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Autore: Mayo Samurai    10/09/2015    2 recensioni
Raccolta di One shot tutte BartNat, seguendo la traccia amorevolmente offerta da internet, alias la "100 word challenge".
Cento capitoli per cento prompt.
Sperando di riuscire a completare la sfida, vediamo almeno di iniziarla!
Buona lettura!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bartimeus, Nathaniel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Voi non avete idea.
 
 
Della fatica che ho fatto per trovare il titolo.
 
 
Odio i titoli, di solito manco li leggo quando trovo le fic, e puntualmente le perdo e non mi ricordo più dove le ho lette.
 
 
Anche se alla fine ho scelto una piccola parte di una canzone bellissima, praticamente la theme song della long fic che sto cercando di buttare giù-
Un’altra, non quella a cui ho accennato-
 
 
Comunque: tornando a cose più serie.
 
 
Più o meno serie.
 
 
Siccome mi annoiavo, ho deciso di affrontare una “100 word challenge”, che per chi non sapesse che cos’è, è una lunga lista di parole da cui tu devi ricavare un qualcosa.
Di solito ci si limita a delle frasi o delle situazioni, io, che voglio complicarmi la vita, ci scrivo delle intere one-shot.
Alcune saranno lunghe, altre brevi, dipende da come mi gira.
E tipo, aggiornerò quando me lo ricorderò e saranno tutte in disordine, perché se mi metto a scriverle in ordine non finirò più.
Il cammino è lungo prima di arrivare a cento…
 
 
IN OGNI CASO-
 
Spero vi piacciano, perché sto per rovinare il fandom italiano affogandolo nella mia OTP, mia ossessione corrente.
 
I MIEI PATATI-
 
 
Erh-ehm-
 
Comunque…
 
Buona lettura, spero vi piaccia ciò che vi proporrò!
 
 
 
 
 
 
INIZIAMO CON LA PRIMA ONE SHOT CHE HO SCRITTO, POI SI VEDRA’-
 
 
 
 
 

CHE POI IO PARLO COME SE AVESSI STUOLI DI LETTORI E MANDRIE DI FAN AH-
 
 
 
Sorpresa
 
 
 
 
 
“Ciao ragazzi.”
“Notte notte.”
“Ciao, ma… mi viene un dubbio, ci sono compiti per domani?”
“Domani è domenica, Jakob.”
“Ah, vero anche quello.”
“Genio.”
“As, com’è andata col danese bravo solo a camperare?”
“Uhm, stasera lo distruggo.”
“Non passare la notte in bianco.”
“Si mamma. Comunque, tempo cinque minuti, che distruggerà la tastiera.”
“Seeee, come no.”
“Uhm. Ora vado, sapete che-“
“Che ho bisogno del mio sonno da principessa altrimenti i miei capelli diventando crespi!”
“Ah Ahr, molto divertente. Io vado.”
“Ciao!”
“Ciao, notte.”
“Notte.”
Kitty, Jakob e Queezle si voltano e iniziano a ciondolare verso casa, sistemandosi i cappotti e le sciarpe; Asmina aspetta di veder scomparire il trio composto da Tolomeo, Bartimeus e Nathaniel prima di chiudere la porta di casa, girare le chiavi e mettere l’allarme, andando poi a regolare i conti con chi si trova a solo qualche ora da lì.
 
 
 
“Uff- Credo di aver bevuto troppa coca cola.”
“In effetti ti sei scolato… cosa? Due bottiglie?”
“Casa di Asmina è soffocante, ho sempre sete e caldo. Però è deliziosa.”
“Ha ragione.”
“Sarà che mangi troppe schifezze.”
“Non posso fare a meno, mi tentano e io sono debole.”
“Non sei l’unico.”
“Pft- Deboli.”
 
 
 
“Uhm… Tol, io accompagno Nathaniel a casa, sai, non mi fido a lasciarlo da solo, una folata di vento troppo forte potrebbe portarlo via, oppure lo investono.”
Tolomeo agita una mano nella sua direzione, strofinandosi la pancia lesa.
“Non serve che mi accompagni, abito qui vicino.” Un borbottio dalla sciarpa bianca lì accanto.
“Secondo me tempo di svoltare l’angolo che ti hanno già messo un sacchetto in testa e soffocato.”
“Come sei allegro.”
“Fate ciò che volete, io entro, sto morendo di sonno.”
“Buonanotte.”
“Buonanotte.”
“-Notte.”
Tolomeo sparisce aldilà della soglia.
Click.
“E siamo solo noi due.” Bartimeus esibisce un sorriso a trentadue denti.
“Imbecille.”
 
 
 
Nathaniel tenta di infilare le chiavi nella toppa al buio.
“Ma andiamo…”
“Nat?”
“Sì?”
Si gira appena, e sbircia oltre la spalla, le chiavi ciondolano dalla mano.
“Che c’è?”
Bartimeus prende un gran respiro, scuote la testa, borbotta qualcosa e batte imbarazzato la punta delle scarpe a terra.
Poi guarda Nathaniel, rosso sulla pelle scura.
“In giliath togr i nîn padan an raetha cen, a mi dû morn, ae in giliath nin gweriar, aphadan i calad sa telrin, a hirn i nîn pâd.”
Le chiavi cadono a terra.
“Tu…”
“Non sono un nerd come te e Tolomeo…” Mani scure si agitano nel vuoto: ”Quindi non ci provare a rispondere in elfico o chicchessia, non capirei nulla.” Nasconde il viso nella sciarpa, stringendosi nelle spalle.
“… L’ho imparato a memoria, non saprei dire nient’altro… Stai piangendo?!”
“No stupido idiota, è il vento, mica piango… io.” Si strofina gli occhi, tira su col naso e guarda la strada nera.
Pochi passi.
Nathaniel è molto più vicino ora, e la porta più lontana.
“Rispondimi in una lingua che comprendo, grazie.”
La mano trova la speculare, e si stringe a essa, timidamente, ma saldamente.
“Hai sbagliato un paio di pronunce.”
“Impossibile, ho imparato tutto a memoria, Tolomeo non faceva altro che correggermi, mi ci sono voluti mesi.”
“Mesi?”
“Mesi.”
Un rossore s’espande sul viso pallido: sembra che Nathaniel si sia scottato con qualcosa.
Silenzio.
“E’ strano sai?”
“Cosa?”
“Siamo in silenzio.”
“Eravamo.”
“Eravamo, giusto.”
“Dirai altro prima di baciarmi?”
Bartimeus alza lo sguardo e sorride: gli occhi di Nathaniel sono molto più belli da vicino, brillano come stelle.
Poi scuote la testa e si issa sulle punte, perché per quanto vicino Nat possa essere, poco ci può fare con la sua altezza esagerata.
 
 
 
Aspetta di aver girato l’angolo prima di iniziare a saltare e menare le mani per aria, trattenendo a stento urla, risa e altri rumori che risulterebbero molesti all’una di notte passata.
 
 
 
Si getta sul letto ancora vestito, e affonda il viso nel morbido cuscino.
Agita i piedi come una ragazzina e rosso, strofina il naso sulla fodera, ridendo silenziosamente.
Sbircia la finestra, e può giurare di aver sentito una potente risata riecheggiare per le strade deserte.
Non può far a meno di imitarlo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
AH.
 
 
Vado a morire lentamente.
 
 
In un angolo scuro.
 
 
Adieu.
 
 
 
 
 
 
No dai, spiegazioni.
 
 
 
Voglio che la gang sia felice e basta.
 
 
 
Tutti assieme, tutti vivi e tutti felici.
 
 
 
E’ TANTO DA CHIEDERE SIGNOR STROUD!?
 
 
Giusto così, una piccola nota, prima di chiamarsi “Sorpresa”, il file si chiamava “SONO SOLO SPAZZATURA E MI AMO”.
 
 
In ogni caso, la traduzione, perché il sindaril non lo sa nessuno, a memoria.
Tranne Colbert, Nathaniel e Tolomeo, perché sono dei nerd.
E IO CI HO MESSO EONI SOLO PER CAPIRNE LA GRAMATICA, GRAZIE STRONZI POMPOSI CHE MI HAN RESO LA VITA DIFFICILE-
Soprattutto perché i dizionari inglesi sono “più completi”.
Pffffft-
La traduzione, come io l’ho scritta in principio:
 
Le stelle guidino il mio cammino per giungere a te, e anche nella notte più scura, se le stelle mi tradiranno, seguirò la luce che emani, e troverò la mia strada.”
 
Anche Bartimeus è un nerd.
Stupido nerd.
 
La traduzione cambia leggermente da “e anche nella notte più scura” in “e nella notte nera”, per mancanza di termini quali “anche” e “più”.
In ogni caso la traduzione non è letterale (e scommetto piena di errori) perché molte parole, come emanare, giungere e guidare, ho dovuto cambiarle in cose più arcaiche tipo, venire, provenire e portare, o cose simili.
 
 
 
 
 
 
DIO BO’-
Cosa non si fa per la propria OTP.
 
 
 
 
E si, è molto smielata per due simpaticoni come Nathaniel e Bartimeus.
Ma mi piace pensare che ogni tanto sappiano comportarsi da persone civili.
 

Prometto che sarà l’ultima così.
 
 
 
Forse.
   
 
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