Anime & Manga > Doremi
Segui la storia  |       
Autore: Crystal25396    10/09/2015    5 recensioni
Erano passati 5 anni dall'ultimo contatto delle Ojamajo con la magia. Da allora, non avevano più avuto contatti con nessuno dei loro magici amici, la piccola Hana compresa. Ma qualcosa di inaspettato stava per succedere. Presto sarebbero tornate ad avere a che fare con la magia. Non tutto, però, andrà come previsto...
Dal capitolo 6:
"Non era mia intenzione origliare. Volevo solo tornare in classe per prendere il quaderno di matematica che avevo dimenticato. Non volevo ascoltare la loro conversazione, lo giuro! [...] Però... Cosa significava? Chi erano Eufonia e Malissa? E poi c'era il mondo delle streghe, la magia e una certa Regina. Cosa c'entrava il Maho, il negozio dove Doremi e le altre avevano lavorato ai tempi delle elementari? Dovevo vederci chiaro. A tutti i costi."
Storia momentaneamente sospesa. Riprenderà probabilmente in primavera.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Doremi Harukaze, Hana-chan, Tetsuya Kotake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’ESAME DI NONO LIVELLO
 





Ci mancava anche questa. Non bastavano gli allenamenti di calcio del pomeriggio, la nottata passata in bianco per portare Haru alla sua prima visita medica e l’ansia per l’esame di Nono Livello, ora ci si metteva anche la signorina Takawa con un compito in classe a sorpresa. Ma cosa avevo fatto di male?
Diedi uno sguardo all’orologio appeso dietro la cattedra.
Venti minuti e non avevo ancora scritto una sola parola. Merda.
Senza farmi vedere lanciai uno sguardo alla mia sinistra, verso il fondo dell’aula. Doremi aveva un’espressione concentrata e sofferente allo stesso tempo. Beh, lei quanto meno stava scrivendo, io non avevo nemmeno poggiato la penna sul foglio. La vidi sorridere e, tenendo la mano dietro la schiena, alzare il pollice in alto. Lullaby sorrise divertita e sussurrò qualcosa che, dal labiale, sapeva tanto di un “E’ un piacere”.
Ehi! Quelle due stavano collaborando!
Cavolo, e io che mi inventavo?
Rilessi il primo problema con attenzione senza però fare molti progressi.
Niente da fare, non ci avevo capito un accidenti. Magari potevo farmi dare un aiutino da qualcuno…
Dietro di me c’era Kyoko Okugawa. Era brava in matematica, ma di chiedere a lei non se ne parlava. Aveva un’evidente cotta di me fin dal primo anno e se le avessi chiesto aiuto non me la sarei più scollata di dosso. Il solo pensarci mi fece rabbrividire.
Davanti chi avevo? Ah, Shoji. Beh, ripensandoci era meglio di no. Non era una cima, diciamo che se la cavava, ma non era mai stato in grado di imbrogliare, andava nel panico. La signorina Takawa ci avrebbe beccati subito.
Guardai il banco alla mia sinistra e un barlume di speranza si fece strada in me.
Takao.
-Takao. Ehi, Takao.-sussurrai continuando a tenere la testa fissa sul compito.
Kimura ruotò leggermente la testa e capì immediatamente ciò che volevo chiedergli.
-Cosa ti serve?- mi domandò con un filo di voce.
-Tutto quello che puoi.
-Cosa? Va bene, ma mi devi un favore.
-Sei un amico.
 
Quando giunse il momento della consegna avevo fatto in tempo a completare tre problemi su quattro.
-Mi hai salvato la vita.-dissi a Takao mentre ci cambiavamo negli spogliatoi per gli allenamenti di calcio.
-Di niente, ma non farci l’abitudine. Piuttosto, si può sapere che ti è preso? Sei bravo a scuola, non è facile trovarti impreparato.
-Lascia stare- sospirai allacciandomi gli scarpini –Ieri è stata una giornataccia, non ho avuto molto tempo per studiare negli ultimi giorni e questa notte ho dormito poco.
-Accidenti amico, è un bel guaio. Tra poco inizierà il torneo regionale e sei il miglior attaccante della squadra, devi essere in forma!
Già, il torneo. Non me ne ero dimenticato, certo, come avrei potuto. L’anno precedente avevamo dato il meglio di noi per classificarci e visto che sarebbe stato l’ultimo anno del capitano, non avevamo certo intenzione di farci battere così facilmente. La coppa sarebbe stata nostra!
Diedi una pacca sulla spalla a Takao per tranquillizzarlo e ci precipitammo in campo per iniziare il riscaldamento.
 
Quella sera, però, non toccai cibo. Ero talmente stanco che faticavo anche a tenere in mano la forchetta. Andai a letto con l’intenzione di dormire almeno un paio d’ore prima di volare via dalla finestra, ma alla fine riposai solo una mezz’oretta.
Arrivai al Maho che non era ancora mezzanotte e trovai le ragazze ad aspettarmi. Per qualche strano motivo avevano deciso di accompagnarmi tutte quante e solo Hana era stata costretta da Doremi a rimanere a casa per non saltare un’altra nottata di sonno. Le altre invece, Bibì compresa, mi aspettavano trepidanti e non ne avevano voluto sapere di lasciarmi andare da solo. Come se non fossi stato già abbastanza nervoso. Mi avevano detto che l’esame di Nono Livello era il più difficile di tutti perché è quello che si affronta quando non si ha molta padronanza con la magia e che le due esaminatrici erano terribilmente severe.
Andai a dare una veloce occhiata ad Haru e poi varcammo il portale per il Mondo delle Streghe.
 
Mota e Motamota ci aspettavano vicino ad un fiumiciattolo, sotto a quello che sembrava un piccolo chiosco. Ad essere sincero, non erano esattamente come me le ero immaginate. Non avevano affatto l’aria di due persone severe, quando più di due streghe… Tonte, ecco. E poi erano decisamente buffe. Due streghe di mezza età che sarebbero potute benissimo essere i membri di un duo comico, ecco cosa sembravano.
Quello che invece catturò la mia attenzione fu il mago che era stato inviato ad assistere al mio esame. Ero convinto che mi sarei trovato davanti un signore anziano con barba lunga, cappello a punta e tunica scura, invece davanti a me c’era un ragazzo. Doveva avere all’incirca la mia stessa età. I lineamenti del viso erano delicati e precisi, senza alcuna imperfezione. I capelli turchesi gli ricadevano lateralmente sul viso e quelli che indossava sembravano tutto fuorché vestiti da mago. Ma da dove era uscito quel tizio, da una rivista di moda?
-Guarda un po’ chi si rivede…- disse Doremi visibilmente incredula.
-Salve ragazze, è un piacere rivedervi!- salutò lui con un cenno della mano e strizzando l’occhio destro, poi la sua attenzione si focalizzò su Lallaby. Le prese la mano e glie la baciò.
-Sei ancora più bella dell’ultima volta che ci siamo visti, Lullaby.- le disse.
-Tooru, sei davvero tu?
-Mi aspettavo un’accoglienza più calorosa, ad essere sincero.- ammise lui sospirando.
-Non ti correrò incontro piangendo, gettandoti poi le braccia al collo.- disse lei incrociando le braccia al petto.
Non riuscii a trattenere un sorriso. Colpito e affondato da una ragazza, ci sarebbe stato da ridere.
-Così mi ferisci, Lullaby…- sospirò lui con aria tragica, portandosi una mano alla fronte.
-E tu non sei cambiato per niente, Tooru.- rise Melody contagiando anche le altre e facendo nascere un sorriso genuino sulle labbra di quel tipo.
Solo allora si accorse della mia presenza, o per lo meno solo allora si decise a considerarmi.
-Tu sei l’apprendista, immagino. Tooru Kounna, piacere di conoscerti amico.- si presentò.
-Tetsuya Kotake.- risposi stringendogli la mano.
-Bene, ora che abbiamo fatto le presentazioni direi di procedere con l’esame.- si intromise Mota attirando l’attenzione su di sé.
Deglutii rumorosamente. Merda.
Feci un respiro profondo e mi parai davanti le due esaminatrici.
-Sono pronto, cosa devo fare?- chiesi visibilmente nervoso.
-Oh, andiamo ragazzo, non fare quella faccia.- mi rassicurò Motamota –In fondo, l’esame di Nono livello è il più semplice di tutti.
Sbattei un paio di volte le palpebre incredulo.
-Come, scusa?- chiesi sentendo le braccia cadermi lungo i fianchi.
-Le ragazze non te l’hanno detto? L’esame consiste semplicemente nel far apparire qualcosa su nostra richiesta. Solo un’apprendista non è stata in grado di passare l’esame di Nono Livello ed è stato l’unico caso in tutta la storia.
Continuai a fissarle allibito, mentre dietro di me le ragazze avevano iniziato a soffocare malamente una risata.
Quelle maledette… Oh, ma sapevo da chi era partita l’idea. Solo una persona poteva giocarmi uno scherzo del genere.
-Doooreeeemiii…- dissi sentendo crescere la rabbia dentro di me.
-Scusa Tetsuya, non sono riuscita a resistere. Dovresti vedere la tua faccia- ammise lei non riuscendo più a trattenere le risa.
-Questa me la paghi, Doremi!- urlai correndo verso di lei pronto a saltarle al collo per strangolarla. Questa volta l’avrei uccisa senza pensarci due volte. Lei, quando si accorse delle mie intenzioni, scappò via iniziando a correre attorno a quella sottospecie di chiosco mentre io continuavo a starle alle calcagna, le braccia tese in avanti per non lasciarmi scappare nessuna occasione per prenderla.
-Ehi, perché te la prendi solo con me?- si lamentò senza dar cenni di resa.
-Perché ci scommetto quello che vuoi che è partita da te l’idea!
 Non smisi di correrle dietro nemmeno quando sentii le  voci di Mota e Motamota che mi chiedevano di raggiungerle e far comparire un piatto di Ramen.
L’esame lo passai, ma feci l’incantesimo mentre continuavo a rincorrere Doremi.
Ci fermammo solo quando la voce di Tooru ci avvertiva del fatto che lui ed altri tre maghi stavano facendo delle ricerche su Haru.
La notizia che fosse nato un maschio da un fiore del Regno delle Streghe aveva sconcertato tutti quanti e a quanto pare i FLAT4, il nome del gruppo di amici di cui faceva parte Tooru, da quello che riuscii a capire, si erano messi all’opera per far luce sulla questione, ma per il momento non erano riusciti a fare progressi.
La verità sulla nascita di Haru era avvolta nel mistero e qualcosa mi diceva che lo sarebbe rimasta ancora a lungo.

 








***
Angolo dell’Autore
 
Sono imperdonabile, lo so, merito di essere Cruciata all’istante.
Vi avevo detto che quest’anno avrei avuto gli esami di stato e non sapevo quando sarei riuscita ad aggiornare; ma proprio quando credevo di aver chiuso con la scuola, non solo ho avuto un blocco terribile, ma mi sono dovuta concentrare sullo studio per l’ingresso all’università.
Sono tornata a scrivere da poco e non so se riuscirò ad aggiornare ogni settimana. Probabilmente per qualche tempo mi limiterò a pubblicare due volte al mese, così da avere il tempo di portarmi avanti con i capitoli.
 
Passando a questo diciottesimo capitolo, so che molti di voi lo aspettavano con ansia per il ritorno del FLAT4, quindi spero di essere stata all’altezza. Pian piano li rivedremo tutti quanti, ma non mi sono sentita di introdurli tutti assieme. Mi sarei ritrovata a gestire troppi personaggi tutti assieme e l’impresa si sarebbe rivelata parecchio ardua.
Altra cosa che volevo precisare riguarda Tetsuya. Non so chi di voi l’ha notato, ma quando è lui a narrare la storia faccio spesso uso della parola “Merda”. Ho deciso che sarà una sua caratteristica, l’esclamazione che lo caratterizzerà insomma.
 
Nel prossimo capitolo ci sposteremo ad Osaka, da Sinfony, che si ritroverà a dover risolvere un difficile problema che tormenta una persona a lei molto cara.
Grazie a tutti voi che continuate a leggere, recensire e aggiungere la storia fra le seguite/ricordate/preferite. Siete tantissimi e la cosa mi rende felicissima.
 
Al prossimo capitolo!
-Crystal-
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Doremi / Vai alla pagina dell'autore: Crystal25396