slancio improvviso, la spinse contro il muro con il suo stesso corpo e la baciò, affondando le mani nella sua tunica nera. Dopo un primo istante di sorpresa, anche lei lo abbracciò forte, carezzando i suoi capelli argento.
La luna illuminava i loro corpi intrecciati, entrando con passo furtivo dalla finestra e riversandosi come una cascata lattea, sul pavimento della stanza.
 
I know that this is what we’ve been wanting.
 
La donna strinse il viso dello shinigami con entrambe le mani e lo obbligò ad allontanarsi abbastanza da poterlo vedere in faccia. Ora, non stava sorridendo: le sue labbra erano morbide e rilassate sulla bocca semiaperta e i piccoli occhi azzurri erano aperti e vigili. Rangiku gli accarezzò lentamente il viso, per godere di quell’inverosimile attimo.
 
And all this burning in my soul.
 
Che cosa sarebbe successo domani? Ora non le importava. Lui era lì, tra le sue braccia, così vicino da sentire il suo cuore battere forte, così vicino da poter vedere il colore dei suoi occhi. Erano azzurri e grigi, come un cielo in tempesta.
E ora lei era così felice da piangere.
 
It fills up to my throat, it fills up ‘till my heart is breaking.
 
«Gin, resta – riuscì a sussurrare, soffocando i singhiozzi – Resta con me stanotte»
Lo shinigami sentì un vuoto profondo di fronte alla sua richiesta: avrebbe dovuto colpirla ora, avrebbe dovuto eseguire gli ordini, avrebbe dovuto…
 
When I wake up without you, knowing you’re not there.
 
La sua zampakuto cadde a terra con un tonfo metallico, insieme alla cintura. Allungò le mani verso la shihakusho di lei, per liberarla e stringerla a sé. Tutto intorno a loro scomparve: una gelida brezza notturna li avvolse. Niente poteva più dividerli ormai. Lui lo aveva sempre saputo: una volta stretta tra le sue braccia, allora sarebbe stato inarrestabile.
 
I’m only feeling half as good.
 
Il suo corpo nudo era così splendido e morbido, i suoi occhi erano luce sgargiante in un mondo di tenebra. La strinse a sé così forte da farsi male, così forte da sanguinare, perché lo sapeva che sarebbe stata l’ultima volta. Sentì le lacrime dolci di Ragiku sfiorargli il petto: erano più dolorose di qualsiasi lama, più penetranti di qualsiasi dardo. La strinse ancora più forte, tra lui e la parete fredda. Sentiva il suo cuore battere, sentiva il respiro affannoso, l’impetuoso calore del suo corpo.
 
I’m gonna find a way to warp you in my arms.
 
Sapeva ciò che lo attendeva domani e non aveva scrupoli ad ammettere la sua crudeltà: era pronto ad uccidere, a tradire, a distruggere. Ma lei? Avrebbe dovuto raggirarla e non era neppure in grado di mentirle, avrebbe dovuto ucciderla, ma riusciva solo a desiderarla, avrebbe dovuto dirle addio, ma il suo fu solo un arrivederci.
Quando il sole sorse sulla Soul Society, lui scomparve com’era giunto.
Sarebbe mai riuscito a dimenticarla?
 
You make me feel alive.



Song credits: The Calling - Unstoppable, dall'album Camino Palmero
   
 
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