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Autore: PaperHero    10/09/2015    1 recensioni
La storia è ambientata qualche mese dopo gli avvenimenti di Buon Natale, Paperone. I nostri amici sono sulle tracce del tesoro di Magger ma, dopo averlo trovato, accade l'imprevedibile ...
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goldie O' Gilt, Paperino, Paperon De' Paperoni
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Scrooge&Goldie'
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3.Il tesoro e la proposta

Terzo e ultimo capitolo di questa storia. Vi lascio alla lettura di questo capitolo conclusivo e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate del mio lavoro. In attesa delle recensioni, ringrazio coloro che hanno letto e messo tra le seguite la mia storia. Buona lettura!

 

Con qualche difficoltà, Scrooge si sedette e lasciò che Goldie si occupasse di lui. Ogni tanto, si lasciava scappare un guaito che soffocava mordendosi il labbro quando lei passava il disinfettante sui tagli più profondi. Una volta medicato e bendato, la papera gli fece appoggiare la testa sulle sue ginocchia e distendere.      

– Adesso hai bisogno di riposare. Appena ti sveglierai, torneremo a casa- sussurrò, accarezzandogli la testa e facendolo rilassare sempre di più.   
– Va bene- mormorò lui, che stava già per crollare dalla stanchezza – Ma non prima di aver recuperato il tesoro- si rianimò, sollevandosi un pochino e con un braccio attirare a se Goldie per baciarla                                                                                                                               
Quando si staccarono, il vecchio papero mormorò un – Buonanotte - prima di cadere addormentato          
 -Buonanotte- mormorò quest’ultima, riprendendo ad accarezzarlo mentre lo guardava con infinita dolcezza e sorridendo                                     
Chi l’avrebbe mai detto? Da quando si erano riuniti, non erano più quei due paperi orgogliosi e testardi che si erano conosciuti nel Klondike anni indietro ma si sa: le persone cambiano …  
-Ehi, Goldie- fece irruzione Donald, che si bloccò alla vista dello zio addormentato e quando lei gli fece segno di far piano – Scusa, non sapevo. Volevo sapere se volevate qualcosa da mangiare ma credo che ripasserò più tardi … - si scusò a voce bassa, per non disturbare lo zio che, nel sonno, si mosse per abbracciare la papera senza però svegliarsi.                                                                                                                                                         
A entrambi scappò un sospiro di sollievo e, mentre Donald usciva, lei si sistemava meglio tra le braccia di Scrooge, posando la testa sul suo petto. Il papero mugugnò soddisfatto e un sorriso comparve sulle sue labbra.                                                                                                                
Di sicuro, adora questa posizione
pensò Goldie che, nel giro di pochi minuti, si addormentò, cullata dal respiro e dal battito regolare dell’amato.            
Erano passati pochi minuti e, dalla fessura della tenda, sbucarono le teste dei nipoti                                       
-Bene. Stanno dormendo profondamente- iniziò Huey a voce bassa                                                               
-Adesso il nostro piano può avere inizio …. - continuò Louie, sempre nello stesso modo                                                     
- … e cosi faremo una sorpresa allo zio- terminò Dewey, con lo stesso tono dei fratelli               
-Siete sicuri di quello che fate?- chiese, dubbioso, Donald                                                                                                                              
-Si- esclamarono i tre in coro, per  poi allontanarsi                                                                            
Dopo aver recuperato il sonno necessario, Scrooge e Goldie si svegliarono pronti e carichi d’energia per affrontare il resto della giornata. Il magnate si era appena stiracchiato che … sniff sniff … sentì un profumo familiare                                                                                                                                           
-Oro!- realizzò, balzando in piedi e facendo spaventare la papera                                                                                          
-Cosa ti prende? E poi ti sembra il modo?- si lamentò, alzandosi e guardandolo in modo scocciato      
-Scusa. Ma questo è … - si fermò ad annusare l’aria - … profumo d’oro- terminò con un sorriso da un orecchio all’altro e gli occhi luccicanti  
 – Hai detto oro?- anche lei aveva un enorme sorriso sul volto e gli occhi che brillavano                                     
Si scambiarono un’occhiata e corsero fuori, dove rimasero senza fiato. Di fronte a loro, si trovava il tesoro di Magger in tutta la sua completezza e lui non poté fare a meno di buttarsi dentro la montagna d’oro per farsi una sana nuotata in barba alle ferite che, tra l’altro, non sentiva neanche.    
 – Ti piace la nostra sorpresa, zio?-  chiese Louie, osservando il parente                                                                                                                       
-Si, ragazzi. Siete stati fantastici- li lodò Scrooge, sentendosi rinascere                               
 -Tenete, ragazzi- aggiunse, lanciando ai nipotini tre pezzi da un dollaro ciascuno                                                         
-Grazie, zio- lo ringraziarono i tre, immaginandosi il gelato che si sarebbero mangiati.                                               
– E a me? Anch’io ho aiutato- si lamentò Donald, spuntando da dietro i tre ragazzi e leggermente invidioso     
Per  una volta, non sarebbe morto se avesse dato qualcosa anche al nipote. Solo per stavolta 
-Oh, giusto. Hai ragione, nipote. Prendi- tirò anche a lui una moneta da un dollaro                                                                               
-Grazie, zio. Sei il migliore- costatò, felice, il nipote                                                                  
Goldie aveva osservato la scena in silenzio e sulla soglia della tenda finchè non fu chiamata dalla voce di Scrooge – Ehi, Goldie. Unisciti a me-       
Con un’espressione gioiosa sul volto, la papera si avvicinò a lui e, seduti sul cumulo e abbracciati, guardavano la luna che splendeva alta nel cielo.                                                        

A Magger, faceva buio presto e, anche se erano appena le sette di sera, si poteva vedere la luna.                                                                      

Forse fu l’atmosfera romantica o che era un folle ma Scrooge decise che era giunto il momento di fare qualcosa …              
Dando qualche colpetto di tosse, attirò l’attenzione della donna che si preoccupò subito per lui - Stai bene?-       
 -Si. Solo che …. Solo che … - balbettò, il becco impastato e la gola secca-Io volevo … volevo – cercò di continuare, respirando a fondo      
Dai Scrooge, c’è l’ha puoi fare! Hai affrontato orsi, lupi e altre bestie feroci nella tua vita … s’incoraggiò    Già, ma era indubbiamente più facile di quello che sto per fare e dire … Coraggio, un respiro profondo e …                                                                                                      
-Vuoi diventare mia moglie?- tirò fuori tutto d un fiato per poi fare respiri profondi per riprendere l’aria che gli era sfuggita dai polmoni in quella frase.                                                                                                      
Goldie lo guardava stranita: non poteva credere alle parole appena uscite da quella bocca che era sempre stata orgogliosa, seria e tagliente … o almeno cosi ricordava …                          - Co … cosa?- sussurrò Goldie, con gli occhi di fuori e la bocca aperta.                                                                     
Trattenendo a stento una risata, Scrooge, con il cuore in mano, dichiarò:-.Goldie, io ti amo dalla prima volta che ci siamo incontrati e mi sono accorto che eri come me. Testarda, orgogliosa, avida e dal cuore di ghiaccio anche se in realtà non lo eri e non lo sei. Ora, ti chiedo di fare un ulteriore passo avanti senza perdere tempo. Ne abbiamo perso fin troppo e il tempo è denaro. Vuoi diventare mia moglie e starmi accanto per tutta la vita?- la guardò negli occhi e attese la sua risposta.                                                                                                             
A Goldie, caddero le braccia ma, dopo aver capito che lui aveva ragione, rispose:-Hai ragione, abbiamo perso fin troppo tempo. E’ un sì e adesso baciami pelledura-                              

Non se lo fece ripetere due volte: l’attirò a sé e gli diede un passionale bacio sulle labbra. Il loro momento magico fu interrotto da quell’impiccione di Donald che, con la sua voce irritante e petulante, esclamò:- Congratulazioni! Era ora, piccioncini- e battè le mani                                                                                                                                                                                                        

-Nipote!!!!!- urlò lo zio, rosso in volto e, furioso, corse dietro al nipote che continuava a dire con tono innocente come quello di un bambino:- Cos’ho detto di male?-                                                                             
Goldie e i nipotini, attirati dall’urlo bellicoso dello zione, scossero la testa e risero: certo cose non cambiavano proprio mai …

   
 
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