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Autore: Hayhey    09/09/2015    4 recensioni
Prima storia su Fairy Oak e sui miei adorati Pervinca e Grisam! Spero vi piaccia!
Beh, camminavano e all’improvviso, da dietro la corteccia di Quercia, si sente un urlo: “YAAAHAAAA!!”. E chi era? Grisam, il suo amico di cinque anni più grande che lei tanto ammira, che si è abbassato a un livello improponibile, per di più facendo scoppiare in un pianto disperato Babù. Eh no, Pervinca non lo poteva di certo perdonare.
Spero vi piaccia :3
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Grisam Burdock, Lillà dei Sentieri, Pervinca Periwinkle, Vaniglia Periwinkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di ninja volanti e gelati.
 
Vì di certo non si aspettava di incontrare il suo amico Grisam in quella maniera quel giorno. Doveva essergli andata fuori qualche rotella e lei, da bambina giudiziosa qual’era, non poteva certo fargliela passare liscia.
Stava camminando per la piazza principale con il suo gelato in mano, contenta di aver fatto in tempo a prenderlo prima che la gelateria chiudesse. Con lei c’erano la sua sorellina Babù, di cinque anni –beh, anche lei ne aveva cinque, essendo sua gemella-, e la Zia Lillà, che aveva permesso loro questo desiderato momento di freschezza in una giornata d’estate. Vì adorava la Zia e cercava sempre di imitare le sue maniere, tanto da apparire buffa durante le occasione –feste- più importanti. Tutti la adoravano lo stesso e lei preferiva assolutamente essere buffa piuttosto che piagnona come la sua gemella –a cui, però, voleva un mondo di bene lo stesso.
Beh, camminavano e all’improvviso, da dietro la corteccia di Quercia, si sentì un urlo: “YAAAHAAAA!!”. E chi era? Grisam, il suo amico di tre anni più grande, che lei tanto ammirava, che si era abbassato a un livello improponibile, per di più facendo scoppiare in un pianto disperato Babù. Eh no, Pervinca non lo poteva di certo perdonare.
“Ma Gri’, ti sembra? Guarda come hai spaventato Babù!” esclamò, puntando la mano libera dal cono al gusto Violetta sul fianco. “Cosa avevi intenzione di fare, si può sapere?”
Il biondo-castano si esibì in qualche mossa ninja totalmente inventata da lui prima di rispondere, a bassa voce, “Sono un ninja in incognito, Vì, fai piano!”
Vì lo guardò ancora più scettica e arrabbiata.
“Senti Burdock, non ho tempo da perdere, mi devo godere il mio gelato. Primo, non sembri per niente un ninja, secondo, hai urlato come un matto e quindi non penso che qualcuno non ti abbia sentito, tranne forse il vecchio Meum.”
“Ma io sono qua con una missione cara la mia Vì,” proclamò raddrizzandosi, il giovane Burdock “dovevo prendere il gelato, ma a quanto pare il negozio è chiuso. Quindi,” fece una pausa ad effetto, con fare saputo –Pervinca era molto scocciata-, “mi mangerò il tuo!” concluse il suo ragionamento perfetto incrociando le braccia e mettendo su un’aria di aspettativa, guardando la bambina.
“Senti, tu. Nessuno, dico, nessuno, può permettersi di spaventare la mia sorellina –a parte me ovviamente-, passarla liscia e giustificarsi con una scusa così inulsa.” Scoppiò Vì, puntando il dito verso il ragazzino che per poco non scoppiava a ridere dopo che la minaccia era finita male con l’errore finale.
“Vì, si dice insulsa!” scoppiò a ridere Burdock.
Pervinca gonfiò le guance arrabbiata e si girò verso la zia, che stava calmando Babù, ancora un po’ scossa. Lillà la guardò con un cipiglio leggermente divertito. “Pervinca, io accompagno tua sorella a casa, magari Dalia riesce a calmare Vaniglia. Grisam puoi riaccompagnarla quando ha finito il suo gelato? C’è anche Duff a cena, puoi rimanere anche tu.”
“Sissignora!” Grisam si mise sull’attenti per salutare Tomelilla, verso cui aveva un grande rispetto –solo perchè Zio Duff  lo obbligava.
Pervinca non fece in tempo a protestare che già le sue famigliari erano partite. Si girò nuovamente verso Grisam, arrabbiata.
“Io non voglio venirci con te! Mi stai antipatico!”
Mentre diceva ciò, il sole stava tramontando e il buio si allungava sulla piazza.
“Ah sì, eh? Allora ti arrangi!” fu Grisam questa volta a voltarsi, dandole le spalle. Pervinca aveva un po’ paura ora, non voleva tornare a casa così tardi e poi la mamma si sarebbe di certo arrabbiata. Per questo si avvicinò titubante all’amico.
“Gri’?” cominciò; l’interpellato girò leggermente la testa nella sua direzione, segno che la stava ascoltando, “Vuoi un po’ del mio gelato? Lo possiamo finire mentre andiamo a casa... sempre se vuoi.”
Grisam si girò verso di lei completamente e le scompigliò i capelli, con un sorriso enorme.
“Non ti preoccupare Vì, ti accompagno! E per ora mi basta questa proposta al posto del gelato!”
Pervinca sorrise grata e insieme i due si avviarono verso casa Periwinkle, ridendo e scherzando.

HERE I AM^^
Salve! 
Ecco la mia prima pseudo Grisinca! Li ho sempre amati e oggi una mia amica mi ha raccontato che uno per strada ha più o meno fatto quello che ha fatto Gri a lei -che non lo conosceva- e mi è venuta in mente questa cavolatina qua!
Spero che vi piaccia, fatemelo sapere con una recensione e chissà che non me ne venga in mente un'altra.
Vostra,
hayhey :3


 
   
 
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