SHIKA-INO TORNARE A SORRIDERE

- Shikamaru Nara, muovi il culo e vieni subito qui! - urlò un furioso Choji.
Il diretto interessato , a quell'urlo, borbottò ma poi si alzò dal letto e ancora assonnato si diresse in salotto, dove ad attenderlo c'era il suo amico.
- C'era proprio bisogno di urlare? Che seccatura, stavo dormendo - disse svogliato come sempre.
- E tu c'era proprio bisogno di dire alla nostra compagna che è una palla al piede ? Tu per primo sai benissimo che non è vero - ribattè l'altro furioso.
- Infatti. Io non le ho detto proprio nulla -
- Davvero? Per questo da una settimana lei ti evita, non sorride più e si allena senza fermarsi un attimo? Il suo corpo non reggerà a lungo - disse l'Akimichi preoccupato.
- Hai detto una settimana ? - chiese il Nara improvvisamente serio.
- Sì -
- Quella stupida! Avrà sentito Temari parlare di lei a quel modo -
- E tu ovviamente non l'hai difesa dato che sei troppo pigro-
- Beh....no ma..... -
- Ma niente! Vai a vedere con i tuoi occhi come si è ridotta e poi dimmi se ho ragione-
- .....dove..? -
- E' vicino al fiume - disse Choji soddisfatto di averlo convinto .

........ Più tardi........

Ino si allenava vicino al fiume. Da una settimana ormai si alzava presto per allenarsi e tornava a casa tardi, lo dimostravano le grandi occhiaie che aveva.
I suoi genitori erano molto preoccupati per lei ma lei li rassicurava ogni volta dicendo che stava bene. Mentiva! Niente andava bene : lei era distrutta dentro ed il suo corpo non reggeva tanto sforzo. Infatti, quel giorno le forze vennero a mancarle e lei perse i sensi.
Si risvegliò in un letto d'ospedale. Era circondata dai suoi genitori,dall'Hokage, dalla famiglia Akimichi e dai signori Nara. Nonostante tutto rimase delusa di non vedere lì anche Shikamaru.
L'Hokage chiamò i suoi genitori nel suo ufficio mentre gli altri uscivano tutti ad eccezione di Choji.
- Grazie Cho, se non fosse stato per te sarei ancora svenuta al campo - gli disse cercando di sorridergli.
- L'Hokage dice che ti sei salvata in tempo e che devi stare a riposo -
- Ma cos'avevo? - chiese lei
- Avevi finito quasi tutto il chakra - le spiegò lui.
Lei annuì - Devo andare l'orario delle visite è finito da un pezzo - disse Choji
- D'accordo, ci vediamo Cho -
- Oh e comunque non ti ho portato io qui - disse il ragazzo avviandosi alla porta
- No? E chi è stato? - chiese lei confusa
- Davvero non lo immagini ? Ti do un indizio : la sua coda ricorda un ananas - disse il ragazzo facendole l'occhiolino ed uscendo dalla porta.
Shikamaru, sopra il tetto, sorrise.

La notte, mentre Ino dormiva, qualcuno entrò nella sua stanza passando dalla finestra.
L'ombra si abbassò su di lei e le diede un bacio sulla fronte.
Prima di andarsene le accarezzò la testa e sussurrò - Mi dispiace. Riprenditi in fretta seccatura - e con un balzo uscì dalla finestra.
Ino, che in realtà era sveglia, arrossì e si toccò la fronte.
Per la prima volta dopo una settimana sorrise e, sempre col sorriso stampato sul volto, si addormentò felice.

Alexandra S Black